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Portale storico della Camera dei deputati

Documenti ed Atti

XVI Legislatura della repubblica italiana

MOZIONE 1/00047 presentata da BARBIERI EMERENZIO (POPOLO DELLA LIBERTA') in data 20081001

Atto Camera Mozione 1-00047 presentata da EMERENZIO BARBIERI testo di mercoledi' 1 ottobre 2008, seduta n.058 La Camera, premesso che: grazie anche ai successi dei nostri atleti nelle competizioni sportive internazionali, la pratica sportiva in Italia ha raggiunto dimensioni di massa, coinvolgendo, tra appassionati e professionisti, diversi milioni di persone; secondo i dati Istat di una indagine multiscopo del 2006, oltre la meta' della popolazione italiana e' interessata o coinvolta nell'attivita' sportiva; a riprova di tale interessamento e' opportuno ricordare che il fatturato complessivo del sistema sport ha superato i 30 miliardi di euro e concorre per oltre il 3 per cento alla formazione del PIL; la rilevanza economica e sociale crescente della pratica sportiva e' ben evidenziata sia dal Manifesto dello Sport, presentato in occasione del Giubileo degli sportivi del 2000, che dalla dichiarazione sul «Valore sociale dello sport per i giovani» del Consiglio e dei rappresentati dei Governi degli Stati membri riuniti in sede di Consiglio il 5 maggio 2003; la pratica sportiva e' utile soprattutto per le giovani generazioni in quanto strumento idoneo per lo sviluppo dell'amicizia, del senso dell'impegno e della lealta', oltre ad essere uno strumento fondamentale per contrastare gli aspetti degenerativi delle patologie invalidanti e per favorire la prevenzione dei fenomeni che derivano dal disagio giovanile ed il reinserimento sociale delle persone diversamente abili; in tale contesto il patrimonio dell'impiantistica costituisce una risorsa fondamentale per quanti sono interessati alla pratica sportiva ed alla promozione dello sport, intesa non solo in senso agonistico ma anche e soprattutto come attivita' ludica rivolta al mero esercizio fisico o come attivita' a finalita' sociale, culturale, educativa e formativa; al finanziamento del mondo dello sport opera dal 1957 l'Istituto per il Credito Sportivo, ente di diritto pubblico con personalita' giuridica e gestione autonoma; l'Istituto ha fino ad oggi esercitato il credito sotto forma di mutui a medio e lungo termine concessi per la costruzione, l'ampliamento, l'attrezzatura ed il miglioramento di impianti sportivi e/o strumentali all'attivita' sportiva, ivi compresa l'acquisizione delle relative aree e per l'acquisto di immobili da destinare ad attivita' sportive o strumentali a queste; interlocutori naturali dell'istituto per il credito sportivo sono sempre stati gli enti locali, gli enti pubblici il CONI le federazioni sportive nazionali, le societa' e le associazioni di promozione sportiva e, nell'ottica di incentivare al massimo la pratica sportiva, le societa' sportive dilettantistiche; rispetto a quest'ultima tipologia societaria, la Finanziaria 2003 ha disposto la costituzione di un Fondo di Garanzia, utile a fornire una copertura sussidiaria a quella ipotecaria, al fine di incentivare le richieste di finanziamento da parte di tali societa'; il Fondo, la cui operativita' e' rimessa ad un regolamento del Ministro per i beni culturali di concerto con quello dell'economia e finanze non ancora emanato, e' alimentato dagli importi dei premi dei concorsi a pronostici gestiti dal CONI colpiti da decadenza che ammontano oggi a circa 12 milioni di euro; nonostante il notevole interesse sia economico che sociale, che ruota intorno al mondo dello sport, l'Istituto per il Credito Sportivo oggi si trova a dover fronteggiare molteplici problematiche; innanzitutto perche' la stessa capacita' dell'Istituto di concedere mutui a tassi di interesse particolarmente agevolati ha subito negli ultimi anni un forte ridimensionamento a causa della diminuzione delle entrate dei concorsi del Totocalcio, che vanno ad alimentare il Fondo Contributi per gli Interessi; la Finanziaria 2006, inoltre, con il prelievo di 450 milioni di euro dal Fondo ex legge n. 50 del 1983, che si era detto provvisorio e con l'impegno del successivo reintegro, ha ridotto ulteriormente la capacita' finanziaria dell'Istituto che, tra l'altro, per fare fronte a tale restituzione si e' visto costretto a contrarre due finanziamenti che graveranno pesantemente sui conti economici futuri; impegna il Governo ad adottare in tempi rapidi ogni utile intervento atto a rafforzare patrimonialmente l'Istituto per il Credito Sportivo; a favorire eventuali operazioni di acquisizione delle quote di natura strettamente privatistica, da parte di Fondazioni di origine bancaria che affiancherebbero in tal modo lo Stato, la Cassa Depositi e Prestiti ed il CONI, quale soluzione per garantire e salvaguardare l'alto scopo dell'Istituto; a dare piena attuazione all'attuale previsione statutaria dell'Istituto ex articolo 4 che «su richiesta degli apportanti» (Stato e CONI) consente al Consiglio di Amministrazione di imputare a capitale, in tutto o in parte, i «Fondi apportati con attribuzione della partecipazione al rispettivo apportante», garantendo in tal modo la ripatrimonializzazione dell'Ente; a consentire la fruibilita' del citato Fondo di Garanzia, consentendo all'associazionismo dilettantistico di poter accedere ai servizi erogati dall'Istituto; ad una maggiore sintonia e collaborazione tra gli organismi governativi competenti e la governance dell'ICS; a prevedere anche l'istituzione di un tavolo concertativo con le parti sociali e l'ICS allo scopo di garantire continuita' alla vocazione primaria della banca rendendo accessibili alle persone i beni necessari per conseguire forme piu' elevate di socialita'. (1-00047) «Barbieri, Versace, Holzmann, Pizzolante, Paniz, Razzi, Gioacchino Alfano, Centemero, Lehner, Palmieri».

 
Cronologia
domenica 28 settembre
  • Politica estera ed eventi internazionali
    La crisi finanziaria che ha colpito duramente l’economia statunitense si estende ai mercati europei: il gruppo Fortis SA, prima banca in Belgio e Lussemburgo e seconda nei Paesi Bassi, entra in crisi dopo forti perdite in borsa. I governi di Belgio, Paesi Bassi e Lussemburgo salvano il gruppo entrando ciascuno con il 49% nelle tre più importanti società in cui si articola il gruppo.

lunedì 6 ottobre
  • Politica estera ed eventi internazionali

    A causa delle forti tensioni sui mercati finanziari le principali borse europee chiudono in negativo: Milano -8,24; Parigi -9,04; Londra -7,85; Francoforte -7,07.