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Portale storico della Camera dei deputati

Documenti ed Atti

XVI Legislatura della repubblica italiana

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/01386/138 presentata da PEDOTO LUCIANA (PARTITO DEMOCRATICO) in data 20080722

Atto Camera Ordine del Giorno 9/1386/138 presentato da LUCIANA PEDOTO testo di mercoledi' 23 luglio 2008, seduta n.041 La Camera, premesso che: l'articolo 79- ter ha lo scopo dichiarato di «rafforzare gli strumenti di programmazione delle regioni nel settore sanitario» e di «meglio definire il ruolo degli erogatori privati al fine di inquadrare le attivita' e le funzioni da questi svolte, con oneri a carico del servizio sanitario nazionale, nell'ambito della programmazione regionale delle attivita' sanitarie e dei conseguenti costi»; le disposizioni proposte intendono «meglio definire», attraverso la modifica di alcune disposizioni del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502 e successive modificazioni, il ruolo degli ospedali classificati e dei presidi ospedalieri, ivi compresi quelli che hanno ottenuto il riconoscimento del carattere scientifico, gestiti da Istituti ed enti religiosi, ivi comprese le istituzioni evangeliche ed israelitiche, che si caratterizzano, come le strutture pubbliche, per non avere finalita' lucrative; in sostanza gli ospedali equiparati (ossia gli ospedali classificati e presidi), dopo quaranta anni dalla scelta da loro operata (ai sensi della legge cosiddetta Mariotti del 1968) di essere inseriti a pieno titolo nella programmazione ospedaliera pubblica con tutte le conseguenze che cio' ha comportato, perderebbero il loro status particolare per essere assimilati, per legge, alle case di cura private; l'estrema gravita' della decisione del Governo e' manifesta laddove si consideri che la motivazione dell'intervento di modifica del «ruolo» non puo' trovare giustificazione nell'esigenza del potenziamento degli strumenti di programmazione in quanto l'assoggettamento alla programmazione regionale non e' stato mai (ne' poteva essere) posto in discussione da parte degli ospedali classificati; gli ospedali classificati, i presidi ospedalieri e gli IRCCS sono, per legge, strutture dell'azienda sanitaria (USL) in cui sono ubicati: essi sono quindi parte essenziale del sistema ospedaliero pubblico; non avrebbe alcun senso, ne' giuridico ne' pratico, imporre a detti enti obblighi ed oneri incidenti sulla organizzazione e sulla strutturazione, senza una correlata implicazione di ordine positivo, senza, cioe', considerarne le effettiva posizione quali elementi integranti le strutture del Servizio sanitario nazionale; il superamento di questo principio finisce cosi' non solo per rinnegare una storia quarantennale di collaborazione diretta con le istituzioni pubbliche e di inserimento totale degli stessi nel sistema pubblico, ma, soprattutto, finisce per penalizzare, in nome della programmazione, strutture che hanno a suo tempo scelto volontariamente e di essere sottoposte proprio alla programmazione e che si sono assunte oneri rilevanti nell'organizzazione dei servizi e del personale; deve essere altresi' tenuto nella dovuta considerazione il fatto che, solo presso gli ospedali associati all'ARIS (classificati, ivi compresi quelli riconosciuti IRCCS, e i presidi) lavorano circa 26.000 dipendenti, di cui 4.373 medici e 21.762 non medici; altre migliaia di dipendenti lavorano nelle strutture degli enti federati, impegna il Governo: ad adottare tutte le misure necessarie affinche' possa essere risolta in via definitiva la posizione degli ospedali classificati all'interno del Servizio sanitario nazionale senza che questi vengano penalizzati o possa aggravarsi la loro attuale situazione di crisi, in quanto cio' metterebbe a rischio la sopravvivenza stessa degli ospedali classificati che da sempre sono quelli piu' vicini ai cittadini per la qualita' e umanita' dell'assistenza e spesso rappresentano la storia ospedaliera di alcune citta'; a non penalizzare gli ospedali cattolici, per non compromettere un servizio indispensabile alle popolazioni. 9/1386/ 138 . Pedoto, Sbrollini, Livia Turco, Binetti, Murer, Calgaro, Burtone, Mosella.

 
Cronologia
lunedì 21 luglio
  • Parlamento e istituzioni
    La Camera approva, con 323 voti favorevoli e 253 contrari, l'emendamento Dis. 1.1 del Governo, interamente sostitutivo dell'articolo unico del d.d.l. di conversione del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, , recante disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria (C. 1386-A), sul quale il Governo ha posto la questione di fiducia.

giovedì 31 luglio
  • Parlamento e istituzioni
    La Camera approva in via definitiva e all’unanimità il disegno di legge di ratifica ed esecuzione del Trattato di Lisbona (C. 1519), approvato dal Senato il 23 luglio (legge 2 agosto 2008, n. 130).