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Portale storico della Camera dei deputati

Documenti ed Atti

XVI Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/00381 presentata da BIANCOFIORE MICHAELA (POPOLO DELLA LIBERTA') in data 20080617

Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-00381 presentata da MICHAELA BIANCOFIORE martedi' 17 giugno 2008 nella seduta n.018 BIANCOFIORE. - Al Ministro dell'interno, al Ministro della difesa. - Per sapere - premesso che: nella provincia di Bolzano la questione degli alloggi alle forze di polizia e ai militari va vista sotto una chiave di lettura differente rispetto al resto d'Italia. Il motivo principale risiede nell'atipicita' di una realta' locale che esige un'attenzione, ma soprattutto soluzioni diverse per assicurare agli italiani dell'Alto Adige, e nello specifico alle forze di polizia e ai militari residenti in provincia, un futuro fondato su maggiori certezze; il problema della casa sta infatti alla base di tale condizione perche' garantirebbe una presenza stabile nella provincia della componente italiana, perche' eviterebbe un esodo tanto indesiderato quanto inevitabile verso le terre d'origine, perche' realizzerebbe un «sogno» per tutte quelle famiglie che, percependo un reddito da dipendenti dello Stato, hanno poco da sperare sulla possibilita' di veder realizzato questo «sogno»; la questione tuttavia non va soltanto vista sotto quest'ottica, ma va anche posta in termini di convenienza per l'economia dello Stato. La tendenza che si e' venuta col tempo a delineare ha tutte le caratteristiche di una gestione superficiale, sconveniente e dai caratteri «poco cristallini». Da quando si e' cominciato a parlare di cartolarizzazione in particolare si sono osservati: a) mancati interventi manutentori negli alloggi di servizio; b) ritardi nell'assegnazione di alloggi sfitti; la mancanza di interventi di manutenzione, non solo negli alloggi, ma soprattutto in taluni stabili sta provocando dei danni sempre piu' accentuati alle strutture degli stabili stessi, tali da compromettere anche la sicurezza degli stessi stabili. Basti dire che vi sono numerose palazzine di venti e piu' appartamenti che a vent'anni dalla loro realizzazione hanno infiltrazioni d'acqua un po' ovunque, ma soprattutto nei garage sotterranei, minando alle fondamenta l'integrita' delle strutture stesse. Strutture che con il passare del tempo oltre a perdere di valore rischiano di provocare ulteriori danni a persone e cose con il distacco di intonaci e corto circuiti dall'evidente pericolosita'; i ritardi, poi, nella assegnazione degli alloggi hanno verosimilmente la stessa motivazione: gli alloggi non vengono assegnati senza essere stati opportunamente manutenzionati. Manutenzione che come e' stato detto non avviene con la dovuta solerzia causa i costi che attualmente il demanio a fatica sosterrebbe. I ritardi nelle assegnazioni vanno chiaramente a discapito di quelle famiglie che pur avendo diritto all'alloggio demaniale sono costrette a ritardare il ricongiungimento dei propri cari, ovvero pagare i prezzi esorbitanti degli affitti presenti sul mercato. Per questo motivo molti agenti di polizia e militari si trovano costretti a chiedere il trasferimento presso altre sedi di servizio, fuori dall'Alto Adige, ovvero, in taluni casi il proscioglimento; tutto questo produce un malcontento diffuso che le forze di polizia e i militari avvertono come una insufficiente attenzione ai loro problemi da parte in primis della classe politica; in una realta' locale come quella altoatesina questo malessere e' ancora piu' esasperato in quanto pone le forze di polizia e i militari nella condizione di sentirsi una categoria di serie «B» dovendosi confrontare con altre categorie che nella provincia di Bolzano godono di ben altre attenzioni; il Governo avrebbe dunque il dovere di: a) rendere possibile l'acquisto da parte delle forze di polizia e dei militari di alloggi di servizio che stanno gradualmente ma altrettanto inesorabilmente perdendo sempre piu' valore, nell'ottica di realizzare con il ricavato altre abitazioni da assegnare ad altre famiglie; b) incentivare la realizzazione di cooperative dei militari ma anche delle forze di polizia alle quali la Provincia autonoma di Bolzano, nella legge sull'edilizia ha precluso la possibilita' di accesso ad aree agevolate per la costituzione in cooperativa; alcune cooperative di militari si sono infatti gia' costituite nella speranza di poter ottenere qualche lotto di terreno edificabile tra quelle aree che il demanio militare ha dismesso o dismettera' a breve. Attualmente i beni dismessi da parte del demanio vengono acquisiti per legge dalla Provincia di Bolzano la quale nulla deve in cambio, il che e' lesivo dell'interesse economico dello Stato e dei suoi servitori; un passo in avanti c'e' stato nel recente incontro del Ministro della Difesa Parisi con il Presidente della Provincia di Bolzano Durnwalder, laddove si e' parlato della possibilita' di cedere aree del demanio «militare» alla Provincia in cambio di alloggi per volontari anche se non si comprende come mai, essendo aree demaniali, si escludano dalla destinazione degli alloggi le forze di polizia, ovvero poliziotti, carabinieri, finanzieri agenti di custodia eccetera; risulta che il passaggio delle aree e' stato firmato dal Ministro ma che la Provincia autonoma non abbia mantenuto fede agli accordi presi; il Presidente della Provincia autonoma Durnwalder aveva ovviamente dato la propria disponibilita' ben sapendo che la Provincia avrebbe ottenuto un maggior vantaggio a discapito, ancora una volta dello Stato; tuttavia l'iniziativa non avrebbe potuto che rallegrare i militari e le forze di polizia visti i ritardi sulla «cartolarizzazione» e la necessita' di acquisire nuovi alloggi per le FFOO e per le forze di polizia ritenute troppo ricche dalla Provincia autonoma per poter entrare in una graduatoria per l'assegnazione di un alloggio di edilizia agevolata e troppo povere per potersi permettere un affitto sul libero mercato o accedere all'acquisto di una casa; e' necessario in ogni caso segnalare che molti militari in servizio nella provincia altoatesina, hanno costituito delle cooperative con lo scopo di autofinanziarsi la realizzazione della prima casa. In un passato abbastanza recente iniziative in tal senso avevano avuto successo, lo testimoniano le abitazioni realizzate presso la ex caserma «Mignone» dove piu' di 60 famiglie di militari riunitisi in cooperative edilizie hanno potuto realizzare il loro sogno; e' da sottolineare che per il demanio civile e militare sarebbe sicuramente vantaggioso cedere porzioni di aree dismesse alle predette cooperative in quanto senza ricorrere a nessun tipo di finanziamento, si ritroverebbe un congruo numero di propri dipendenti sistemati in case di proprieta' e nello stesso tempo ulteriori alloggi liberi da destinare a coloro che chiedono l'appartamento di servizio; a Bolzano vi sono aree demaniali «depresse», quali l'ex deposito munizioni di Riva di Sotto, sito nel comune di Appiano, l'area di via Novacella in Bolzano citta', che le cooperative sopraddette sarebbero fin da subito pronte ad utilizzare qualora ne venisse loro destinata una porzione -: se il Governo intenda porre in essere un'iniziativa legislativa che soddisfi questa esigenza che nasce dalla volonta' di cittadini in divisa dopo anni di servizio prestato nella difficile realta' territoriale altoatesina, assicurando loro ed alle loro famiglie un futuro di certezze; se il Governo, trattandosi di cessione di aree demaniali dello Stato, non intenda favorire anche la costruzione di alloggi di servizio per le forze di polizia, essendo state escluse queste ultime dalle quote di alloggi riservati dalla Provincia autonoma e dall'accesso, come sopra detto, ad aree agevolate per la costituzione in cooperativa; se non si intenda favorire l'acquisto degli alloggi che non solo garantirebbe la permanenza delle famiglie delle forze di polizia e dei militari ormai integrate nella realta' altoatesina, evitando quell'esodo di cui si e' parlato, ma altresi' farebbe cessare la notevole quantita' di istanze volte al trasferimento in altre sedi di servizio e, in particolare donerebbe un sospirato sollievo a tutti coloro che in Alto Adige vivono ormai da anni, e che avendo figli cresciuti in terra altoatesina, auspicano di potervi rimanere per non allontanarsi dai propri affetti. (4-00381)

 
Cronologia
giovedì 12 giugno
  • Politica estera ed eventi internazionali
    In Irlanda, si svolge il referendum sulla riforma istituzionale dell’Ue prevista dal Trattato di Lisbona. Il 53,4% degli elettori respinge la riforma. Il risultato blocca l’entrata in vigore del Trattato prevista per il 1° gennaio 2009. Si apre una nuova crisi istituzionale dell’Ue.

mercoledì 25 giugno
  • Parlamento e istituzioni

    La Camera approva, con 326 voti favorevoli, 260 contrari e 3 astenuti, l'emendamento Dis. 1.1 del Governo, interamente sostitutivo dell'articolo unico del d.d.l. di conversione del decreto-legge 27 maggio 2008, n. 93, recante disposizioni urgenti per salvaguardare il potere di acquisto delle famiglie (C. 1185-A), sul quale era stata posta la questione di fiducia.

    Il provvedimento, recante l'abolizione dell'ICI sulla prima casa, sarà approvato definitivamente dal Senato il 17 luglio 2008 (legge 24 luglio 2008, n. 126).