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Portale storico della Camera dei deputati

Documenti ed Atti

XVI Legislatura della repubblica italiana

INTERPELLANZA URGENTE 2/00302 presentata da FARINA RENATO (POPOLO DELLA LIBERTA') in data 20090204

Atto Camera Interpellanza urgente 2-00302 presentata da RENATO FARINA mercoledi' 4 febbraio 2009, seduta n.126 I sottoscritti chiedo di interpellare il Presidente del Consiglio dei ministri, il Ministro della giustizia, il Ministro del lavoro, della salute e delle politiche sociali, per sapere - premesso che: la Corte d'appello di Milano, su disposizione della Corte di Cassazione, ha stabilito che la signora Englaro debba essere privata degli alimenti onde giungere alla morte; la Suprema Corte ha valutato le disposizioni costituzionali sul potere di accettare o meno le cure, senza considerare che esiste in Italia una normativa sul fine vita che si chiama «omicidio», senza considerare che per tale diritto la Costituzione tutela la salute con norma di pari rango e che le cure sono cosa diversa dalla mera alimentazione, sia pure assistita. In sintesi, si e' ritenuto di introdurre l'istituto dell'eutanasia per giurisprudenza, con disprezzo - secondo gli interpellanti - della tassativita' delle fonti; tutto cio' e' aggravato dal fatto che la signora Englaro non ha potuto, con un minimo di attualita', esprimere in modo ragionevole la propria volonta'; evidente l'urgenza di provvedere posto che, ove non considerata, cio' porterebbe alla morte della persona oggetto di questa cupa attenzione eutanasica; ad avviso degli interpellanti e' dovere morale, culturale e politico del Governo intervenire con iniziative normative urgenti per scongiurare tale evento; questa iniziativa e' necessaria anche al fine di preservare una vita innocente dall'eutanasia (leggi omicidio) forse sul punto di essere portata a compimento da medici per mandato o con l'autorizzazione di giudici irresponsabili, nonche' per il rispetto dei valori propri degli elettori che hanno eletto la maggioranza del Parlamento di cui essi sono espressione e che ha concesso loro la fiducia, ma anche per chi comunque esprime questi valori in altre formazioni; inoltre tale intervento si giustifica per il rispetto dovuto ai princi'pi della Costituzione che tra le missioni dello Stato comprende la tutela della salute e della vita dell'uomo e non invece, neanche per atto di un giudice, l'uccisione dell'uomo anche sotto forma di cosi' detta «dolce morte» o eutanasia o suicidio assistito, pur con la cessazione dell'alimentazione e della idratazione assistita: cio' in armonia con la Dichiarazione dei diritti universali dell'Uomo delle Nazioni Unite e della Carta europea dei diritti umani (Cedu) e in coerenza con i princi'pi fondamentali della cultura giudaico-cristiana della civilta' del nostro Paese che deve considerarsi posta dalla nostra Storia culturale, giuridica e civile; occorre infine evitare e, oggi, porre rimedio ad ogni forma di usurpazione della sovranita' del Popolo con l'umiliazione del Parlamento e del potere esecutivo da parte dell'ordine giudiziario -: se non intendono adottare un decreto-legge le cui norme, dando parziale e provvisoria attuazione ai disegni di legge all'esame del Parlamento in materia di «testamento biologico»: a) ribadiscano il carattere di reato del suicidio assistito e dell'eutanasia, chiarendo con un atto di interpretazione autentica fin d'ora, che nella fattispecie di tali delitti e' compresa anche l'interruzione dell'alimentazione e dell'idratazione assistita; b) stabiliscano altresi' che ogni disposizione «ante mortem» relativa alle proprie cure mediche deve essere contenuta in un atto pubblico avente validita' determinata non superiore a tre anni, rinnovabile ma anche in ogni momento revocabile; c) stabiliscano inoltre la chiusura definitiva delle aziende sanitarie pubbliche e private, convenzionate o meno, in cui si pratichino queste forme di eutanasia, nonche', salva la responsabilita' penale, il divieto a vita dell'esercizio della professione per i medici e gli infermieri che siano autori del delitto o che concorrano al suo compimento, ed anche il divieto a vita dei loro amministratori ad esercitare le loro funzioni in altre aziende; d) prevedano peraltro, per motivi di umanita', la non punibilita' dei genitori, sorelle, fratelli e sorelle, figli e figlie, nipoti coniugi tutti di detti soggetti che compiano o concorrano a compiere detti delitti. (2-00302) «Renato Farina, Abelli, Aprea, Barbato, Biancofiore, Bocciardo, Brigandi', Buttiglione, Centemero, Ciccioli, Frassinetti, Goisis, La Loggia, Lunardi, Lupi, Malgieri, Mazzocchi, Mazzoni, Mazzuca, Binetti, Pagano, Palmieri, Polledri, Rivolta, Romele, Rosso, Speciale, Stucchi, Toccafondi, Torazzi, Vaccaro, Vella, Versace, Volonte', Mussolini, Di Virgilio, Paroli, Vignali, Marinello».





 
Cronologia
martedì 27 gennaio
  • Parlamento e istituzioni

    Il Senato approva, con 158 voti favorevoli, 126 contrari e 2 astenuti, l'articolo unico del d.d.l. di conversione del decreto-legge 29 novembre 2008, n. 185, recante misure urgenti per il sostegno a famiglie, lavoro, occupazione e impresa e per ridisegnare in funzione anti-crisi il quadro strategico nazionale (S. 1315), sul quale il Governo ha posto la questione di fiducia.



venerdì 6 febbraio
  • Parlamento e istituzioni

    Il Consiglio dei ministri approva un decreto-legge volto a bloccare la sospensione dell'alimentazione e dell'idratazione della giovane Eluana Englaro, la cui vicenda umana e giudiziaria ha aperto un ampio dibattito nel Paese sui temi legati alle questioni di fine vita. Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, non firma il decreto-legge e rende nota una lettera inviata nei giorni precedenti al Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, in cui il Capo dello Stato evidenziava i profili di incostituzionalità del provvedimento.

    In serata il Consiglio dei ministri approva un disegno di legge che recepisce interamente il testo del decreto.