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Documenti ed Atti

XVI Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/02164 presentata da PAGANO ALESSANDRO (POPOLO DELLA LIBERTA') in data 20090128

Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-02164 presentata da ALESSANDRO PAGANO mercoledi' 28 gennaio 2009, seduta n.122 PAGANO. - Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro per i rapporti con le regioni, al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro per le politiche europee. - Per sapere - premesso che: la Regione Puglia, recependo acriticamente le istanze di alcune associazioni ambientaliste locali contro il centro siderurgico di Taranto, ha approvato la legge regionale n. 44 del 2008, fissando i limiti piu' restrittivi esistenti in Europa e al mondo per le emissioni nell'aria di diossina e furani da parte di insediamenti industriali siderurgici; ad avviso dell'interrogante tale provvedimento, non supportato da alcuno studio tecnico e scientifico, non e' applicabile su base industriale, interviene mentre il centro siderurgico di Taranto si stava dotando delle migliori tecnologie disponibili - BAT - per mitigare il proprio impatto ambientale e produce l'effetto di porre il centro siderurgico in gravi difficolta' produttive ed occupazionali e nell'impossibilita' di sostenere la concorrenza delle altre aziende siderurgiche europee e mondiali -: se il Governo non intenda, ai sensi dell'articolo 127 della Costituzione, sollevare la questione di legittimita' Costituzionale della legge regionale della Puglia n. 44 del 2008, dinanzi alla Corte costituzionale. (4-02164)

Atto Camera Risposta scritta pubblicata giovedi' 18 giugno 2009 nell'allegato B della seduta n. 190 All'Interrogazione 4-02164
presentata da ALESSANDRO PAGANO Risposta. - La legge regionale della Puglia n. 44 del 2008 ha dettato norme, che, finalizzate alla tutela della salute, dell'ambiente e del territorio, pongono limiti alle emissioni in atmosfera di policlorodibenzodiossina e policlorodibenzofurani. Essa, in particolare, individua l'ambito di applicazione e dei valori limite di emissione nell'atmosfera per i gas di scarico e detta disposizioni in materia di vigilanza e controllo, imponendo ai gestori degli impianti, fonte di emissione di detti gas, di elaborare un piano per il campionamento dei gas di scarico e di presentano all'Agenzia regionale per la protezione ambientale della Puglia (ARPA) per la relativa validazione e definizione di una idonea tempistica per l'adozione del piano stesso. In caso di superamento dei limiti individuati, l'ARPA Puglia provvede a darne immediata comunicazione alla Regione che diffida il gestore dell'impianto a rientrare entro sessanta giorni nei limiti previsti; ove il gestore non adempia e' tenuto ad arrestare l'esercizio dell'impianto. La legge, pubblicata sul Bur del 23 dicembre 2008, nei successivi sessanta giorni e' stata esaminata dal Dipartimento per gli affari regionali ai fini della valutazione di compatibilita' costituzionale di cui all'articolo 127 della Costituzione. Nel corso dell'istruttoria sono emerse alcune criticita'. Infatti i limiti massimi di emissione delle specifiche sostanze inquinanti previsti dalla norma regionale sono apparsi sensibilmente piu' bassi rispetto a quanto stabilito dalla normativa nazionale contenuta nel codice dell'Ambiente (allegati tecnici alla parte quinta del decreto legislativo 152 del 2006) che sono di 10 nanogrammi a metro cubo. La normativa regionale invece dispone che tutti gli impianti dell'industria primaria e secondaria di nuova realizzazione dovranno attenersi al valore limite di inquinamento di 0,4 nanogrammi, adeguando le produzioni alle migliori tecnologie disponibili (Bat). Per gli impianti gia' in esercizio si impongono invece tappe per arrivare allo stesso limite di 0,4 nanogrammi per metro cubo entro il 2010. Sulla base di tali norme, a partire dal 1 o aprile del 2009, gli stabilimenti in esercizio, come quello dell'Ilva di Taranto, avrebbero dovuto abbattere le emissioni dal livello attuale fino a 2,5 nanogrammi al metro cubo di policlorodibenzodiossina e policlorodibenzofurani per poi raggiungere l'obiettivo ultimo a dicembre 2010. Le previsioni regionali, seppure giustificabili sulla base delle esigenze di tutela delle popolazioni dalle emissioni inquinanti, sono apparse particolarmente problematiche in considerazione del fatto che l'imposizione di limiti cosi' restrittivi in tempi brevi avrebbe comportato la probabile chiusura di impianti e stabilimenti produttivi, con la inevitabile perdita di numerosi posti di lavoro e quindi con un forte impatto sul tessuto economico e sociale della zona. Per tali ragioni e' pervenuto un articolato esposto da parte dell'Ilva di Taranto. La questione, quindi, e' stata affrontata, con il coordinamento del Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Gianni Letta, nell'ambito di numerosi incontri di mediazione finalizzati al contemperamento delle esigenze di tutela ambientale con la difesa del lavoro, al termine dei quali, nella serata del 19 febbraio 2009, e' stato raggiunto un accordo che ha posto le basi per la modifica di alcune parti della legge regionale. Agli incontri hanno partecipato lo scrivente, il Ministro dell'Ambiente, con i suoi tecnici, i rappresentanti dei Ministri della Salute e dello Sviluppo Economico, il Presidente della regione Puglia e l'Assessore all'ecologia, il direttore dell'ARPA Puglia, i sindaci dei Comuni interessati di Taranto e Statte, il Presidente della provincia di Taranto, rappresentanti degli imprenditori e parti sociali. L'accordo, in particolare, prevede che, entro il 31 marzo 2009, la regione si impegna a emanare una norma primaria che costituira' interpretazione autentica della legge regionale n. 44 del 19 dicembre 2008 nel senso che il valore di emissione verra' calcolato su base annuale, attraverso una procedura basata su almeno tre campagne di misurazione annuale; il valore di emissione derivato da ciascuna campagna sara' ottenuto decurtandolo dell'incertezza pari al 35 per cento del valore stesso. Entro la fine del 2009 l'Ilva, da una parte, ed il Ministero dell'Ambiente e l'Arpa regionale, dall'altra, produrranno uno studio di fattibilita' congiunto sull'adeguamento del sito di Taranto ai valori d'emissione stabiliti dalla legge regionale. Sulla base di detto Accordo, il Consiglio dei Ministri del 20 febbraio 2009 ha quindi deliberato la non impugnativa della legge regionale. Successivamente la regione Puglia ha approvato la legge regionale n. 8 del 30 marzo 2009 pubblicata sul Bur n. 51 del 3 aprile 2009, avente ad oggetto: «Modifica alla legge regionale 19 dicembre 2008 n. 44 (Norme a tutela della salute dell'ambiente e del territorio: limiti alle emissioni in atmosfera di policlorodibenzodiossina e policlorodibenzofurani)», attualmente all'esame del Governo, ai sensi dell'articolo 127 della Costituzione, per valutarne la legittimita' costituzionale ed il rispetto dell'accordo siglato. Il Ministro per i rapporti con le regioni: Raffaele Fitto.



 
Cronologia
martedì 27 gennaio
  • Parlamento e istituzioni

    Il Senato approva, con 158 voti favorevoli, 126 contrari e 2 astenuti, l'articolo unico del d.d.l. di conversione del decreto-legge 29 novembre 2008, n. 185, recante misure urgenti per il sostegno a famiglie, lavoro, occupazione e impresa e per ridisegnare in funzione anti-crisi il quadro strategico nazionale (S. 1315), sul quale il Governo ha posto la questione di fiducia.



venerdì 6 febbraio
  • Parlamento e istituzioni

    Il Consiglio dei ministri approva un decreto-legge volto a bloccare la sospensione dell'alimentazione e dell'idratazione della giovane Eluana Englaro, la cui vicenda umana e giudiziaria ha aperto un ampio dibattito nel Paese sui temi legati alle questioni di fine vita. Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, non firma il decreto-legge e rende nota una lettera inviata nei giorni precedenti al Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, in cui il Capo dello Stato evidenziava i profili di incostituzionalità del provvedimento.

    In serata il Consiglio dei ministri approva un disegno di legge che recepisce interamente il testo del decreto.