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Portale storico della Camera dei deputati

Documenti ed Atti

XVI Legislatura della repubblica italiana

INTERPELLANZA URGENTE 2/00263 presentata da BOCCIA FRANCESCO (PARTITO DEMOCRATICO) in data 20090108

Atto Camera Interpellanza urgente 2-00263 presentata da FRANCESCO BOCCIA giovedi' 8 gennaio 2009, seduta n.111 I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro dell'economia e delle finanze, per sapere - premesso che: la banca d'affari Lehman Brothers ha avviato, il 15 settembre 2008, le procedure di amministrazione controllata in base all'articolo 11 della legge fallimentare statunitense; l'esposizione totale del sistema finanziari italiano rispetto al crack Lehman ammonterebbe, secondo quanto dichiarato dal Governatore di Bankitalia Draghi, ad alcuni miliardi di euro (da quattro a cinque) di cui circa 1,8 miliardi (dichiarazione del Sottosegretario alla Camera) collocati presso centinaia di migliaia di singoli risparmiatori (circa 40.000); alcune banche italiane, a seguito del crack Lehman, hanno assunto iniziative per tutelare i propri clienti; i credit default swap (CDS) sono particolari contratti derivati, accessibili solo ai grandi operatori finanziari, e funzionano piu' o meno come le polizze assicurative in quanto, pagando un «premio» a una controparte, un investitore puo' assicurarsi contro l'insolvenza (default) di qualunque emittente; il 21 ottobre 2008, un numero molto elevato di istituzioni finanziarie di tutto il mondo, circa 358, sono intervenute al «maxi-regolamento dei conti» sui CDS di Lehman Brothers; gran parte dei CDS su Lehman (ammontavano a 400 miliardi di dollari in totale) si sono annullati l'uno con l'altro e pertanto e' stato liquidato soltanto il «saldo» netto che, nel caso di specie, e' stato pari a circa 6-8 miliardi di dollari; fra le istituzioni che hanno partecipato all'operazione, assicurazioni come Aig, fondi come Artadis Barracuda, banche come Abn Amro o fondi pensione come quello di General Electric; vi sono anche alcune banche italiane come Intesa Sanpaolo, Montepaschi, Banca Intermobiliare e UniCredit -: se, anche per il tramite del CICR (Comitato Interministeriale per il Credito e il Risparmio), al Governo risulti quali banche italiane e per quali importi siano intervenute per tutelare i propri risparmiatori rimasti esposti al fallimento della banca d'affari Lehman Brothers nonche' quali banche italiane e per quali importi siano intervenute nell'operazione di regolazione relativa ai CDS Lehman; in altre parole quali Banche abbiano lucrato sul fallimento Lehman Brothers, ignorando la condizione dei propri risparmiatori che nelle stesse ore vedevano svanire i loro risparmi; se, ferma restando l'autonomia della Banca d'Italia, non si ritenga opportuno assumere iniziative normative aventi l'effetto di sanzionare le banche che hanno venduto obbligazioni Lehman ad operatori non qualificati oltre gli importi previsti dalla legge; se non si ritenga opportuno, anche a seguito delle iniziative del Governo volte a tutelare la solidita' del sistema bancario italiano, fare in modo che quelle banche, che dal default di Lehman dovessero averne ricevuto un guadagno, intervengano a tutela dei propri risparmiatori esposti al crack della banca statunitense qualora non avessero gia' provveduto a farlo. (2-00263) «Boccia, Ginefra, Letta, Mosca, Marantelli, Gatti, Mazzarella, Marchi, Capano, Sbrollini, Ferranti, Samperi, Strizzolo, Vaccaro, Dal Moro, D'Antoni, Rubinato, De Micheli, Fluvi, Ria, Carella, Causi, Concia, Baretta, Genovese, Iannuzzi, Graziano, Bordo, Grassi, Gaglione, Boccuzzi, Garavini».





 
Cronologia
mercoledì 7 gennaio
  • Parlamento e istituzioni
    La Camera approva, con 302 voti favorevoli, 228 contrari e 2 astenuti, l'articolo unico del d.d.l. di conversione del decreto-legge 10 novembre 2008, n. 180, recante disposizioni urgenti per il diritto allo studio, la valorizzazione del merito e la qualità del sistema universitario e della ricerca (C. 1966), sul quale il Governo ha posto la questione di fiducia.

mercoledì 14 gennaio
  • Parlamento e istituzioni
    La Camera approva, con con 327 voti favorevoli, 252 contrari e 2 astenuti, l'articolo unico del d.d.l. di conversione del decreto-legge 29 novembre 2008, n. 185, recante misure urgenti per il sostegno a famiglie, lavoro, occupazione e impresa e per ridisegnare in funzione anti-crisi il quadro strategico nazionale (C. 1972), sul quale il Governo ha posto la questione di fiducia.