Documenti ed Atti
XVI Legislatura della repubblica italiana
INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/00834 presentata da BOBBA LUIGI (PARTITO DEMOCRATICO) in data 20090113
Atto Camera Interrogazione a risposta in Commissione 5-00834 presentata da LUIGI BOBBA martedi' 13 gennaio 2009, seduta n.113 BOBBA, D'ANTONI e NARDUCCI. - Al Ministro dell'economia e delle finanze. - Per sapere - premesso che: il crac islandese, verificatosi l'ottobre scorso, secondo le notizie di stampa, coinvolge circa 100.000 investitori italiani, tra i quali i clienti di istituti di credito e compagnie assicurative che in passato hanno acquistato polizze index linked, con sottostanti emissioni governative islandesi, e ad essi si aggiungono coloro che hanno azioni oppure obbligazioni della banca islandese Glitnir Banki Hf, ufficialmente in stato di default, dopo il mancato rimborso di un bond da 750 milioni di dollari; molti cittadini italiani hanno investito i propri risparmi in tali obbligazioni in euro, emesse da dette banche islandesi e inserite nella lista dell'associazione bancaria italiana, ABI, «PattiChiari, obbligazioni a basso rischio e rendimento», in modo particolare la Glitnir Banki Hf; questo tipo di obbligazioni, che evitano l'alea relativa agli investimenti, e assicurano il mantenimento del capitale per lo meno iniziale, rientravano, infatti, al momento dell'acquisto, in rating A, inserite nella lista «PattiChiari» formulata dalle banche, quindi erano proposte come investimenti sicuri a basso rischio e le polizze avevano il sottostante occulto, quasi sempre non dichiarato all'investitore; di solito questo tipo di investimenti riguarda maggiormente famiglie e piccoli risparmiatori che le stipulano per far fronte ad eventuali imprevisti, quali problemi di salute, di menage quotidiano, di lavoro, o per permettere ai propri figli di continuare il percorso di studi; l'Islanda, pur non essendo membro, mantiene stretti legami economici e commerciali con l'Unione Europea, grazie all'appartenenza allo Spazio Economico Europeo e, a giudizio delle principali agenzie di rating internazionali, era ritenuto un Paese a rischio di borsa minimo; contrariamente ai principi teorici alla base dell'iniziativa, propri di «PattiChiari», ne' le importanti oscillazioni di prezzo, ne' le variazioni di rating, sino alle condizioni di default, sono state comunicate dalle Banche: la comunicazione dell'uscita dell'obbligazione dalla lista e' stata, infatti, recapitata circa 10 giorni piu' tardi, ovvero a titolo gia' uscito dalle contrattazioni; il possibile rischio di valuta, dato dalle oscillazioni della moneta locale, e il rischio paese, ovvero l'affidabilita' dello stesso, non giustifica come possa ritenersi il non mantenere la promessa di rimborso, da parte di uno Stato, un problema di affidabilita', invece di configurare l'inadempimento contrattuale, a fortiori garantito da «PattiChiari»; allo stato attuale, si tutelano e si salvano con soldi pubblici, le banche responsabili di aver venduto obbligazioni a rischio certificandole come sicure, mentre si lasciano al loro destino i risparmiatori e le loro famiglie; il prossimo 6 febbraio ci sara' la riunione del comitato creditori della Glitnir Bank a Reykjavik e i piccoli risparmiatori, non hanno la possibilita' partecipare, prospettando la reale possibilita' che solo le banche e i grossi fondi possano tutelare il proprio portfolio, lasciando i piccoli investitori in balia degli eventi; secondo gli interroganti l'operazione «PattiChiari» con riferimento alla citata vicenda non e' stata condotta in maniera trasparente e le banche dovrebbero pertanto essere considerate corresponsabili in relazione ai danni subi'ti dagli investitori -: se il ministro in indirizzo ritenga possibile assumere ogni iniziativa presso il governo islandese, affinche' il governo islandese si impegni pubblicamente, circa il rimborso delle obbligazioni emesse dalle sue banche ormai da tempo nazionalizzate e poste sotto controllo statale; se non ritenga opportuno stipulare un'intesa con l'ABI al fine di istituire un Fondo per il rimborso delle vittime cui concorrano tutte le Banche del Consorzio «PattiChiari» in misura proporzionale alla capitalizzazione od altri criteri da determinarsi nelle sedi opportune, con peso addizionale per le Banche ove siano stati effettivamente acquistati prodotti non rispondenti alle caratteristiche ed in proporzione a tale ammontare nominale; se nel quadro della citata intesa non si intraveda la necessita' di assegnare alle banche l'onere di predisporre strategie di rimborso o rollover su altri prodotti finanziari con orizzonte temporale ragionevole e se il Ministro interrogato, ai fini di tali rimborsi, a compensazione di quanto potra' liquidarsi in seguito a realizzazione degli assets delle Banche Islandesi, non reputi opportuno che siano considerati sullo stesso piano i sottoscrittori di polizze e bonds. (5-00834)