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Documenti ed Atti

XVI Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/00455 presentata da BITONCI MASSIMO (LEGA NORD PADANIA) in data 20080624

Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-00455 presentata da MASSIMO BITONCI martedi' 24 giugno 2008 nella seduta n.022 BITONCI, LANZARIN, MONTAGNOLI, DOZZO, GOISIS, GIDONI, FORCOLIN, LUCIANO DUSSIN e CALLEGARI. - Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. - Per sapere - premesso che: notizie provenienti dal territorio ci informano come Trenitalia stia predisponendo un piano di riassetto delle stazioni presenti in tutto il nordest del Pese; risulta dai piani dell'azienda come le biglietterie delle stazioni di Adria, Bassano del Grappa, Belluno, Calalzo, Camposampiero, Castelfranco Veneto, Cittadella, Cornuda, Feltre, Legnago, Mogliano, Monselice, Montebelluna, Noale, San Dona', San Bonifacio, Schio, Terme Euganee, Thiene, Vittorio Veneto stiano per chiudere, con notevoli disagi per gli utenti; si legge sul Gazzettino del 25 maggio 2008: «Trenitalia ancora sotto accusa a Nordest. E questa volta giudici del "processo" sono i pendolari assieme ai commercianti che gestiscono le edicole delle principali stazioni ferroviarie del Veneto. Oggetto del contendere, le biglietterie e i tagliandi chilometrici. Questi ultimi, infatti, ormai sono quasi introvabili nelle edicole e negli altri punti vendita delle stazioni venete, soprattutto dopo la riduzione dei margini di guadagno per gli esercenti. Cosi' sul piede di guerra insieme ai commercianti scendono i pendolari, i quali denunciano anche la grande difficolta' di ottenere il resto dalle "macchinette" automatiche presenti nelle stazioni. E dicono no al piano di ristrutturazione di Trenitalia che a Nordest prevede la chiusura di una serie di biglietterie. La penuria di ticket negli esercizi commerciali e' ancora piu' pesante se si considera che la stragrande maggioranza degli scali ferroviari del Veneto sono sprovviste di biglietteria. In Veneto anzi, su 164 stazioni, una ventina in realta' sono "fermate" in piccoli comuni, sprovviste di qualunque servizio; in pratica la fermata si riduce a una pensilina o poco piu'. Mentre le stazioni con biglietteria sono solo 32» -: se il Ministro interrogato, essendo a conoscenza della situazione, intenda intervenire sollecitando Trenitalia ad una riorganizzazione che tenga conto dei disagi e delle problematiche dei cittadini e degli esercenti che loro malgrado rischiano di diventare un anello in questa catena di disservizi. (4-00455)

Atto Camera Risposta scritta pubblicata martedi' 5 agosto 2008 nell'allegato B della seduta n. 048 All'Interrogazione 4-00455
presentata da MASSIMO BITONCI Risposta. - In riferimento all'interrogazione in esame, si forniscono i seguenti elementi di risposta. Il progetto di razionalizzazione della rete di vendita, in corso di definizione da parte di Trenitalia, non riguarda le biglietterie citate nell'interrogazione in oggetto, per le quali non e' in programma alcuna chiusura definitiva. Circa la difficolta' di reperire i titoli di viaggio presso i punti vendita esterni del Veneto, nel premettere che dal 1 o aprile 2008 - a seguito di gara - la gestione della rete degli esercizi commerciali autorizzati alla vendita dei biglietti ferroviari e' passata ad un gestore unico, si fa altresi' presente che nel periodo transitorio del passaggio di gestione si e' verificata qualche criticita', limitata essenzialmente alla fase iniziale di riorganizzazione del servizio. Per quanto attiene alla mancata erogazione del resto da parte delle emettitrici automatiche, e' possibile che tale eventualita' possa verificarsi - eccezionalmente - per esaurimento delle scorte di monete all'interno delle emettitrici self-service; in tal caso, tuttavia, la macchina emette un tagliando con il quale il cliente puo' ottenere quanto dovutogli rivolgendosi a qualsiasi biglietteria Trenitalia. Il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti: Altero Matteoli.



 
Cronologia
giovedì 12 giugno
  • Politica estera ed eventi internazionali
    In Irlanda, si svolge il referendum sulla riforma istituzionale dell’Ue prevista dal Trattato di Lisbona. Il 53,4% degli elettori respinge la riforma. Il risultato blocca l’entrata in vigore del Trattato prevista per il 1° gennaio 2009. Si apre una nuova crisi istituzionale dell’Ue.

mercoledì 25 giugno
  • Parlamento e istituzioni

    La Camera approva, con 326 voti favorevoli, 260 contrari e 3 astenuti, l'emendamento Dis. 1.1 del Governo, interamente sostitutivo dell'articolo unico del d.d.l. di conversione del decreto-legge 27 maggio 2008, n. 93, recante disposizioni urgenti per salvaguardare il potere di acquisto delle famiglie (C. 1185-A), sul quale era stata posta la questione di fiducia.

    Il provvedimento, recante l'abolizione dell'ICI sulla prima casa, sarà approvato definitivamente dal Senato il 17 luglio 2008 (legge 24 luglio 2008, n. 126).