Documenti ed Atti
XVI Legislatura della repubblica italiana
INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/00171 presentata da TIDEI PIETRO (PARTITO DEMOCRATICO) in data 20081008
Atto Camera Interrogazione a risposta orale 3-00171 presentata da PIETRO TIDEI mercoledi' 8 ottobre 2008, seduta n.063 TIDEI. - Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. - Per sapere - premesso che: il Porto di Civitavecchia ha avuto negli ultimi anni un grande sviluppo in coincidenza con il Giubileo del 2000, recuperando la funzione storica di Porto di Roma attribuitagli in origine dall'imperatore Traiano e che, in conseguenza di tale scelta ha fruito di notevoli finanziamenti pubblici che lo hanno dotato di dighe foranee, nuove banchine, aree di servizio, consentendo l'attracco di grandi navi da crociera e un movimento di passeggeri, che gli ha permesso di raggiungere il primato nel Mediterraneo; tale nuova condizione ha richiamato nel Porto di Civitavecchia un vasto interesse di armatori, imprenditori, ed altri soggetti economici, con la richiesta di usare banchine, imbarchi e zone di ristoro, incentivando richiami e movimento di capitali; le Ferrovie dello Stato hanno avuto il privilegio di promuovere e organizzare i collegamenti con la Sardegna sia per il trasporto dei passeggeri sia per trasporto dei carrimerci, essendo Civitavecchia considerato il caposaldo costiero per la continuita' territoriale con l'isola; nonostante queste favorevoli condizioni, le Ferrovie, nel corso degli ultimi dieci anni, anziche' ampliare la loro presenza e sviluppare la loro attivita', hanno progressivamente lasciato decadere i loro compiti, considerando la navigazione marittima «un corpo estraneo alla struttura delle Ferrovie» e quindi un'attivita' secondaria e marginale di cui privarsi quanto prima; a seguito di questa strategia, le Ferrovie hanno lasciato progressivamente «invecchiare» la loro flotta, rinunciando ad ogni progetto di modernizzazione delle proprie navi, perdendo ogni capacita' di competizione con altri vettori che progressivamente hanno prevalso e sostituito le navi delle Ferrovie, nonostante le proteste della Sardegna, del movimento sindacale e le iniziative di Civitavecchia e di Olbia; la prima dismissione ha riguardato le navi per il trasporto dei passeggeri, provocando gravi effetti negativi sull'occupazione sia diretta che indiretta sull'indotto e che in queste settimane, hanno annunciato la dismissione nel Porto di Civitavecchia anche del trasporto dei carri merci, concentrando nel Porto di Messina gran parte delle attivita' che oggi si svolgono nel Porto di Civitavecchia, dando un nuovo colpo all'economia locale, in un momento cruciale per il lavoro e le fonti di occupazione; la strategia delle Ferrovie avrebbe dovuto essere secondo l'interrogante contestata e discussa con il Governo e nelle altre sedi istituzionali e Parlamentari viceversa, cio' non si e' verificato, lasciando le Ferrovie libere di procedere in una direzione che mostra un'evidente contraddizione con i processi nuovi in corso di crescita e di sviluppo nel Porto di Civitavecchia, nel quale si prospettano e si affacciano sulla scena nuovi interessi e nuovi soggetti economici, mentre in evidente contraddizione, le Ferrovie lasciano il campo all'invadenza dei privati -: perche' non abbia ritenuto in questa fase di assumere iniziative perche' le ferrovie sospendano i nuovi programmi di dismissione del trasporto dei carri-merci dal Porto di Civitavecchia a quello di Messina, e se non intenda, data la gravita' e la dimensione delle scelte che si intendono compiere, intervenire con la necessaria urgenza ed aprire sull'argomento un confronto con tutte le parti istituzionali e sociali interessate.(3-00171)