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Portale storico della Camera dei deputati

Documenti ed Atti

XVI Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/00450 presentata da CICCANTI AMEDEO (UNIONE DI CENTRO) in data 20080623

Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-00450 presentata da AMEDEO CICCANTI lunedi' 23 giugno 2008 nella seduta n.021 CICCANTI. - Al Ministro dello sviluppo economico. - Per sapere - premesso che: il mercato della RC auto registra tariffe a carico dei proprietari dei veicoli a motore tra le piu' alte dell'Unione europea; dal 1995 al 1999, nei cinque anni in cui il mercato assicurativo e' stato liberalizzato, ossia le compagnie assicurative avrebbero dovuto farsi concorrenza abbassando le tariffe e migliorando la qualita' delle prestazioni, le tariffe in realta' sono aumentate del 63 per cento rispetto alla media europea; in cinque anni, il mercato libero assicurativo ha determinato in realta' un premio medio pagato dagli automobilisti pari a oltre il doppio di quello pagato nel 1995; secondo i dati dell'ANIA, tra il 1990 ed il 1998, le tariffe chieste dalle assicurazioni erano aumentate del 100 per cento, a fronte di un aumento dei veicoli a motore in circolazione del 15 per cento; la commissione antitrust, nel 2003, ha chiuso una indagine conoscitiva nel settore delle assicurazioni veicoli avendo accertato: a) «comportamenti collusivi» da parte delle imprese assicurative e «anomalie che sicuramente non hanno incentivato le imprese a competere ma a cui, dal canto loro, le imprese non hanno saputo reagire efficacemente, come invece accaduto in altri Paesi che hanno sperimentato un'analoga liberalizzazione»; b) premi assicurativi cresciuti ad una velocita' nettamente superiore ai costi dei sinistri, senza una variazione significativa della qualita' delle polizze offerte; c) «esistenza di un esteso e pervasivo scambio di informazioni tra numerose imprese relativo a tutti gli aspetti dell'attivita' assicurativa, ovvero prezzi, sconti, incassi, costi dei sinistri e di distribuzione»; d) riunioni all'ANIA di diverse compagnie che hanno discusso in anticipo i nuovi tariffari, stabilendo di fatto un regime assicurativo di oligopolio anziche' di libera concorrenza; una nuova istruttoria, chiusa il 30 novembre 2005 da parte della commissione antitrust, sottolineava le «indebite interferenze dell'ANIA nelle politiche liquidative delle compagnie, che invece dovrebbero costituire il fulcro di autonome strategie commerciali»; come apparso su una rivista (Diario 2 febbraio 2007) fatta pervenire ai parlamentari, e' stata presentata una denuncia alla Procura della Repubblica di Lecce, nella quale si rivela una gigantesca truffa da parte delle compagnie di assicurazione a danno degli assicurati, consistente: a) nell'alterazione della frequenza dei sinistri, attraverso la denuncia del sinistro reale a carico dell'assicurato responsabile e della sua replicazione a carico della controparte che aveva ragione; b) nella registrazione della duplicazione dei sinistri nel programma informatico di gestione Pegaso (sviluppato dalla Accenture), che determina la quantita' dei sinistri in un anno, su cui l'anno successivo si calcola l'aumento delle tariffe in base alla regola: «piu' sinistri ci sono in un anno, piu' alti saranno i premi che gli automobilisti dovranno pagare l'anno dopo»; c) nella gestione di «danni gonfiati» con «finte vittorie in sede civile» di INPS ed INAIL, per rivalsa sulle assicurazioni per lesioni personali di lavoratori dipendenti, superiori a 5.000 euro; nonostante il calo di incidenti dovuti all'introduzione della «patente a punti» il 30 giugno 2003, non vi e' stato un corrispondente calo di percentuale delle tariffe; a fronte di falsi sinistri inventati dai clienti, ovvero all'ipertrofia di quelli veri, e' di tutta evidenza anche l'interesse delle compagnie di assicurazione a gonfiare falsi sinistri, il tutto a danno di automobilisti che non fanno incidenti; l'inaffidabilita' del sistema assicurativo italiano e' dimostrata anche dalle ingenti multe (700 milioni di lire) erogate dalla commissione antitrust il 28 luglio 2000 a 39 compagnie di assicurazione, tra cui le piu' titolate come Allianz, Fondiaria, Generali, Lloyd Adriatico, Mediolanum, Ras, Sai, Toro, Unipol; la fine dell'esclusiva per gli agenti assicurativi ed il rimborso di danni a persone o cose, entro certi limiti, dalla propria assicurazione (senza rimborso di costi per assistenza tecnico-legale), introdotti dalle cosiddette «liberalizzazioni», non hanno in realta' intaccato questo inquietante contesto di «falso libero mercato assicurativo»; nella XV legislatura, la presente interrogazione e' stata presentata al Senato (atto n. 4-02074 del 30 maggio 2007), ma essa non ha avuto risposta -: quali decise e significative iniziative siano state intraprese - ai sensi dell'articolo 136 del codice delle assicurazioni private - per verificare il rapporto causa-effetto tra la registrazione nel programma (Pegaso) dei sinistri virtuali e l'aumento delle tariffe nell'anno successivo. (4-00450)

Atto Camera Risposta scritta pubblicata giovedi' 23 ottobre 2008 nell'allegato B della seduta n. 071 All'Interrogazione 4-00450
presentata da AMEDEO CICCANTI Risposta. - In riferimento all'atto di sindacato ispettivo in esame, si rappresenta quanto segue. In merito a quanto riportato nell'interrogazione sulla paventata truffa ai danni degli assicurati da parte delle compagnie di assicurazione, consistente nella possibile alterazione dei dati relativi ai sinistri R.C. Auto, allo scopo di aumentarne fraudolentemente il numero e, quindi, il costo dei premi, si fa presente che, sul piano generale, si osserva che il ciclo sinistri e' oggetto di controlli da parte dell'Istituto Nazionale per la Vigilanza sulle Assicurazioni Private (ISVAP) e costituisce, altresi', una delle tradizionali aree di attenzione nell'ambito dei sistemi di controllo interno delle imprese. Per quanto riguarda l'autorita', il presidio si esplica attraverso il monitoraggio dei principali indicatori tecnici (frequenza, velocita' di liquidazione, costi medi) desumibili dai bilanci delle imprese, la valutazione della congruita' degli accantonamenti a riserva, l'adeguatezza dell'organizzazione del servizio di liquidazione, nonche' mediante l'analisi dei reclami dell'utenza e della numerosita', della presenza sul territorio e degli orari di apertura al pubblico delle strutture liquidative. Qualora da tali analisi emergano indicatori di anomalie, l'ISVAP procede a verifiche ispettive mirate. A tale proposito, si fa presente che uno degli elementi per il calcolo della tariffa R.C. auto si rinviene effettivamente nella frequenza dei sinistri «con seguito». In particolare, le imprese hanno l'obbligo di registrare tutti i sinistri loro denunciati, a prescindere dall'attribuzione della relativa responsabilita': e' quindi ricorrente che molti sinistri inizialmente registrati come potenziali fonti di risarcimento vengano poi derubricati come «senza seguito» successivamente all'accertamento della responsabilita' e per il quale l'impresa non ha effettuato alcun pagamento. È pertanto possibile che in una prima fase un sinistro figuri attribuito ad entrambi i soggetti coinvolti, ma tale duplicazione iniziale, a parte i concorsi di colpa, viene successivamente recuperata a chiusura d'esercizio, sulla base dell'esito riscontrato. Nelle comunicazioni che le imprese sono obbligate ad inviare all'ISVAP, per finalita' di vigilanza, vengono segnalati solo i sinistri decurtati da quelli che non hanno avuto seguito. Le imprese hanno l'obbligo, comunque, di iscrivere nella riserva sinistri, gli importi dei danni che non possono esser liquidati immediatamente. Detti importi devono essere riservati al costo ultimo, vale a dire stimando l'esposizione della compagnia per tutte le possibili voci di danno su cui sara' chiamata a corrispondere i relativi risarcimenti, incluso il calcolo delle rivalse che verranno presentate dagli assicuratori sociali Istituto Nazionale per la Previdenza sociale, Istituto Nazionale per l'Assicurazione contro gli Infortuni sul lavoro, eccetera). Tale riserva, sinistro per sinistro, viene effettuata attraverso un doppio controllo: nella prima fase la riserva viene appostata dai liquidatori, successivamente detti importi vengono verificati e ricalcolati, con precise metodologie attuariali, dall'attuario incaricato ai fini della costituzione delle riserve del bilancio di esercizio. Com'e' noto tutte queste attivita' sono poi soggette alle forme di controllo interno previste obbligatoriamente dalla legge (attuario revisore, internal auditing, collegio dei revisori eccetera) e da precise regole dettate dall'ISVAP. L'eventuale fittizia apertura di sinistri per i quali nello stesso esercizio non si sia dato luogo ad un accantonamento a riserva o ad un pagamento determina la chiusura della posizione di sinistro «senza seguito» e, di conseguenza, non ha impatto sulla frequenza degli stessi. La chiusura senza seguito in un successivo esercizio genera, viceversa, un anomalo aumento della frequenza di tali sinistri non liquidati, e fa scattare uno specifico monitoraggio da parte dell'ISVAP. Ipotetici fenomeni di artificioso incremento dei costi mediante rappresentazione di pagamenti e/o accantonamenti fittizi generano aumenti dei costi medi dei sinistri pagati e riservati, anch'essi sottoposti a verifiche stringenti sia da parte dell'ISVAP, sia da parte delle imprese, anche attraverso le funzioni svolte dall'attuario incaricato del ramo R.C. auto e dall'attuario revisore. In merito alla presunta inefficacia, ai fini del contenimento dei premi assicurativi, delle innovazioni normative introdotte in materia nel corso della precedente legislatura, si fa presente che le questioni piu' rilevanti connesse alla regolazione ed allo sviluppo del settore assicurativo sono oggetto di attento esame da parte di questo ministero, che ha recentemente avviato un apposito tavolo di lavoro con le associazioni e le istituzioni interessate, al fine di valutare approfonditamente gli effetti di tali norme e gli eventuali, possibili interventi integrativi o correttivi. Peraltro alcuni degli interventi avviati in passato quali il meccanismo del risarcimento diretto e la realizzazione del cosiddetto «preventivatore» hanno gia' dato, o potranno dare nell'immediato futuro, positivi risultati. Il risarcimento diretto e' nel suo complesso ispirato a criteri di efficienza, di controllo dei costi e di contenimento del moral hazard da parte delle compagnie, volti a far conseguire effettivi benefici agli assicurati anche sul piano della riduzione dei premi R.C. auto. In particolare, prevede una serie di accorgimenti tecnici e procedurali tali da impedire, di fatto, fenomeni distorsivi, quali, ad esempio la duplicazione dei sinistri e l'anomala espansione dei casi di responsabilita' concorsuale. Nel merito le analisi svolte dall'ISVÀP evidenziano che il sistema, nel primo anno di operativita', e' stato caratterizzato da: a) miglioramento dei tempi di liquidazione rispetto all'anno precedente; b) stabilizzazione dei costi medi liquidati per danni a veicolo e cose di generazione corrente rispetto all'analogo periodo dell'anno precedente.

I dati relativi agli oneri per sinistri della gestione R.C. auto, desunti dai bilanci dell'esercizio 2007, evidenziano un non marginale contenimento del costo medio dei sinistri che potrebbero e dovrebbero nel medio periodo comportare una riduzione dei premi R.C. auto. Relativamente alle misure previste dall'articolo 136 del codice delle assicurazioni, il Ministero dello sviluppo economico ha sottoscritto con l'ISVAP una convenzione per la realizzazione del cosiddetto «preventivatore», servizio informativo che consentira' al consumatore di comparare le tariffe relative all'assicurazione R.C. auto applicate dalle diverse imprese relativamente al proprio profilo individuale. Il progetto prevede la realizzazione di un portale web e lo sviluppo di un software in grado di consentire all'utente, collegandosi con i siti internet del ministero e dell'ISVAP, di inserire i dati relativi al proprio profilo e di ottenere i preventivi delle imprese operanti nel ramo R.C. auto, classificati in ordine di convenienza economica. Il preventivatore unico costituisce un ulteriore strumento di trasparenza che si aggiunge all'obbligo per le imprese, in vigore dal 2003, di fornire preventivi personalizzati ai consumatori sui siti internet aziendali e nei singoli punti di vendita. Il consumatore con un solo accesso internet, sara' nelle condizioni di conoscere e comparare le diverse offerte del mercato in relazione al proprio profilo di rischio, nell'ottica di una maggiore mobilita' dell'utenza ed in funzione di incentivazione delle dinamiche concorrenziali del mercato. Per la gestione del servizio, l'ISVAP ha indetto una gara europea che e' stata aggiudicata il 17 gennaio 2008 alla societa' Engineering Ingegneria Informatica S.p.A., e con la firma del contratto e' partito ufficialmente il progetto per la realizzazione del portale. L'entrata in esercizio del sistema e' prevista entro il 2008. Infine, in merito allo specifico quesito posto dall'interrogante, e precisamente ad un presunto rapporto causa-effetto tra la registrazione da parte delle compagnie di assicurazione di sinistri virtuali e l'aumento delle tariffe nell'anno successivo, si fa presente che tale supposta correlazione non trova effettivo riscontro e, pertanto, anche sulla base di quanto sopra illustrato, non appaiono necessarie, specifiche e ulteriori iniziative da intraprendere al riguardo, risultando, in merito, adeguati gli attuali strumenti di controllo. Il Sottosegretario di Stato per lo sviluppo economico: Ugo Martinat.



 
Cronologia
giovedì 12 giugno
  • Politica estera ed eventi internazionali
    In Irlanda, si svolge il referendum sulla riforma istituzionale dell’Ue prevista dal Trattato di Lisbona. Il 53,4% degli elettori respinge la riforma. Il risultato blocca l’entrata in vigore del Trattato prevista per il 1° gennaio 2009. Si apre una nuova crisi istituzionale dell’Ue.

mercoledì 25 giugno
  • Parlamento e istituzioni

    La Camera approva, con 326 voti favorevoli, 260 contrari e 3 astenuti, l'emendamento Dis. 1.1 del Governo, interamente sostitutivo dell'articolo unico del d.d.l. di conversione del decreto-legge 27 maggio 2008, n. 93, recante disposizioni urgenti per salvaguardare il potere di acquisto delle famiglie (C. 1185-A), sul quale era stata posta la questione di fiducia.

    Il provvedimento, recante l'abolizione dell'ICI sulla prima casa, sarà approvato definitivamente dal Senato il 17 luglio 2008 (legge 24 luglio 2008, n. 126).