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Portale storico della Camera dei deputati

Documenti ed Atti

XVI Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/00686 presentata da MARINI GIULIO (POPOLO DELLA LIBERTA') in data 20080715

Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-00686 presentata da GIULIO MARINI martedi' 15 luglio 2008 nella seduta n.035 GIULIO MARINI. - Al Ministro della difesa. - Per sapere - premesso che: in merito ad un articolo scritto e apparso su siti Internet dal titolo «l'unica arma, la buona volonta'», al Maresciallo Antonio Ciavarelli del Co.Ce.R. M.M., giorno 7 giugno 2008 venivano «contestati gli addebiti» con la seguente dicitura, ripresa dal rapporto disciplinare inviato dall'ammiraglio Rosati su disposizione del Capo di Stato Maggiore della Capitaneria di Porto di Taranto, comando di appartenenza del delegato: «La S.V. qualificandosi come delegato COCER/M, ha rilasciato su alcuni organi di Informazione dei comunicati. Dall'esame delle citate dichiarazioni, sono state rilevate violazioni all'articolo 19 della legge n. 382 del 1978 e gli articoli 8, 9, 10 del R.A.R.M. in quanto il contenuto esula dalla competenza della Rappresentanza militare. Inosservanza dell'articolo 3 del decreto del Presidente della Repubblica n. 520 del 1992 in quanto le dichiarazioni rilasciate non erano supportate, dal Consiglio stesso». Il pensiero scritto dal Delegato e le materie rientrano proprio in quelle della citata legge e nei citati regolamenti. Il motivo di fondo era la tutela fisica, giuridica, la professionalizzazione e indirettamente il trattamento economico del personale della Guardia Costiera che rappresenta. Inoltre il Maresciallo firmava l'articolo a titolo personale e come singolo delegato Co.Ce.R. e non a nome di un organo della Rappresentanza. In relazione all'accadimento suindicato ed in considerazione che il decreto del Presidente della Repubblica contestato all'articolo 3 prevede che l'eccezione del divieto di rilascio di dichiarazioni ad organi di Informazione sia per i «soli» componenti del Co.Ce.R., e' necessario che si faccia una piu' ampia riflessione per verificare la validita' dei Regolamenti esistenti in materia delle Tutele del Delegato della Rappresentanza Militare, in considerazione che: a) tali accadimenti possono essere ricondotti ad azioni sostanzialmente intimidatorie dalle quali sfociano indebite pressioni psicologiche sull'Organo della Rappresentanza Militare nel suo insieme e nei singoli Delegati della Rappresentanza Militare tali da produrre una limitazione del mandato democraticamente conferito dalla base rappresentata ponendo in discussione anche la validita' e legittimita' del medesimo mandato di rappresentanza del personale delle Forze Armate; b) le criticita' che tali azioni producono sono la riduzione, di fatto, del diritto alla rappresentanza degli interessi collettivi del personale rappresentato e previste dalle leggi e regolamenti vigenti, cio' trova ampia conferma dalla Delibera n. 16/2008 nei contenuti della quale, il Co.Ce.R. Interforze stigmatizza quanto sia importante considerare l'elemento «liberta' di pensiero» del Delegato imprescindibile per la corretta rappresentanza delle esigenze del personale delle Forze Armate -: se sia intendimento del Ministro della difesa farsi garante dell'armonica funzionalita' della Rappresentanza Militare attraverso una revisione o modifica delle norme (RIRM) che possano definire un processo di «Tutela del Delegato» della Rappresentanza Militare in maniera chiara ed intelligibile eliminando cosi' ogni possibile equivoco sulla possibilita' di indebite pressioni psicologiche sui Delegati ed i rispettivi Consigli della Rappresentanza Militare ed evitando una limitazione di tutta la struttura della Rappresentanza in un processo di frammentazione che alteri il principio di unitarieta' che e' insita nel suo motto «una sors»; se non si ritenga che tale procedimento e il proseguire dei fatti succitati non solo rappresenterebbero un grave precedente per la limitazione del mandato, ma oltretutto sarebbe in netto contrasto con le previsioni future della affermazione della professionalizzazione e democraticizzazione delle Forze Armate; quali azioni intenda intraprendere affinche' non vengano messe in discussione le norme e la prassi consolidata del Consiglio Centrale in riferimento all'accadimento citato che, si ritiene, non abbia esorbitato le funzioni proprie della Rappresentanza Militare e tenendo conto che la sicurezza, il benessere ed il trattamento economico nonche' i processi di professionalizzazione rientrano negli ambiti dei compiti della Rappresentanza Militare.(4-00686)

 
Cronologia
giovedì 10 luglio
  • Parlamento e istituzioni

    La Camera approva il disegno di legge recante disposizioni in materia di sospensione del processo penale nei confronti delle alte cariche dello Stato (C. 1442), che sarà approvato definitivamente dal Senato il 22 luglio (legge 23 luglio 2008, n. 124 - c.d. lodo Alfano).



martedì 15 luglio
  • Parlamento e istituzioni
    La Camera approva, con 322 voti favorevoli, 267 contrari e 8 astenuti, l'emendamento Dis. 1.1 del Governo, interamente sostitutivo dell'articolo unico del d.d.l. di conversione del decreto-legge 23 maggio 2008, n. 92, recante misure urgenti in materia di sicurezza pubblica (C. 1366), sul quale il Governo ha posto la questione di fiducia.

mercoledì 16 luglio
  • Parlamento e istituzioni
    La Camera approva, con modificazioni, il ddl di conversione del decreto-legge 23 maggio 2008, n. 92, recante misure urgenti in materia di sicurezza pubblica (C. 1366), che sarà approvato definitivamente dal Senato il 23 luglio (Legge 24 luglio 2008, n. 125).