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Documenti ed Atti

XVI Legislatura della repubblica italiana

MOZIONE 1/00066 presentata da CICCHITTO FABRIZIO (POPOLO DELLA LIBERTA') in data 20081124

Atto Camera Mozione 1-00066 presentata da FABRIZIO CICCHITTO testo di lunedi' 24 novembre 2008, seduta n.091 La Camera, premesso che: la crisi finanziaria ha ormai assunto una dimensione di particolare gravita' e si sta ripercuotendo sull'economia reale e sulle condizioni di vita degli individui e delle famiglie; l'economia globale presenta caratteri di forte interdipendenza e pertanto le conseguenze della crisi si trasmettono rapidamente da un Paese all'altro e richiedono politiche coerenti e concordate a livello mondiale; nello scenario che si va delineando, spettera' soprattutto ai Paesi del G8 di esercitare un'azione di leadership. All'Italia, che si appresta ad assumere la presidenza del G8 per il 2009 e ospitera' il prossimo vertice dei Capi di Stato e di Governo, incombe una particolare responsabilita'. Occorrera' dimostrare capacita' di indicare soluzioni percorribili ed efficaci, che tengano conto della mutata realta' degli equilibri economici mondiali e, quindi, della necessita' di coinvolgere piu' che in passato i nuovi protagonisti della globalizzazione e le grandi economie emergenti, quali Cina, India, Brasile, Messico, Sudafrica ed Egitto; un approccio inclusivo, oltre a riflettere le mutate realta' economiche, avra' il vantaggio di ampliare le aree di convergenza e promuovere una piu' chiara assunzione di responsabilita' non solo da parte dei Paesi industrializzati, ma anche di quelli emergenti; gli sviluppi della crisi finanziaria hanno evidenziato la necessita' di una profonda revisione della governance globale sulla base di regole che garantiscano trasparenza e responsabilita', collaborazione tra le autorita' di regolazione dei mercati sul piano nazionale e regionale, integrita' dei mercati finanziari, revisione del ruolo delle istituzioni finanziarie internazionali; l'adozione di misure di sostegno all'economia reale diventa urgente per difendere l'occupazione e le imprese, che rischiano di non potere accedere al credito e di vedere quindi pregiudicate le loro prospettive di sviluppo e in alcuni casi minacciata la loro stessa sopravvivenza; in una prospettiva di recessione delle economie avanzate e di sensibile riduzione dei tassi di crescita dell'economia mondiale, diventa particolarmente urgente portare a conclusione i negoziati del Doha round sul commercio internazionale promossi dall'Organizzazione mondiale del commercio; la stesse dimensioni globali dell'economia rendono indispensabile l'adozione di principi di sostenibilita'. Le risorse del pianeta sono limitate ed e' necessario amministrarle in un'ottica che, senza pregiudicare le prospettive di sviluppo economico e di benessere delle popolazioni, tenga conto non solo degli interessi della generazione presente, ma anche di quelli delle generazioni future; il problema del cambiamento climatico presenta carattere di urgenza. Il negoziato delle Nazioni Unite entra in una fase cruciale in preparazione della conferenza di Copenaghen del dicembre 2009, che dovrebbe segnare un momento fondamentale per l'adozione di misure universalmente condivise da applicare dopo la scadenza degli obblighi derivanti dal protocollo di Kyoto dopo il 2012; sicurezza ed efficienza energetica sono elementi essenziali per uno sviluppo sostenibile, sia per le economie avanzate che per quelle emergenti e per quelle in via di sviluppo. Occorre promuovere innovazione, nuove tecnologie inclusa quella nucleare, energie rinnovabili ed un equilibrato mix di fonti energetiche; il deterioramento della situazione economica mondiale rischia di colpire in misura piu' accentuata le economie dei Paesi in via di sviluppo e, in particolare, di quelli piu' vulnerabili alla contrazione del commercio internazionale e alla restrizione delle condizioni per l'accesso al credito sui mercati finanziari internazionali; in queste condizioni diventa piu' pressante la necessita' di adottare tutte le misure indispensabili per il raggiungimento degli obiettivi di sviluppo del millennio concordati nell'ambito delle Nazioni Unite e che attengono a diritti fondamentali, quali la salute, l'istruzione, l'alimentazione; l'instabilita' dei prezzi agricoli mondiali negli ultimi mesi e l'aumento del numero delle persone malnutrite a livello mondiale mostrano la drammatica attualita' della sfida della sicurezza alimentare. Il G8 ha gia' dedicato una particolare attenzione a questo tema e ha promosso un rafforzamento del polo romano agroalimentare delle Nazioni Unite. È ora necessario continuare l'azione di impulso di cui l'Italia si e' fatta promotrice; la comunita' internazionale resta tuttora impegnata da grandi sfide globali relative alla sicurezza, alla lotta al terrorismo e al crimine organizzato. Sempre piu' evidente appare il legame tra il terrorismo e i grandi network della criminalita'. È, quindi, necessario un approccio globale che guardi alla complessita' di tale fenomeno e ne affronti alla radice le cause; altra questione strategica e' certamente quella della lotta alla proliferazione delle armi di distruzione di massa, della sicurezza e del disarmo, anche in vista della conferenza di riesame del trattato di non proliferazione nucleare prevista per il 2010. Su questo argomento alcuni autorevoli esponenti politici di differente estrazione hanno firmato il 24 luglio 2008 un appello pubblico bipartisan, per intraprendere un percorso che conduca all'eliminazione delle armi nucleari; il G8, a partire dal vertice di Sea Island del 2004, ha dedicato un'attenzione particolare al mantenimento della pace nelle aree post-conflitto. Il problema e' tuttora prioritario, in particolare per l'Africa, impegna il Governo: ad assicurare, a fronte delle ripercussioni della crisi finanziaria, un'efficace leadership del G8 nell'adozione di misure per sostenere l'economia reale, la produzione e l'occupazione; a promuovere una riforma dell'architettura finanziaria internazionale che prevenga e contribuisca ad impedire il ripetersi di crisi analoghe a quella attuale, basata su regole trasparenti, obiettivi e strumenti adeguati ad un'economia globalizzata, efficaci meccanismi di sorveglianza e capacita' di reazione rapida rispetto ad eventuali situazioni di emergenza; a rilanciare i negoziati del Doha round in seno all'Organizzazione mondiale del commercio, per giungere ad un accordo ambizioso e equilibrato, e, in tale ambito, a porre maggiore attenzione alla tutela delle produzioni coperte da marchi di origine e al sostegno dei processi di produzione tradizionali a fronte di tentativi di imitazione e di falsificazione; a proporre formule innovative di maggiore coinvolgimento e responsabilizzazione delle principali economie emergenti nella gestione della globalizzazione, le quali formule dovranno ispirarsi a criteri di inclusivita', che, salvaguardando il ruolo centrale e propulsivo del G8, riconoscano l'opportunita' di ampliare il quadro di condivisione nella definizione di strategie e di politiche economiche; ad affrontare con misure concrete le grandi sfide globali e, in particolare, quelle attinenti al cambiamento climatico, alla lotta alla poverta', alla sicurezza alimentare, a un uso sostenibile delle risorse naturali; a sostenere, in relazione al cambiamento climatico, il processo negoziale delle Nazioni Unite, anche in vista del post-Kyoto, per giungere ad un accordo che coinvolga, con responsabilita' differenziate, tutti i Paesi e, in particolare, quelli le cui economie incidono maggiormente sulle emissioni di gas a effetto serra, utilizzando a tal fine tutti i formati negoziali suscettibili di concorrere ad una positiva conclusione, quali il Major Economies Meeting (MBM), che riunisce insieme ai G8 alcune delle principali economie emergenti; a mantenere alto l'impegno del G8 sui temi dell'energia, sotto il profilo dell'accesso, della disponibilita' e della sicurezza energetica; a promuovere su scala globale una convergenza delle politiche (economiche, finanziarie, ambientali, energetiche, alimentari) su principi di sostenibilita' e uso razionale e responsabile delle risorse; ad incoraggiare una visione inclusiva della globalizzazione, mirata a combattere l'emarginazione e a favorire la creazione di condizioni idonee allo sviluppo anche nei Paesi piu' poveri, favorendo a tal fine un ampio ricorso ai molteplici attori e strumenti in grado di generare sviluppo, incentivando, quindi, in aggiunta all'aiuto pubblico, gli investimenti privati, le collaborazioni tra settore pubblico e settore privato, i meccanismi di finanziamento innovativo (come quelli attivati per la ricerca e la distribuzione di vaccini), le iniziative delle autonomie locali (regioni, province, comuni), l'impegno della societa' civile (organizzazioni non governative, fondazioni ed altri), in modo da convergere verso un rinnovato impegno globale per il raggiungimento degli obiettivi di sviluppo del millennio; a sollecitare un'accentuata attenzione del G8 su alcune criticita' dello sviluppo, tra cui, innanzitutto, quella di una sufficiente disponibilita' di acqua, in quanto la carenza di risorse idriche costituisce una fonte potenziale di conflitti e al tempo stesso un grave ostacolo allo sviluppo economico e sociale di molti Paesi, dando cosi' attuazione alle decisioni del vertice di Toyako e rilanciando il piano di azione di Evian del G8; a perseguire l'obiettivo della sicurezza alimentare su scala globale, sostenendo le iniziative promosse dal Segretario Generale delle Nazioni Unite (come la Task Force di alto livello), la Global Partnership per l'agricoltura e l'alimentazione, il rafforzamento e la migliore efficienza delle istituzioni delle Nazioni Unite preposte alla sicurezza alimentare; a ribadire l'impegno del G8 nel campo della sanita', dove importanti risultati sono stati gia' raggiunti nella lotta alle malattie infettive e, in particolare all'aids, continuando a sostenere il rafforzamento dei sistemi sanitari e dei sistemi educativi nei Paesi in via di sviluppo, nel quadro delle grandi iniziative lanciate dalle Nazioni Unite e dallo stesso G8; a riaffermare, sul fronte della lotta al terrorismo, un livello prioritario di attenzione, promuovendo un piu' forte coordinamento delle attivita' gia' poste in essere dal G8, da altri Paesi e da organizzazioni internazionali (innanzitutto le Nazioni Unite) impegnate su tale fronte; a rafforzare la lotta al crimine organizzato, con un impegno particolare contro il crimine finanziario, il traffico di esseri umani e quello di stupefacenti, nel decennale dell'avvio dei negoziati della convenzione delle Nazioni Unite contro il crimine organizzato (convenzione di Palermo); ad adoperarsi, insieme ai partner del G8, per il rafforzamento del regime generale di non proliferazione delle armi di distruzione di massa, incentrato sui pertinenti trattati, primo fra questi il trattato di non proliferazione nucleare in vista della conferenza di riesame del 2010; a promuovere il rapido avvio di un negoziato su un trattato sull'interruzione della produzione di materiale fissile a scopi esplosivi (FMCT), superando la fase di stallo alla conferenza del disarmo di Ginevra, a sostenere l'universalizzazione del protocollo aggiuntivo dell'Aiea e ad adoperarsi per favorire l'entrata in vigore del trattato che proibisce gli esperimenti nucleari (CTBT); a mantenere elevata l'attenzione sulla stabilizzazione delle aree di crisi, in particolare per le situazioni post-conflitto, attraverso il sostegno alle organizzazioni internazionali (Nazioni Unite) e regionali (Unione Africana) e il rafforzamento delle capacita' locali, per fare fronte alle situazioni di crisi, con particolare riferimento all'area che include Afghanistan e Pakistan, alla regione dell'Asia centrale e al Medio Oriente. (1-00066) «Cicchitto, Cota, Lo Monte, Pianetta, Dozzo, Iannaccone, Antonione, Zacchera, Baldelli, Picchi, Boniver, Di Biagio».

 
Cronologia
sabato 15 novembre
  • Politica estera ed eventi internazionali
    I leader del G20 si riuniscono a Washington per discutere gli sforzi intesi a rafforzare la crescita economica e a gettare le basi per la creazione di un sistema finanziario più solido come obiettivo prossimo futuro.

martedì 2 dicembre
  • Parlamento e istituzioni
    La Camera approva, con 307 voti favorevoli e 241 contrari, l'articolo unico del d.d.l. di conversione del decreto-legge 7 ottobre 2008, n. 154, recante disposizioni urgenti per il contenimento della spesa sanitaria e in materia di regolazioni contabili con le autonomie locali (C. 1891), sul quale il Governo ha posto la questione di fiducia.