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Portale storico della Camera dei deputati

Documenti ed Atti

XVI Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/00213 presentata da SCHIRRU AMALIA (PARTITO DEMOCRATICO) in data 20080711

Atto Camera Interrogazione a risposta in Commissione 5-00213 presentata da AMALIA SCHIRRU venerdi' 11 luglio 2008 nella seduta n.033 SCHIRRU, DAMIANO, PES, FADDA, MELIS, MARROCU e CALVISI. - Al Ministro del lavoro, della salute e delle politiche sociali. - Per sapere - premesso che: Unilever Italia S.r.l., divisione Ice Cream & Frozen Food di Unilever Italia, e' parte del gruppo multinazionale Unilever, uno dei piu' grandi produttori mondiali di beni di largo consumo, tra le prime 20 realta' industriali italiane e al terzo posto fra le multinazionali estere, per dimensioni e presenza sul territorio. Opera in Italia con due unita' produttive, Cisterna di Latina (Latina) e Caivano (Napoli), ha sede centrale a Roma e una rete distributiva presente su tutto il territorio nazionale; in data 21 settembre 2007 la multinazionale Unilever, proprietaria dello stabilimento per la produzione di gelati sito a Cagliari nel Viale Marconi, ha comunicato alle organizzazioni sindacali di categoria, alla presenza dei responsabili dell'associazione degli industriali di Cagliari, la chiusura al 31 dicembre 2007 dello stabilimento cittadino, annunciando l'apertura delle procedure di mobilita', seguendo una riorganizzazione complessiva del gruppo a livello mondiale ed europeo, secondo un nuovo modello organizzativo, denominato «One Unilever», che prevede appunto, una razionalizzazione della struttura organizzativa coordinata da un solo amministratore delegato in ogni paese europeo, che ha il compito di gestire e coordinare tutto il business Unilever; l'azienda, «dopo una verifica delle condizioni dello specifico mercato, il cui trend si conferma riflessivo e rende sempre piu' marcate le caratteristiche di sovracapacita' produttiva dello stabilimento di Cagliari, nonche' l'insussistenza delle condizioni che possano consentire la destinazione del complesso ad altre attivita' del gruppo Unilever», ha confermato la decisione di procedere alla chiusura dello stabilimento alla data preannunciata; in data 18 dicembre 2007, la Unilever, la Regione, l'amministrazione provinciale, la Confindustria regionale e i sindacati, hanno sottoscritto un accordo per concedere la cassa integrazione fino al 31 dicembre 2008, individuando in questo arco di tempo una possibilita' di salvezza dell'attivita' della fabbrica e dei dipendenti; va considerato che tra i motivi principali del crescente malcontento dei lavoratori, vi e' l'impossibilita' di accedere ad informazioni strategiche per il futuro dello stabilimento, ovvero di conoscere le reali intenzioni dell'azienda circa un'eventuale cessione qualora si trovasse un acquirente. È noto che, qualora non lo si trovasse alla scadenza del prossimo 31 dicembre, la situazione sarebbe ben piu' drammatica di quella al momento della sottoscrizione dell'accordo stesso; tra i punti piu' importanti dell'accordo era stata posta la questione della mobilita' che scattava immediatamente solo per chi era gia' in possesso dei requisiti per la pensione; l'Unilever si impegnava a garantire il trasferimento di 20 dipendenti nello stabilimento di Caivano e a realizzare «azioni di sostegno per la ricollocazione dei lavoratori attraverso alcuni corsi della durata di 12 mesi». Non risulta che nessuno sia stato trasferito e l'unica forma di sostegno posta in essere fino ad ora e' stato un corso della durata di 12 ore; al seguito della firma dell'accordo, veniva consentito ai tecnici di mettere in sicurezza gli impianti del freddo, per eliminare l'ammoniaca contenuta nelle tubazioni. «L'azienda, nell'ipotesi di vendita, ferma ovviamente la propria discrezionalita' sul punto, porra' in essere, per quanto di propria competenza, le iniziative tecniche ed amministrative opportune al fine di riattivare l'impianto di refrigerazione»; in data 18 aprile 2008, a seguito di una verifica nella fabbrica, e' emerso che, contraddicendo agli accordi firmati il 18 dicembre scorso, alcuni macchinari sarebbero stati trasferiti sicuramente in altri siti di proprieta' della Unilever; nella stessa data veniva inaugurato a Caivano, in provincia di Napoli, l'ultimo dei sei centri di eccellenza Unilever per il settore ice foods, che affianca, oggi, l'altro stabilimento preesistente e che ha come obiettivo lo sviluppo di prodotti innovativi, attraverso l'impiego di competenze all'avanguardia nel campo del congelamento e delle tecnologia del ghiaccio, del packaging, del design e nel campo della qualita'; si e' giustificata la cassa integrazione straordinaria per i lavoratori della fabbrica di Viale Marconi per esigenze di crisi del mercato, mentre, contrariamente a quanto sostenuto dai dirigenti Unilever, e' noto che tale mercato cresce tutti gli anni e genera un giro d'affari di 5,4 miliardi di euro solo in Italia; poiche' in gioco ci sono i posti di lavoro di giovani tecnici specializzati non solo a produrre gelati di ottima qualita', ma capaci di governare tutti i processi che la catena del freddo comporta e sono percio' a rischio le professionalita' di questi lavoratori che potrebbero essere disperse -: se non ritenga opportuno intervenire presso l'azienda per ottenere un chiarimento in merito all'apertura del centro di Caivano e riconvocare al piu' presto un tavolo tecnico operativo con la partecipazione della Unilever Italia, della Regione Sardegna, della Provincia e del Comune di Cagliari, sulla vicenda della fabbrica di Viale Marconi; se esistano previsioni e condizioni di riconversione industriale per la fabbrica di Cagliari, ed eventualmente conoscerle. (5-00213)





 
Cronologia
giovedì 10 luglio
  • Parlamento e istituzioni

    La Camera approva il disegno di legge recante disposizioni in materia di sospensione del processo penale nei confronti delle alte cariche dello Stato (C. 1442), che sarà approvato definitivamente dal Senato il 22 luglio (legge 23 luglio 2008, n. 124 - c.d. lodo Alfano).



martedì 15 luglio
  • Parlamento e istituzioni
    La Camera approva, con 322 voti favorevoli, 267 contrari e 8 astenuti, l'emendamento Dis. 1.1 del Governo, interamente sostitutivo dell'articolo unico del d.d.l. di conversione del decreto-legge 23 maggio 2008, n. 92, recante misure urgenti in materia di sicurezza pubblica (C. 1366), sul quale il Governo ha posto la questione di fiducia.