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Portale storico della Camera dei deputati

Documenti ed Atti

XVI Legislatura della repubblica italiana

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/01386/130 presentata da CIMADORO GABRIELE (ITALIA DEI VALORI) in data 20080722

Atto Camera Ordine del Giorno 9/1386/130 presentato da GABRIELE CIMADORO testo di mercoledi' 23 luglio 2008, seduta n.041 La Camera, premesso che: la competitivita' del nostro Paese e la sua capacita' di reggere il confronto con gli altri partners europei si misura principalmente sulla capacita' di produrre e gestire energia; tale capacita' ha assunto oggi un rilievo strategico ancora piu' decisivo rispetto agli ultimi decenni; l'energia, la sua produzione, la sua distribuzione e controllo, e' la questione del nuovo millennio: i destini, non solo del nostro Paese, ma del mondo intero, sono legati alla questione energetica; sappiamo quanto sia rilevante l'apparizione sullo scenario mondiale di nuovi potenti ed aggressivi protagonisti, basti pensare a due nazioni come l'India e la Cina, piu' sub-continenti che nazioni vere e proprie: proprio questi nuovi protagonisti richiedono quantita' di energia enormi per sostenere il loro sviluppo; recentemente a livello internazionale e' emersa chiaramente l'impossibilita' di arrivare ad un accordo generale proprio per l'indisponibilita' dei nuovi protagonisti asiatici; l'Europa e' nata proprio nell'ottica di salvaguardare la competitivita' dei suoi membri di fronte ad un mercato mondiale troppo vasto perche' ognuno di essi singolarmente possa riuscire a competere; oggi il processo di integrazione europeo sta drammaticamente rallentando: mentre si estendono i confini, si marcano pero' tra i partners storici le differenze e le caratterizzazioni nazionali; manca tra le altre una politica comune sull'energia, mancano investimenti e progetti comuni; l'Italia non ha proprie risorse energetiche sufficienti, compra energia, ed e' in ritardo anche culturalmente sull'utilizzo delle energie rinnovabili; in luogo di investimenti sullo sviluppo di nuove fonti energetiche, si rispolverano e si propongono, a fasi alterne, interventi sullo sviluppo del carbone e del nucleare; e' fondamentale chiedersi quale sia il ruolo del nostro Paese nel nuovo scenario mondiale: quest'ultima non puo' essere una domanda retorica. Come costruire una nuova prospettiva energetica per l'Italia e' una domanda a cui la politica deve saper dare una risposta concreta e realmente praticabile; enormi flussi di ricchezza e, dunque, di potere di scelta, si stanno muovendo in questi anni: non si tratta sempre di un movimento coerente; lo stesso allargamento dei confini della democrazia comporta costi enormi, sacrifici necessari su cui bisogna riflettere perche' sara' soprattutto l'occidente e le sue aeree piu' deboli a pagarli; l'affermazione del potere, del diritto-dovere di scelta per i «nuovi cittadini» che acquisiscono oggi tale dimensione comporta, non possiamo dimenticarlo, anche una redistribuzione della ricchezza e della sua gestione; produzione e consumi si stanno diversificando, si stanno «spostando», trovando nuovi luoghi di creazione e di gestione; l'aumento dei consumi, dei livelli di istruzione, ed anche, come detto, l'affermazione del metodo democratico, a cui non sempre si accompagna fisiologicamente l'affermazione della cultura della democrazia, nonche' l'estensione della rivendicazione della capacita' di scelte responsabili in Paesi dall'enorme potenziale di crescita, determina una nuova cartina geografica delle forze e degli interessi ed inevitabilmente una nuova distribuzione delle energie disponibili; in Parlamento recentemente e' stato affermato, da un importante esponente del Governo, che il mondo sta cambiando, e' stata fatta una panoramica estesa ed articolata di questi cambiamenti, senza precisare pero', rispetto alla questione energetica, intendimenti sufficientemente chiari rispetto al ruolo del nostro Paese in questo mutato scenario; nel decreto alla nostra attenzione e' stata proposta una riforma per l'Autorita' dell'energia: la modifica prospettata ne avrebbe fatto un ibrido, una sorta di via di mezzo tra un organo di regolamentazione e una specie di supervisore per il ritorno al nucleare; successivamente, a quanto pare, questa proposta di modifica, dopo essere stata approvata, e' di fatto scomparsa; in materia energetica non e' accettabile procedere per approssimazioni, con confusione, e senza una strategia chiara, basata su obiettivi certi e concretamente raggiungibili; le autorita' di controllo operano e devono operare in piena autonomia ed indipendenza; se vengono meno tali requisiti, viene meno il loro stesso significato, la loro ragion d'essere; la legge garantisce l'indipendenza delle autorita' di controllo, non solo dagli operatori economici, ma anche dai soggetti politici, impegna il Governo a valutare l'opportunita' di rispettare, anche per il futuro, le scadenze naturali per le cariche delle Autorita' sull'energia ed a intervenire, nel rispetto delle proprie competenze, per salvaguardarne e garantirne la piena autonomia ed indipendenza, nonche' ad adottare le iniziative di competenza per provvedere alla nomina dei membri mancanti dell'Autorita', ponendo fine ad una inadempienza tanto inaccettabile quanto immotivata, data anche la rilevanza strategica dei suoi compiti. 9/1386/ 130 . Cimadoro.

 
Cronologia
lunedì 21 luglio
  • Parlamento e istituzioni
    La Camera approva, con 323 voti favorevoli e 253 contrari, l'emendamento Dis. 1.1 del Governo, interamente sostitutivo dell'articolo unico del d.d.l. di conversione del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, , recante disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria (C. 1386-A), sul quale il Governo ha posto la questione di fiducia.

giovedì 31 luglio
  • Parlamento e istituzioni
    La Camera approva in via definitiva e all’unanimità il disegno di legge di ratifica ed esecuzione del Trattato di Lisbona (C. 1519), approvato dal Senato il 23 luglio (legge 2 agosto 2008, n. 130).