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Portale storico della Camera dei deputati

Documenti ed Atti

XVI Legislatura della repubblica italiana

MOZIONE 1/00037 presentata da VOLONTE' LUCA (UNIONE DI CENTRO) in data 20080918

Atto Camera Mozione 1-00037 presentata da LUCA VOLONTE' testo di giovedi' 18 settembre 2008, seduta n.052 La Camera, premesso che: il 23 agosto scorso la guida spirituale dei fondamentalisti indu' del distretto di Kandhamal, Swami Laxamananda Saraswati e' stato assassinato insieme a cinque suoi collaboratori da un commando composto da un trentina di uomini; nonostante l'azione sia stata rivendicata in seguito dai guerriglieri maoisti, i seguaci dell'esponente indu', tuttavia, hanno accusato dell'omicidio la comunita' cristiana, scatenando una ondata di violenze contro religiosi e fedeli; l'ondata di brutalita' efferate ha causato numerose vittime e feriti e indotto migliaia di fedeli cristiani ad abbandonare case e villaggi per sfuggire alle violenze; l'unica via di salvezza e' stata la fuga verso le foreste ma chi ha deciso di restare e' stato costretto a subire le pericolose ritorsioni degli indu', come e' accaduto alla comunita' cattolica del villaggio di Padani che e' stata obbligata a partecipare a riti indu' sotto la minaccia di violenze; questa drammatica escalation di violenza, inoltre, si e' consumata spesso di fronte alla indifferenza delle forze dell'ordine e dei governi locali che si sono ostinati ad ignorare la tragica e dolorosa situazione definendo «sotto controllo» il fenomeno; il Governo nazionale indiano ha promesso di stanziare aiuti economici a favore dei cristiani vittime degli attacchi e delle violenze, chiedendo ai governatori locali, specie quello dello Stato orientale di Orissa dove maggiori sono stati gli episodi di violenza, di individuare e punire i responsabili; analoghe promesse erano state fatte dopo gli incidenti del Natale scorso, che causarono 4 morti, 105 chiese distrutte e 730 case di cristiani incendiate, ma i risarcimenti non sono mai arrivati e comunque non avrebbero sicuramente riguardato gli edifici di culto, i veri obiettivi delle violenze; il fenomeno si e' esteso anche ad altre regioni dell'India, come quella del Madya Pradesh, dove si sospetta che il gruppo di attivisti del Barjang Dal, lo stesso che ha aggredito un gruppo di suore di Madre Teresa di Calcutta nello stato del Chhattisghar, sia responsabile dell'incendio della chiesa anglicana locale; molto spesso gli estremisti tentano di giustificare le minacce e le violenze ai religiosi accusandoli di sequestrare e di voler convertire con la forza i bambini indiani, come e' successo a quattro missionarie di Ratlam, divenute addirittura oggetto di inchiesta da parte della polizia; a parte le motivazioni religiose dei fondamentalisti, la presenza della Chiesa e' avvertita come un pericolo per le caste piu' ricche, perche' non vogliono l'emancipazione delle donne, che nelle missioni cattoliche imparano un mestiere, e per poter mantenere ai margini della societa' indiana le caste piu' basse, che nelle missioni ricevono quella istruzione che e' invece negata dalla societa' indiana; oggi, l'India e' un paese in rapido cambiamento in cui coesistono, tuttavia, aree avanzate e aree ancora arretrate, in cui vi e' una piccola classe di ricchi, una classe in crescita e 800 milioni di persone che vivono con meno di due dollari al giorno; sembrerebbe che le violenze dei fondamentalisti godrebbero della copertura politica per il fatto che il partito ad essi piu' vicino il Bjp, guidato da Krishna Advani, e' oggi dato per favorito nelle elezioni politiche che si terranno in India in primavera; occorre registrare, purtroppo, il silenzio della stampa nazionale ed internazionale sulla vicenda dei martiri cristiani in India; sembrerebbe, citando l'opinionista del Corriere della Sera, Angelo Panebianco, che «per noi e per l'Europa, il fatto che in tante parti del mondo persone di fede cristiana vengano perseguitate e, con frequenza, uccise, non sia un problema sul quale occorra sensibilizzare l'opinione pubblica» mentre in altre occasioni, la stampa, le televisioni e gli stessi cittadini si sono mobilitati sensibilizzando l'opinione pubblica; il Papa Benedetto XVI ha chiesto alle autorita' indiane giustizia, liberta' religiosa e rispetto delle fedi diverse proprio come insegnava il maestro Gandhi; secondo l'articolo 18 della Dichiarazione universale dei diritti umani, «ogni individuo ha diritto alla liberta' di pensiero, di coscienza e di religione; tale diritto include la liberta' di cambiare religione o credo, e la liberta' di manifestare, isolatamente o in comune, e sia in pubblico che in privato, la propria religione o il proprio credo nell'insegnamento, nelle pratiche, nel culto e nell'osservanza dei riti»; il pogrom attuato in India e' un problema che riguarda la comunita' internazionale e come tale va affrontato, impegna il Governo: ad intervenire direttamente presso le autorita' nazionali indiane affinche' sia fatta chiarezza e siano individuati i responsabili che invocano pulizie etnico-religiose in India, siano presi seri provvedimenti nei confronti dei responsabili della polizia e dei governi locali che hanno sottovalutato o peggio ignorato volutamente i fatti suesposti, vengano adottate effettive misure di sicurezza nei confronti delle minoranze religiose cattoliche, sia previsto l'effettivo risarcimento dei danni subiti dalle comunita' religiose oggetto di atti vandalici, e siano assicurati alla giustizia gli autori degli omicidi e degli attentati; ad attivarsi presso le sedi istituzionali europee ed internazionali, affinche' venga squarciato il velo di silenzio intorno a questa vicenda e affinche' la comunita' internazionale, anche attraverso risoluzioni dell'ONU, intervenga repentinamente per evitare che proseguano impunemente le gravi ferite inferte, in questi giorni in India, alla liberta' religiosa e ai diritti umani in generale. (1-00037) «Volonte', Casini, Vietti, Adornato, Buttiglione, Capitanio Santolini, Ciocchetti, Rao, Galletti, Tassone, Nunzio Francesco Testa, Dionisi, Poli, Tabacci, Pezzotta, Barbieri, Benamati, Binetti, Boniver, Castagnetti, Cavallaro, Cimadoro, Cristaldi, Di Biagio, Migliori, Piffari, Raisi, Cassinelli, Concia, Catone, Marinello, Minasso, Farinone, Ricardo Antonio Merlo, Compagnon».

 
Cronologia
lunedì 15 settembre
  • Politica estera ed eventi internazionali
    La bancarotta della banca statunitense Lehman Brothers ha forti ripercussioni sui mercati azionari. La Borsa di New York chiude a -4,7%, ma anche le borse europee chiudono in terreno fortemente negativo. Un’altra importante istituzione finanziaria americana Merill Linch è rilevata da Bank of America. Lo stesso giorno crolla in borsa il titolo del colosso assicurativo AIG. Le banche centrali reagiscono con massicce iniezioni di liquidità nel sistema finanziario.

giovedì 18 settembre
  • Politica, cultura e società
    A Castel Volturno (CE) vengono uccisi in un agguato sei lavoratori immigrati di origine africana. Il Ministro dell’interno Roberto Maroni invia l’esercito. In tutta Italia gli immigrati organizzano manifestazioni di protesta.

domenica 28 settembre
  • Politica estera ed eventi internazionali
    La crisi finanziaria che ha colpito duramente l’economia statunitense si estende ai mercati europei: il gruppo Fortis SA, prima banca in Belgio e Lussemburgo e seconda nei Paesi Bassi, entra in crisi dopo forti perdite in borsa. I governi di Belgio, Paesi Bassi e Lussemburgo salvano il gruppo entrando ciascuno con il 49% nelle tre più importanti società in cui si articola il gruppo.