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Documenti ed Atti

XVI Legislatura della repubblica italiana

MOZIONE 1/00075 presentata da CARLUCCI GABRIELLA (POPOLO DELLA LIBERTA') in data 20081204

Atto Camera Mozione 1-00075 presentata da GABRIELLA CARLUCCI testo di giovedi' 4 dicembre 2008, seduta n.098 La Camera, premesso che: i dati relativi all'incremento del fenomeno della violenza sulle donne, che rappresenta una vera e propria emergenza sociale e che costituisce un ostacolo al raggiungimento degli obiettivi di uguaglianza, di sviluppo e di pace, nonche' al godimento dei diritti fondamentali alla vita e all'integrita' fisica e morale, alla sicurezza, alla non discriminazione, cosi' come riconosciuti e tutelati dalla Costituzione, risultano sempre piu' drammatici; secondo gli ultimi dati Istat disponibili, sono stimate in 6 milioni 743 mila le donne da 16 a 70 anni vittime di violenza fisica o sessuale nel corso della vita (il 31,9 per cento della classe di eta' considerata). 5 milioni di donne hanno subito violenze sessuali (23,7 per cento), 3 milioni 961 mila violenze fisiche (18,8 per cento). Circa 1 milione di donne ha subito stupri o tentati stupri (4,8 per cento). Il 14,3 per cento delle donne con un rapporto di coppia attuale o precedente ha subito almeno una violenza fisica o sessuale dal partner, se si considerano solo le donne con un ex partner la percentuale arriva al 17,3 per cento. Il 24,7 per cento delle donne ha subito violenze da un altro uomo. Mentre la violenza fisica e' piu' di frequente opera dei partner (12 per cento contro 9,8 per cento), l'inverso accade per la violenza sessuale (6,1 per cento contro 20,4 per cento) soprattutto per il peso delle molestie sessuali. La differenza, infatti, e' quasi nulla per gli stupri e i tentati stupri. Negli ultimi 12 mesi il numero delle donne vittime di violenza ammonta a 1 milione e 150 mila (5,4 per cento). Sono le giovani dai 16 ai 24 anni (16,3 per cento) e dai 25 ai 24 anni (7,9 per cento) a presentare i tassi piu' alti. Il 3,5 per cento delle donne ha subito violenza sessuale, il 2,7 per cento fisica. Lo 0,3 per cento, pari a 74 mila donne, ha subito stupri o tentati stupri. La violenza domestica ha colpito il 2,4 per cento delle donne, quella al di fuori delle mura domestiche il 3,4 per cento; nella quasi totalita' dei casi le violenze non sono denunciate. Il sommerso e' elevatissimo e raggiunge circa il 96 per cento delle violenze da un non partner e il 93 per cento di quelle da partner. Anche nel caso degli stupri la quasi totalita' non e' denunciata (91,6 per cento). È consistente la quota di donne che non parla con nessuno delle violenze subite (33,9 per cento per quelle subite dal partner e 24 per cento per quelle da non partner); le donne subiscono piu' forme di violenza. Un terzo delle vittime subisce atti di violenza sia fisica che sessuale. La maggioranza delle vittime ha subito piu' episodi di violenza. La violenza ripetuta avviene piu' frequentemente da parte del partner che dal non partner (67,1 per cento contro 52,9 per cento). Tra tutte le violenze fisiche rilevate, e' piu' frequente l'essere spinta, strattonata, afferrata, l'avere avuto storto un braccio o i capelli tirati (56,7 per cento), l'essere minacciata di essere colpita (52,0 per cento), schiaffeggiata, presa a calci, pugni o morsi (36,1 per cento). Segue l'uso o la minaccia di usare pistola o coltelli (8,1 per cento) o il tentativo di strangolamento o soffocamento e ustione (5,3 per cento). Tra tutte le forme di violenze sessuali, le piu' diffuse sono le molestie fisiche, ovvero l'essere stata toccata sessualmente contro la propria volonta' (79,5 per cento), l'aver avuto rapporti sessuali non desiderati vissuti come violenza (19,0 per cento), il tentato stupro (14,0 per cento), lo stupro (9,6 per cento) e i rapporti sessuali degradanti ed umilianti (6,1 per cento); i partner sono i responsabili della maggioranza degli stupri. Il 21 per cento delle vittime ha subito la violenza sia in famiglia che fuori, il 22,6 per cento solo dal partner, il 56,4 per cento solo da altri uomini non partner. I partner sono responsabili della quota piu' elevata di tutte le forme di violenza fisica rilevate. I partner sono responsabili in misura maggiore anche di alcuni tipi di violenza sessuale come lo stupro nonche' i rapporti sessuali non desiderati, ma subiti per paura delle conseguenze. Il 69,7 per cento degli stupri, infatti, e' opera di partner, il 17,4 per cento di un conoscente. Solo il 6,2 per cento e' stato opera di estranei. Il rischio di subire uno stupro piuttosto che un tentativo di stupro e' tanto piu' elevato quanto piu' e' stretta la relazione tra autore e vittima; gli sconosciuti commettono soprattutto molestie fisiche sessuali, seguiti da conoscenti, colleghi ed amici. Gli sconosciuti commettono stupri solo nello 0,9 per cento dei casi e tentati stupri nel 3,6 per cento contro, rispettivamente l'11,4 per cento e il 9,1 per cento dei partner. Sono piu' colpite da violenza domestica le donne il cui partner e' violento anche all'esterno della famiglia. Hanno tassi piu' alti di violenza le donne che hanno un partner attuale violento fisicamente (35,6 per cento contro 6,5 per cento) o verbalmente (25,7 per cento contro 5,3 per cento) al di fuori della famiglia; che ha atteggiamenti di svalutazione della propria compagna o di non sua considerazione nel quotidiano (il tasso di violenza e' del 35,9 per cento contro il 5,7 per cento); che beve al punto di ubriacarsi (18,7 per cento contro il 6,4 per cento) e in particolare che si ubriaca tutti i giorni o quasi (38,6 per cento) e una o piu' volte a settimana (38,3 per cento); che aveva un padre che picchiava la propria madre (30 per cento contro 6 per cento) o che a sua volta e' stato maltrattato dai genitori. La quota di violenti con la propria partner e' pari al 30 per cento fra coloro che hanno assistito a violenze nella propria famiglia di origine, al 34,8 per cento fra coloro che l'hanno subita dal padre, al 42,4 per cento tra chi l'ha subita dalla madre e al 6 per cento tra coloro che non hanno subito o assistito a violenze nella famiglia d'origine; le violenze domestiche sono in maggioranza gravi. Il 34,5 per cento delle donne ha dichiarato che la violenza subita e' stata molto grave e il 29,7 per cento abbastanza grave. Il 21,3 per cento delle donne ha avuto la sensazione che la sua vita fosse in pericolo in occasione della violenza subita. Ma solo il 18,2 per cento delle donne considera la violenza subita in famiglia un reato, per il 44 per cento e' stato qualcosa di sbagliato e per il 36 per cento solo qualcosa che e' accaduto. Anche nel caso di stupro o tentato stupro, solo il 26,5 per cento delle donne lo ha considerato un reato. Il 27,2 per cento delle donne ha subito ferite a seguito della violenza. Ferite, che nel 24,1 per cento dei casi sono state gravi al punto da richiedere il ricorso a cure mediche. Le donne che hanno subito piu' violenze dai partner, in quasi la meta' dei casi hanno sofferto, a seguito dei fatti subiti, di perdita di fiducia e autostima, di sensazione di impotenza (44,9 per cento), disturbi del sonno (41,5 per cento), ansia (37,4 per cento), depressione (35,1 per cento), difficolta' di concentrazione (24,3 per cento), dolori ricorrenti in diverse parti (18,5 per cento), difficolta' a gestire i figli (14,3 per cento), idee di suicidio e autolesionismo (12,3 per cento); 2 milioni 77 mila donne hanno subito comportamenti persecutori (stalking), che le hanno particolarmente spaventate, dai partner al momento della separazione o dopo che si erano lasciate, il 18,8 per cento del totale. Tra le donne che hanno subito stalking, in particolare il 68,5 per cento dei partner ha cercato insistentemente di parlare con la donna contro la sua volonta', il 61,8 per cento ha chiesto ripetutamente appuntamenti per incontrarla, il 57 per cento l'ha aspettata fuori casa o a scuola o al lavoro, il 55,4 per cento le ha inviato messaggi, telefonate, e-mail, lettere o regali indesiderati, il 40,8 per cento l'ha seguita o spiata e l'11 per cento ha adottato altre strategie. Quasi il 50 per cento delle donne vittime di violenza fisica o sessuale da un partner precedente ha subito anche lo stalking, 937 mila donne. 1 milione 139 mila donne hanno subito, invece, solo lo stalking, ma non violenze fisiche o sessuali; 7 milioni 134 mila donne hanno subito o subiscono violenza psicologica. Le forme piu' diffuse sono l'isolamento o il tentativo di isolamento (46,7 per cento), il controllo (40,7 per cento), la violenza economica (30,7 per cento) e la svalorizzazione (23,8 per cento), seguono le intimidazioni nel 7,8 per cento dei casi; il 43,2 per cento delle donne ha subito violenza psicologica dal partner attuale. Di queste, 3 milioni 477 mila l'hanno subita sempre o spesso (il 21,1 per cento). 6 milioni 92 mila donne hanno subito solo violenza psicologica dal partner attuale (il 36,9 per cento delle donne che attualmente vivono in coppia). 1 milione 42 mila donne hanno subito oltre alla violenza psicologica, anche violenza fisica o sessuale, il 90,5 per cento delle vittime di violenza fisica o sessuale 1 milione 400 mila donne hanno subito violenza sessuale prima dei 16 anni, il 6,6 per cento delle donne tra i 16 e i 70 anni. Gli autori delle violenze sono vari e in maggioranza conosciuti. Solo nel 24,8 per cento la violenza e' stata ad opera di uno sconosciuto. Un quarto delle donne ha segnalato un conoscente (24,7 per cento), un altro quarto un parente (23,8 per cento), il 9,7 per cento un amico di famiglia, il 5,3 per cento un amico della donna. Tra i parenti gli autori piu' frequenti sono stati gli zii. Il silenzio e' stato la risposta maggioritaria. Il 53 per cento delle donne ha dichiarato di non aver parlato con nessuno dell'accaduto. 690 mila donne hanno subito violenze ripetute da partner e avevano figli al momento della violenza. Il 62,4 per cento ha dichiarato che i figli hanno assistito ad uno o piu' episodi di violenza. Nel 19,6 per cento dei casi i figli vi hanno assistito raramente, nel 20,2 per cento a volte, nel 22,6 per cento spesso; in ragione di questo quadro di riferimento assolutamente drammatico, uno dei primi interventi che il Ministro per le pari opportunita' ha ritenuto opportuno porre in essere e' stato quello di presentare, subito dopo l'inizio dell'attuale legislatura, unitamente al Ministro della giustizia, due disegni di legge concernenti rispettivamente «Misure contro gli atti persecutori» e «Misure contro la violenza sessuale»; il disegno di legge «Misure contro gli atti persecutori» e' stato predisposto dall'Esecutivo per fornire una risposta concreta nella lotta contro la violenza, perpetrata specie sulle donne, sotto forma del cosiddetto stalking, fenomeno in costante aumento ed in relazione al quale l'ordinamento non e' in grado di assicurare ancora un presidio cautelare e sanzionatorio efficace; il provvedimento sullo stalking e' finalizzato a sanzionare quei comportamenti che troppo spesso sono sottovalutati dal sentire comune e che si sostanziano in vere e proprie persecuzioni: seguire, spiare, mantenere la sorveglianza nei pressi dell'abitazione della vittima; telefonare continuamente, lasciare messaggi sulla macchina o sulla porta di casa. Le statistiche, come abbiamo visto, ci dicono che i persecutori sono i piu' pericolosi per la possibilita' che lo stalking degeneri in atti di violenza fisica sulla vittima; il secondo disegno di legge, denominato «Misure contro la violenza sessuale», rafforza la tutela penale contro la violenza sessuale, introduce aggravanti connesse alle modalita' di azione del colpevole e impone l'aumento della pena in caso di recidiva, introducendo meccanismi volti ad accelerare i tempi di giudizio e la certezza della pena; il Consiglio dei ministri l'11 settembre 2008 ha approvato il disegno di legge sulla prostituzione firmato dal Ministro delle pari opportunita'. Il provvedimento prevede il reato di prostituzione in luogo pubblico o aperto al pubblico. Il provvedimento contempla un trattamento identico per clienti e lucciole, non facendo distinzione alcuna tra chi compra e chi vende sesso in luogo pubblico. Con l'introduzione del reato di prostituzione in luogo pubblico o aperto al pubblico si mira ad eliminare la prostituzione di strada, come fenomeno di maggiore allarme sociale e contemporaneamente contrastare lo sfruttamento della stessa. Il provvedimento mira a contrastare la criminalita' organizzata che sfrutta donne e minori e da' vita al fenomeno della tratta, impegna il Governo a dare il massimo impulso possibile alle proprie iniziative legislative recanti misure contro gli atti persecutori, contro la violenza sessuale e contro la prostituzione ed a proseguire con la determinazione sin qui dimostrata nella propria azione di contrasto alla violenza contro le donne. (1-00075) «Carlucci, Pelino, Mariarosaria Rossi, Mistrello Destro, De Camillis, Sbai, Di Centa, De Nichilo Rizzoli, Polidori, Calabria, Aprea, Centemero, Lehner, Angela Napoli, Barbieri, Iapicca, Di Virgilio, Nizzi, Milanato, Aracri, Barani, Paglia, Torrisi, Franzoso, Valentini, Vincenzo Antonio Fontana, Divella, Zacchera, Pugliese, Giulio Marini, Ventucci, Bergamini, Germana', Raisi, Di Cagno Abbrescia, Bernardo, Lo Presti, Vella, Antonino Foti, Lainati».

 
Cronologia
martedì 2 dicembre
  • Parlamento e istituzioni
    La Camera approva, con 307 voti favorevoli e 241 contrari, l'articolo unico del d.d.l. di conversione del decreto-legge 7 ottobre 2008, n. 154, recante disposizioni urgenti per il contenimento della spesa sanitaria e in materia di regolazioni contabili con le autonomie locali (C. 1891), sul quale il Governo ha posto la questione di fiducia.

giovedì 4 dicembre
  • Politica estera ed eventi internazionali
    La BCE riduce i tassi di interesse di 75 punti base.

domenica 14 dicembre
  • Parlamento e istituzioni

    In Abruzzo si svolgono le elezioni per il rinnovo del Consiglio regionale. L'affluenza alle urne è pari a circa il 53%. Risulta eletto alla Presidenza il candidato della coalizione di centro-destra.