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Documenti ed Atti

XVI Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/00504 presentata da RUBINATO SIMONETTA (PARTITO DEMOCRATICO) in data 20080630

Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-00504 presentata da SIMONETTA RUBINATO lunedi' 30 giugno 2008 nella seduta n.025 RUBINATO. - Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro per la pubblica amministrazione e l'innovazione, al Ministro per i rapporti con le regioni. - Per sapere - premesso che: il 12 giugno 2008 il Consiglio regionale della regione Veneto approvava un provvedimento legislativo che stabilizza circa seicento-ottocento lavoratori precari con ruolo dirigenziale (dirigenti di ruolo sanitario, medici e veterinari) assunti dopo regolare concorso; la lettera b) del comma 94 dell'articolo 3 della legge 24 dicembre 2007 (legge finanziaria per il 2008) escludeva dalle procedure di stabilizzazione il personale gia' in servizio presso gli organi politici (Assessori e/o Gruppi Consiliari) utilizzato con contratti a tempo determinato; l'articolo 96 della legge regionale della regione Veneto 27 febbraio 2008, n. 1 (Legge finanziaria regionale per l'esercizio 2008) autorizzava alla stabilizzazione del personale non dirigenziale in servizio a tempo determinato da almeno tre anni, purche' assunto mediante procedure selettive di natura concorsuale; la direttiva del Ministro per le riforme e le innovazioni nella pubblica amministrazione del 30 aprile 2007 (relativamente alla finanziaria per il 2007) e la Circolare della Presidenza del Consiglio dei ministri, Dipartimento della funzione pubblica n. 3 del 2008 (relativa all'applicazione della Finanziaria per li 2008) ribadiva la inapplicabilita' della stabilizzazione alle figure di diretta collaborazione del personale politico; nonostante tale normativa nazionale e regnale, il Consiglio regionale della regione Veneto, con interpretazione estensiva, includeva secondo l'interrogante surrettiziamente nella stabilizzazione dei lavori a tempo determinato anche circa cinquanta collaboratori precari (cosiddetti «portaborse») assunti con chiamata diretta dai Gruppi politici del Consiglio regionale e dagli assessori con conseguente consolidamento della spesa corrente del bilancio regionale; la stabilizzazione del personale politico in parola provocava il netto dissenso delle Organizzazioni Sindacali CGIL, CISL e UIL, nonche' dello stesso presidente della giunta regionale del Veneto, Giancarlo Galan, e l'assessore competente in materia, Flavio Silvestrin, il quale non partecipava alla votazione del predetto provvedimento -: se non si intenda dare coerentemente seguito agli impegni governativi annunciati in materia di modernizzazione della pubblica amministrazione italiana in direzione della promozione del merito, dell'efficienza, dell'efficacia e dell'economicita' dell'azione amministrativa e, quindi, se intenda conseguentemente impugnare il provvedimento legislativo approvato lo scorso 12 giugno 2008 dal Consiglio regionale delta regione Veneto per la parte attinente la stabilizzazione delle cinquanta unita' di diretta collaborazione del personale politico. (4-00504)

Atto Camera Risposta scritta pubblicata giovedi' 11 giugno 2009 nell'allegato B della seduta n. 186 All'Interrogazione 4-00504
presentata da SIMONETTA RUBINATO Risposta. - In riferimento all'atto di sindacato ispettivo in esame ed acquisiti idonei elementi dal Dipartimento per gli affari regionali, si rappresenta quanto segue. In data 1 o agosto 2008 il Consiglio dei Ministri ha deliberato l'impugnativa innanzi alla Corte costituzionale della legge regionale del Veneto n. 3 del 26 giugno 2008, censurando in particolare le disposizioni di cui all'articolo 4, commi 1, 2 e 4 della citata legge, le quali dispongono, attraverso una procedura selettiva riservata, l'applicabilita' dell'articolo 96 della legge regionale n. 1 del 2008 - riguardante il completamento del processo di stabilizzazione dei lavoratori precari della Regione Veneto - anche al personale degli uffici di diretta collaborazione degli organi politici (uffici del consiglio e della giunta regionale, nonche' dei gruppi consiliari) assunto ai sensi degli articoli 178 e 179 della legge regionale n. 12 del 1991 e degli articoli 8 e 19 della legge regionale n. 1 del 1997. Le predette disposizioni sembrano, infatti, porsi in stridente contrasto, per un verso, con le disposizioni statali di cui all'articolo 1, commi da 513 a 543, della legge n. 296 del 2006 ed all'articolo 3, comma 94, della legge n. 244 del 2007, che escludono l'applicabilita' delle procedure di stabilizzazione al personale di diretta collaborazione degli organi politici; per altro verso, con gli articoli 3, 51, comma 1, e 97, commi 1 e 3, della Costituzione, che stabiliscono l'accesso agli impieghi nella pubbliche amministrazioni mediante concorso pubblico e non riservato. In particolare, come affermato dalla costante giurisprudenza costituzionale, la trasformazione a tempo indeterminato del rapporto di lavoro del personale degli uffici posti alle dirette dipendenze degli organi politici regionali si risolve in una deroga ingiustificata alla regola del concorso pubblico, la quale e' posta a garanzia del buon andamento e della imparzialita' dell'amministrazione. Peraltro, l'articolo 4, comma 4, della legge regionale impugnata adotta per la stabilizzazione del personale precario un criterio temporale difforme rispetto alla disciplina di cui all'articolo 1, comma 519, della legge n. 296 del 2006, consentendo di computare nel periodo utile ai fini della stabilizzazione anche quello trascorso presso i gruppi consiliari e gli uffici di diretta collaborazione del presidente del Consiglio regionale e del presidente della Giunta regionale. Alle predette censure va, infine, aggiunta quella mossa dal Governo all'articolo 1 della medesima legge regionale, laddove estende la stabilizzazione del personale precario del Servizio sanitario regionale, oltre che ai medici ed ai veterinari, anche a tutti i profili professionali di livello dirigenziale del ruolo sanitario. Quanto sopra chiarito in merito alle richieste dell'interrogante, dimostra il corretto operato del Governo, indirizzato chiaramente alla valorizzazione del merito, dell'efficienza e dell'efficacia dell'azione della pubblica amministrazione. Il Ministro per la pubblica amministrazione e l'innovazione: Renato Brunetta.



 
Cronologia
mercoledì 25 giugno
  • Parlamento e istituzioni

    La Camera approva, con 326 voti favorevoli, 260 contrari e 3 astenuti, l'emendamento Dis. 1.1 del Governo, interamente sostitutivo dell'articolo unico del d.d.l. di conversione del decreto-legge 27 maggio 2008, n. 93, recante disposizioni urgenti per salvaguardare il potere di acquisto delle famiglie (C. 1185-A), sul quale era stata posta la questione di fiducia.

    Il provvedimento, recante l'abolizione dell'ICI sulla prima casa, sarà approvato definitivamente dal Senato il 17 luglio 2008 (legge 24 luglio 2008, n. 126).



mercoledì 2 luglio
  • Politica estera ed eventi internazionali
    Il Ministro degli Affari esteri, Franco Frattini espone alle Commissioni riunite Affari esteri di Camera e Senato le linee programmatiche del suo dicastero.

    Franco Frattini