Documenti ed Atti
XVI Legislatura della repubblica italiana
INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/00867 presentata da SIRAGUSA ALESSANDRA (PARTITO DEMOCRATICO) in data 20090120
Atto Camera Interrogazione a risposta in Commissione 5-00867 presentata da ALESSANDRA SIRAGUSA martedi' 20 gennaio 2009, seduta n.117 SIRAGUSA. - Al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che: il 29 luglio 2008 il Parlamento convertiva in legge, con modificazioni il decreto-legge n. 97 del 2008 cosiddetto «mille proroghe»; nella stessa data il Governo accoglieva l'ordine del giorno 9/1496/21 presentato dall'interrogante; il comma 8 dell'articolo 4-bis eroga un contributo in conto capitale di 80 milioni di euro per i comuni delle aree individuate dall'obiettivo «Convergenza» del regolamento (CE) n. 1083/2006 con una popolazione superiore a 500.000 abitanti e rilevanti passivita' nei confronti delle societa' a partecipazione totalitaria affidatarie del servizio di gestione rifiuti ed igiene ambientale nel territorio comunale; tale contributo e' finalizzato a risanare un debito che il Comune di Palermo ha nei confronti della sua azienda partecipata di igiene ambientale (Amia); l'Amia e' passata, negli ultimi sei anni, da una gestione in attivo, capace di produrre utili, ad un deficit dichiarato di 186 milioni di euro nel 2006 e attualmente registra una perdita di 3,6 milioni di euro al mese; l'Azienda, pur essendo una societa' in house, non si e' mai assoggettata al controllo analogo previsto dalla normativa europea sulla concorrenza; quanto descritto sopra ha avuto come conseguenza diretta una gestione amministrativa inefficace, poco trasparente e clientelare, che ha portato al disavanzo e che e' costata ai cittadini di Palermo l'aumento del 75 per cento della Tarsu, con la quale impropriamente viene coperto il servizio di manutenzione stradale affidato alla stessa azienda; in data 5 agosto 2008 il Sindaco di Palermo scriveva al Ministero dell'interno per chiedere che il Comune di Palermo potesse usufruire del contributo previsto in detto provvedimento e, viste le «rilevanti passivita' nei confronti dell'Amia superiori a 80 milioni di euro» richiedeva l'erogazione del contributo in conto capitale; in data 25 novembre 2008, con nota 139720, il Ministero dell'economia e delle finanze riscontrava la richiesta del Comune ma riconosceva soltanto la perdita di esercizio di 30.832.928 e la situazione patrimoniale al 30 settembre 2008 con una perdita di 17.951.362 per un totale di 48.784.290. In particolare «non sono stati riconosciuti 43.282.926 per i futuri costi per la chiusura della discarica di Palermo... perche' il debito... non e' iscritto nel bilancio comunale e, in tal senso, non presenta i requisiti di ufficialita'. Inoltre, dal riscontro dei documenti contabili prodotti dalla Societa' partecipata, non si evince l'esistenza di un'apposita posta a credito». In conseguenza di cio' si riconosceva un beneficio nei limiti di 48.784.290 euro e, «previa trasmissione della delibera dell'Assemblea ordinaria della societa' Amia di approvazione del bilancio 2007, potra' essere erogata, nel 2008, la prima tranche di euro 30.000.000, pari allo stanziamento disponibile in bilancio»; in data 29 novembre 2008 si svolgeva l'Assemblea degli azionisti Amia per l'approvazione del bilancio consuntivo 2007 e, in quella sede il rappresentante del Sindaco comunicava che «era stato riconosciuto il beneficio ... nei limiti dell'importo di 48.784.290 euro»; in quella stessa sede il rappresentante del socio Comune comunicava «le direttive» dello stesso cosi' come esplicitate nella nota 11196 del 27 novembre 2008 del Sindaco che erano riassumibili nell'espungimento del credito vantato da Amia nei confronti del Comune di Palermo entro e non oltre il 31 dicembre 2008; il rappresentante del socio Comune affermava, che: «la Societa' ... non potra' iscrivere, tra i propri ricavi del 2008, quelle medesime partite contabili che hanno generato negli esercizi precedenti il censurato "disallineamento"» e che, «con riferimento al disallineamento relativo al cosiddetto onere post mortem, lo stesso, previa intesa con l'Autorita' regionale competente, dovra' parimenti essere espunto dal patrimonio della Societa' e per esso sara' individuata una diversa soluzione nell'ambito della predisponenda modifica del contratto di servizio trattenuto con la Societa'. L'obiettivo che si intende conseguire con l'espressione del superiore voto e' quello di superare definitivamente, gia' con il bilancio 2008, il disallineamento esistente e con esso le censure rivolte dalla Corte dei conti»; nel verbale di approvazione del bilancio, stilato il 29 novembre 2008 si afferma che: Il Presidente (dell'Amia)... fa presente che «il percorso indicato dal rappresentante del Socio potra' trovare applicazione tramite accordo transattivo da raggiungere con il Comune di Palermo...» e poneva, quindi, ancora un vincolo per l'attuazione di detto espungimento dei crediti; nella parte deliberativa e' riportata un'ulteriore dichiarazione del rappresentante del socio con la quale «si invita la societa' ad aggiornare la situazione patrimoniale al 30 novembre 2008»... con «l'eliminazione dei crediti riportati nell'unito prospetto»; dalla lettura del prospetto si evince che essi ammontano a euro 12.517.662, oltre a quelli per l'onere post-mortem di cui sopra; in data 10 dicembre il Ministero dell'interno con una propria nota confermava quanto gia' comunicato dal Ministero delle finanze circa l'ammontare del contributo riconosciuto e lo comunicava al Comune di Palermo; successivamente, il Ministero delle finanze (firma del Ragioniere generale dello Stato) con nota n. 148641 del 15 dicembre 2008 prende atto della «situazione patrimoniale della Societa' Amia spa al 30 settembre 2008 aggiornata, rispetto ad una precedente versione, e corredata dalla relazione sulla gestione redatta dal Consiglio di Amministrazione e dalla Relazione del Collegio sindacale» che rileva «una perdita infrannuale al 30 settembre 2008 pari ad euro 49.942.486 che risulta aggiornata, in aumento, rispetto a quella di euro 17.951.362 che traspare dalla situazione patrimoniale in precedenza trasmessa»; si afferma nella stessa nota 148641 che la differenza e' dovuta «allo stralcio di crediti, ... inesigibili ... nei confronti del Comune di Palermo» e «pertanto... le passivita' del Comune di Palermo nei confronti della Societa' con cessionaria che danno diritto alla erogazione di un contributo ammontano complessivamente a euro 80.775.414»; come rilevato dal Ministero delle finanze con la nota non erano «stati riconosciuti 43.282.926 per i "futuri costi per la chiusura della discarica di Palermo... perche' il debito... non e' iscritto nel bilancio comunale e, in tal senso, non presenta i requisiti di ufficialita'. Inoltre, dal riscontro dei documenti contabili prodotti dalla Societa' partecipata, non si evince l'esistenza di un'apposita posta a credito"». In conseguenza di cio' si riconosceva un beneficio nei limiti di 48.784.290 di euro e, «previa trasmissione della delibera dell'Assemblea ordinaria della societa' Amia di approvazione del bilancio 2007, potra' essere erogata, nel 2008, la prima tranche di euro 30.000.000, pari allo stanziamento disponibile in bilancio»; il Comune di Palermo ha, invece obiettato che il 30 settembre 2008 c'era una «situazione patrimoniale della Societa' AMIA spa .... aggiornata, rispetto ad una precedente versione, e corredata dalla relazione sulla gestione redatta dal Consiglio di Amministrazione e dalla Relazione del Collegio sindacale» che rileva «una perdita infrannuale al 30 settembre 2008 pari ad euro 49.942.486 che risulta aggiornata, in aumento, rispetto a quella di euro 17.951.362 che traspare dalla situazione patrimoniale in precedenza trasmessa»; la pretesa «situazione patrimoniale aggiornata prospettata dal Comune al Ministero delle finanze e da questi recepita con nota n. 148641 del 15 dicembre 2008 e' in evidente contraddizione con quanto verbalizzato in sede di approvazione del bilancio Amia visto che in esso non si fa alcun riferimento a una "nuova situazione patrimoniale al 30 settembre 2008"»; in sede di approvazione del bilancio il rappresentante del socio Comune affermava che «in base alle direttive emanate dal signor Sindaco di cui all'allegata nota n. 11242 del 28 novembre 2008 dichiara quanto segue: Il Socio - Comune di Palermo invita la societa' ad aggiornare la situazione della societa' al 30 novembre 2008, nell'ambito della quale dovra' essere esposta l'eliminazione di tutti i crediti che concorrono al disallineamento con la contabilita' del comune al netto degli oneri post mortem» e invita inoltre l'Amia a non iscrivere tra i propri ricavi del 2008 quelle medesime partite contabili che hanno generato il «disallineamento»; non si riesce a comprendere quali potevano essere le ragioni che inducevano il Sindaco a ordinare, in data 28 novembre 2008, alla partecipata del Comune di cancellare dai propri crediti quelli in contestazione quando, sulla base di quanto dichiarato dal Comune ai Ministeri dell'interno e delle finanze, l'Amia aveva provveduto a fare questa operazione gia' in data 30 settembre 2008; se effettivamente l'Amia aveva gia' provveduto in tal senso in data 30 settembre e' quantomeno curioso che il Presidente della stessa si guardasse bene, in sede di approvazione di bilancio, di sottolineare che questa operazione era stata gia' fatta e si riservava, invece, di poter applicare la direttiva del socio Comune dopo un eventuale «accordo transattivo»; nella nota integrativa al bilancio consolidato di Amia approvato contestualmente a quello di esercizio si affermava: «Si segnala, inoltre, che i crediti v/controllante comprendono diverse fatture da definire per un importo complessivo pari a 57.686.358 euro e fatture per le quali il Comune non ha ancora emesso la relativa Determina Dirigenziale di liquidazione per euro 22.945.967. Ad oggi si ritiene, alla luce delle acquisite informazioni presso i competenti uffici e delle iniziative in corso per la definizione della modalita' di incasso, che tali crediti siano integralmente recuperabili»; nella relazione sulla gestione allegata al bilancio 2007 ed in particolare alla voce «Fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell'esercizio» non si fa alcun cenno a tale nuova situazione patrimoniale dell'Azienda, nonostante un fatto cosi' eclatante fosse destinato a incidere per alcune decine di milioni di euro sui conti dell'Azienda in una situazione gia' di dissesto; nella lettera del Sindaco del 28 novembre 2008 si fa riferimento a crediti dell'Amia che ammontano complessivamente euro 12.517.662 e che la somma di detti crediti con quelli gia' riconosciuti con la citata nota 139720 del Ministero dell'economia e delle finanze (euro 17.951.362) e' pari a euro 30.464.024 e non a euro 49.942.486 come affermato dal Comune di Palermo nella corrispondenza con i Ministeri nazionali -: se non intenda opportuno verificare per quale motivo una norma concepita e approvata per far fronte ai debiti dei comuni nei confronti delle Aziende di raccolta e smaltimento dei rifiuti si e' trasformata in un contributo a fondo perduto all'Amia; se non ritenga che una siffatta applicazione distorta della legge stravolga i principi che ne erano alla base e violi le norme europee e nazionali sulla concorrenza essendosi registrato un intervento pubblico a favore di un'azienda che opera sul mercato. (5-00867)