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Portale storico della Camera dei deputati

Documenti ed Atti

XVI Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/00304 presentata da PIFFARI SERGIO MICHELE (ITALIA DEI VALORI) in data 20080804

Atto Camera Interrogazione a risposta in Commissione 5-00304 presentata da SERGIO MICHELE PIFFARI lunedi' 4 agosto 2008, seduta n.047 PIFFARI e CIMADORO. - Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. - Per sapere - premesso che: con la legge n. 157 dell'11 febbraio 1992, contenente norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio, e' stata prevista per le Regioni la possibilita' di autorizzare la cattura di uccelli a scopo di richiamo tramite l'attivazione di impianti di cui sono titolari le Province; la Regione Lombardia, con la legge regionale del 16 agosto 1993, n. 26, agli articoli 2, comma 2, e 7, in ottemperanza a quanto disposto dalla legge n. 157 del 1992, delega le Province ad organizzare e gestire tale attivita' previo parere di conformita' dell'Istituto nazionale per la fauna selvatica (da ora in avanti INFS); queste forme di cattura, tuttora praticate, sono iniziate in Lombardia dal 1994 avvalendosi di impianti gia' adibiti all'uccellagione (in particolare i «roccoli») ed affidati a «gestori qualificati» riconosciuti idonei dall'INFS, come previsto all'articolo 4, comma 3,della legge n. 157 del 1992 ed all'articolo 7, comma 2, della legge regionale n. 26 del 1993, successivamente modificata ed integrata, in attuazione della direttiva n. 79/409 CEE, dalla legge della Regione Lombardia n. 3 (testo unico) del 5 febbraio 2007; molti di questi «gestori qualificati», quasi sempre proprietari di tali particolarissimi impianti, tipici della cultura e del paesaggio rurale delle valli bergamasche e bresciane, hanno ormai raggiunto un'eta' anagrafica che pone il problema del necessario ricambio generazionale; senza questa opera di «ricambio», tutti gli sforzi profusi dalla Regione e dalle Province, lombarde, per garantire il servizio pubblico del conferimento di richiami vivi ai soggetti aventi diritto, saranno vanificati per l'indisponibilita' di personale abilitato alla gestione degli impianti stessi; per scongiurare tale disservizio ai contribuenti ovvero a tutti i cacciatori che praticano le forme di caccia tradizionale da appostamento fisso, nel pieno rispetto del territorio e della relativa fauna, la Provincia di Bergamo ha inviato una comunicazione scritta, in data 17 dicembre 2007, all'INFS, richiedendo una sessione d'esame per la qualifica del nuovo personale abilitato all'attivita' in oggetto; tra le motivazioni che hanno indotto la Provincia di Bergamo a sensibilizzare l'INFS sulla questione, e' opportuno citare la circolare prot. N. 2359/TAG2 del 15 settembre 1998, con la quale lo stesso Istituto ha inquadrato il disposto della legge n. 157 del 1992 come un servizio di pubblica amministrazione, unitamente al dato oggettivo secondo cui si evince che l'ultima sessione d'esame per tale attivita' e' stata accordata dieci anni prima della data della succitata lettera (dicembre 2007); l'INFS, in data 28 febbraio 2008, ha provveduto a rispondere dichiarando laconicamente che «lo scrivente Istituto si e' trovato nell'impossibilita' di dichiarare che sussistono le condizioni per rilascio delle autorizzazioni al prelievo in deroga degli uccelli da richiamo»; a rincarare la dose rileva la lapidaria affermazione, contenuta nella stessa lettera, con cui l'Istituto afferma anche che: «permane la situazione, gia' segnalata gli scorsi anni e l'impossibilita' di stipulare i protocolli d'intesa per attivazione degli impianti di cattura (...). Mancano pertanto i presupposti affinche' questo Istituto svolga i compiti di controllo e certificazione dell'attivita' svolta dagli impianti come previsto dalla legge n. 157 del 1992 articolo 4 comma 3» e «(...) vengono meno le condizioni affinche' possano essere ammessi a sostenere l'esame di idoneita' gli aspiranti candidati alla gestione degli impianti di cattura» contrariamente a quanto indicato nella nota prot. n. 5316/T-A62 del 17 luglio 2006; nella stessa, infatti, l'Istituto riconosce il proprio ruolo centrale nella consulenza per il controllo e la certificazione dell'attivita' svolta negli impianti di cattura e la relativa valutazione di idoneita' degli addetti, inserendo tra i propri scopi l'organizzazione dell'attivita' didattica, corsi ed esami per il personale coinvolto, in osservanza di quanto disposto dall'articolo 4 commi 3 e 7 della legge 157 del 1992; anche la Regione Lombardia, a seguito del prolungarsi della situazione di stallo e in rispetto del principio sancito all'articolo 2, comma 3, della legge regionale n. 26 del 1993, secondo cui la Regione ha l'obbligo di sostituirsi alle Province in caso di inadempienza, in ragione della evasiva risposta dell'INFS, ha provveduto, in data 17 aprile 2008 (prot. N. M1.2008.0008471), a inoltrare analoga richiesta all'Istituto che ha pero' sortito analogo effetto -: quali siano le ragioni reali e, con esse, le concrete difficolta' oggettive che giustifichino l'Istituto nazionale per la fauna selvatica a prorogare tale impasse divenuta palesemente intollerabile; se e come il Ministro dell'ambiente, intenda affrontare la questione sollevata, ponendo fine ad una cosi' grave violazione del diritto, lesiva degli interessi legittimi dei cittadini contribuenti, le cui istanze non trovano risposta da un periodo di tempo ormai inaccettabile. (5-00304)

 
Cronologia
venerdì 1° agosto
  • Parlamento e istituzioni
    Il Senato approva, con 170 voti favorevoli, 129 contrari e 3 astenuti, l'emendamento 1.1000, interamente sostitutivo dell'articolo unico del d.d.l. di conversione del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, recante disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria (S. 949), sul quale il Governo ha posto la questione di fiducia.

martedì 5 agosto
  • Parlamento e istituzioni
    La Camera approva, con 312 voti favorevoli e 239 contrari, l'articolo unico del d.d.l. di conversione del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, recante disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria (C. 1386-B), sul quale il Governo ha posto la questione di fiducia. Il provvedimento, già approvato dal Senato il 1° agosto, è definitivamente approvato (legge 6 agosto 2008, n. 133).