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Portale storico della Camera dei deputati

Documenti ed Atti

XVI Legislatura della repubblica italiana

MOZIONE 1/00029 presentata da BERTOLINI ISABELLA (POPOLO DELLA LIBERTA') in data 20080717

Atto Camera Mozione 1-00029 presentata da ISABELLA BERTOLINI testo di giovedi' 17 luglio 2008, seduta n.037 La Camera, premesso che: negli ultimi decenni la medicina ha accresciuto enormemente la sua capacita' di guarire e di prolungare la vita umana. Il miglioramento delle tecniche di rianimazione ed il progresso medico-scientifico consentono di estendere l'esistenza al di la' di quelle che erano ritenute le umane possibilita', determinando in certi casi una condizione delicata che reca con se' difficili decisioni riguardo le cure da somministrare e l'assistenza da assicurare al malato; contestualmente a questi progressi della medicina, da alcuni anni, sta prendendo piede in gran parte del mondo occidentale (e anche in Italia) una campagna di sensibilizzazione della societa' da parte di settori ben determinati del mondo della medicina, della cultura e della politica per favorire l'introduzione dell'eutanasia, intesa come qualsiasi azione od omissione che, per la sua stessa natura o nelle intenzioni di chi la compie, procura la morte del malato terminale o del neonato malformato o comunque di chiunque viva una vita, anche vegetativa e non autonoma, che, a giudizio di altri, giudici, medici, parenti, non merita di essere vissuta; la giustificazione normalmente addotta a favore dell'affermazione e della diffusione delle pratiche eutanasiche poggia su due principi fondamentali: a) il principio di autonomia del soggetto, che avrebbe diritto di disporre in maniera assoluta della propria vita; b) la convinzione della insopportabilita' e inutilita' del dolore che puo' talora accompagnare la morte; a tale scopo sono state realizzate specifiche campagne mediatiche, condotte da associazioni favorevoli all'eutanasia, attraverso manifesti di principio firmati da intellettuali e uomini di scienza, pubblicazioni accademiche, inchieste che contengono e raccolgono opinioni di medici o di personaggi noti all'opinione pubblica, favorevoli alla pratica dell'eutanasia e, infine, con proposte di leggi portate di fronte ai Parlamenti, oltre ai tentativi di provocare sentenze delle Corti che intendono dare corso ad una pratica di fatto dell'eutanasia o, almeno, alla sua non punibilita'; in data 16 Ottobre 2007 la Corte di Cassazione ha emanato una sentenza ad avviso dei firmatari del presente atto di indirizzo preoccupante e pericolosa in materia di eutanasia e testamento biologico; la sentenza citata affronta il problema dell'alimentazione e dell'idratazione artificiali stabilendo che: «Ove il malato giaccia da moltissimi anni (nella specie, oltre i quindici) in stato vegetativo permanente, con conseguente radicale incapacita' di rapportarsi al mondo esterno, e sia tenuto artificialmente in vita mediante un sondino nasogastrico che provvede alla sua nutrizione e idratazione, su richiesta del tutore che lo rappresenta, e nel contraddittorio con il curatore speciale, il giudice puo' autorizzare la disattivazione di tale presidio sanitario (fatta salva l'applicazione delle misure suggerite dalla scienza e dalla pratica medica nell'interesse del paziente), unicamente in presenza dei seguenti presupposti: a) quando la condizione di stato vegetativo sia, in base ad un rigoroso apprezzamento clinico, irreversibile e non vi sia alcun fondamento medico, secondo gli standard scientifici riconosciuti a livello internazionale, che lasci supporre la benche' minima possibilita' di un qualche, sia pure flebile, recupero della coscienza e di ritorno ad una percezione del mondo esterno; b) e, sempre che tale istanza sia realmente espressiva, in base ad elementi di prova chiari, univoci e convincenti, della voce del paziente medesimo, tratta dalle sue precedenti dichiarazioni ovvero dalla sua personalita', dal suo stile di vita e dai suoi convincimenti, corrispondendo al suo modo di concepire, prima di cadere nello stato di incoscienza, l'idea stessa di dignita' della persona; questa sentenza non solo prevede assurdamente, secondo i firmatari del presente atto, l'univoco giudizio di parenti e conoscenti che sostituisce la documentata volonta' della persona, ma introduce anche arbitrariamente l'idea di poter «apprezzare clinicamente» lo stato vegetativo «irreversibile, senza alcuna sia pur minima possibilita', secondo standard scientifici internazionalmente riconosciuti, di recupero della coscienza e delle capacita' di percezione»; la somministrazione, poi, di cibo ed acqua ad un soggetto in stato vegetativo non e' da considerarsi trattamento sanitario e, pertanto, non si puo' parlare di accanimento terapeutico, cosi' come riconosciuto anche dal Comitato nazionale di bioetica; secondo eminenti scienziati, e' dimostrato che pazienti in stato vegetativo possono mantenere qualche forma di consapevolezza e, pertanto, oltre agli altri di natura morale ed etica, si dovrebbe usare il principio di precauzione nei confronti di una persona che forse capisce cosa accade intorno a lei, ma non e' in grado di comunicare; infine, la sentenza della Corte di Cassazione ha consentito alla I Sezione civile della Corte di Appello di Milano di decidere il 9 Luglio scorso sul caso di Eluana Englaro, che da 16 anni vive in stato vegetativo, autorizzando il padre, in qualita' di tutore, ad interrompere il trattamento di idratazione ed alimentazione che la tiene in vita, condannandola di fatto a morire di fame e di sete; la sacralita' della vita, intesa nel senso di inviolabilita' ed intangibilita' del processo vitale di ciascun individuo, deve essere affermata e ribadita. Non vi e' nessuna vita, anche la piu' sfortunata, la piu' complicata, la piu' penalizzante, la piu' differente, che non valga la pena di essere vissuta fino in fondo; in nome di un malinteso principio di autodeterminazione individualista, si rischia, addirittura attraverso provvedimenti della Magistratura, di introdurre pratiche eutanasiche nell'ordinamento giuridico italiano, le quali costituirebbero una pericolosa affermazione di una aberrante «cultura della morte», contraria non solo alla nostra morale, alla nostra cultura, ai nostri valori, ma soprattutto contraria al principio che nessuno e' legittimato ad arrogarsi il diritto di disporre della vita di un altro soggetto, impegna il Governo: ad adottare iniziative normative volte ad introdurre il divieto di qualunque atto che, direttamente o indirettamente, legittimi l'introduzione nel nostro ordinamento di pratiche eutanasiche o di morte indotta; a prevedere campagne di sensibilizzazione che forniscano informazioni, in modo chiaro e corretto, in tema di accanimento terapeutico ed eutanasia; ad aumentare gli investimenti relativi alle terapie del dolore ed alle cure palliative per garantire ai malati una qualita' di vita migliore; ad incrementare gli investimenti per la realizzazione di strutture di accoglienza per i malati in fase terminale e per le famiglie dei malati, che siano costrette ad abbandonare le proprie abitazioni per seguire il proprio caro ricoverato presso strutture ubicate lontano dai luoghi di provenienza; ad attivare concrete politiche di supporto, per scongiurare che il malato guardi alla morte come unica via d'uscita da una situazione drammatica e dolorosa, promuovendo una cultura della vita che sia fonte di sostegno e di conforto umano e psicologico. (1-00029) «Bertolini, Volonte', Polledri, Binetti, Capitanio Santolini, Calgaro, Pagano, Lupi, Vignali, Versace, Sammarco, Cazzola, Di Virgilio, Bocciardo, Castellani, De Luca, Barbieri, Barani, Palmieri, Girlanda, Luciano Rossi, Sbai, Bernini Bovicelli, Pianetta, Stagno d'Alcontres, Paroli, Carlucci, Renato Farina, Di Centa, Marinello, Garagnani, Stasi, Mazzuca, Calabria, Ruben, Mazzoni, Cesaro, Porcu, Napoli Angela, Gottardo, Zacchera, Orsini, Di Biagio, Saglia, Paglia, Bernardo, Raisi, Toccafondi, Castiello, Vincenzo Antonio Fontana, Fucci, Lo Presti, Antonino Foti, La Loggia, Rosso, Cassinelli, Ceccacci Rubino, Laboccetta, Cirielli, Mondello, Migliori, Goisis, Fedriga, Cota, Lussana, Laura Molteni, Osvaldo Napoli, Pelino, Mazzocchi, Franzoso, Alessandri, Gioacchino Alfano, Catone, Saltamartini, Bosi, Gibelli, Divella, Ciccioli, Buttiglione, Valentini, Frassinetti, Libe', Berardi, Fallica, Commercio, Galletti, Torrisi, Delfino, Cristaldi, Mistrello Destro, Giulio Marini».

 
Cronologia
mercoledì 16 luglio
  • Parlamento e istituzioni
    La Camera approva, con modificazioni, il ddl di conversione del decreto-legge 23 maggio 2008, n. 92, recante misure urgenti in materia di sicurezza pubblica (C. 1366), che sarà approvato definitivamente dal Senato il 23 luglio (Legge 24 luglio 2008, n. 125).

lunedì 21 luglio
  • Parlamento e istituzioni
    La Camera approva, con 323 voti favorevoli e 253 contrari, l'emendamento Dis. 1.1 del Governo, interamente sostitutivo dell'articolo unico del d.d.l. di conversione del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, , recante disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria (C. 1386-A), sul quale il Governo ha posto la questione di fiducia.