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Portale storico della Camera dei deputati

Documenti ed Atti

XVI Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/02232 presentata da SARUBBI ANDREA (PARTITO DEMOCRATICO) in data 20090204

Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-02232 presentata da ANDREA SARUBBI mercoledi' 4 febbraio 2009, seduta n.126 SARUBBI, MAZZARELLA, BARBATO, PICCOLO, BOFFA, CESARIO, MOSELLA, BOSSA, VACCARO e IANNUZZI. - Al Presidente del Consiglio dei ministri. - Per sapere - premesso che: la legge n. 249 del 1997 ha istituito l'Autorita' per le garanzie nelle comunicazioni (AGCOM) e il successivo decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 27 febbraio 1998 ne ha individuato la sede in Napoli, nel rispetto delle prescrizioni di cui alla legge generale istitutiva delle autorita' indipendenti 14 novembre 1995, n. 481, che all'articolo 2, comma 3, stabiliva che le autorita' di servizi non potessero avere sede nella medesima citta' in ragione dell'esigenza di distribuire sull'intero territorio nazionale tali organismi; la legge stabili', inoltre, che la pianta organica del personale provvisoria fosse di 320 unita', dato poi confermato dalla legge finanziaria del 2004; nel 1999 fu istituita anche la sede di rappresentanza di Roma dove vennero destinati inizialmente circa 40 unita' stabili (staff del Presidente e Commissari) ed altrettante con assegnazioni temporanee; tra il 1999 e il 2007 si e' assistito ad un continuo decentramento delle funzioni e degli uffici a Roma in danno della sede napoletana. Il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 10 luglio 2007 sancisce definitivamente questo stato di cose e definisce Roma «sede secondaria» della Autorita'; ad oggi presso la sede di Napoli sono impiegate circa 100 unita' mentre a Roma e' concentrata la maggior parte del personale, vi si svolgono la quasi totalita' delle riunioni del Consiglio e delle Commissioni e vi sono stabiliti il Segretario generale ed il Servizio giuridico, l'intera dirigenza vi permane stabilmente con sporadiche presenze a Napoli (in alcuni casi 1 volta ogni 1 o 2 mesi!); nella sede di Roma, che sta per essere ampliata - mentre quella di Napoli ridotta - si svolgono formalmente tutte le competenze in materia di audiovisivo e, de facto, le funzioni di telecomunicazione di competenza della sede di Napoli per effetto del trasferimento continuo di unita' di personale dalla sede napoletana agli uffici di Roma che, continuando a svolgere le medesime funzioni, surrettiziamente depaupera le attivita' di competenza napoletana creando non pochi problemi di coordinamento con i colleghi napoletani. A ulteriore testimonianza del progressivo svilimento della sede principale sta il fatto che le grandi compagnie telefoniche, che prima avevano le loro sedi di rappresentanza a Napoli, le hanno spostate su Roma -: se il Presidente del Consiglio non ritenga di dover chiarire i limiti dell'autonomia organizzativa propria dell'Autorita' per le garanzie nelle comunicazioni affinche' sia rispettata la volonta' del legislatore con l'equilibrata distribuzione delle funzioni fra le due sue sedi dell'Autorita' cosi' come - peraltro - previsto dal decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 10 luglio 2007 «decreto di esecutivita' della delibera n. 315/07/CONS del 6 giugno 2007, recante la definizione della nuova dotazione organica dell'Autorita' per le garanzie nelle comunicazioni» per fare in modo che Napoli non perda una cosi' importante risorsa occupazionale e di prestigio istituzionale.(4-02232)

 
Cronologia
martedì 27 gennaio
  • Parlamento e istituzioni

    Il Senato approva, con 158 voti favorevoli, 126 contrari e 2 astenuti, l'articolo unico del d.d.l. di conversione del decreto-legge 29 novembre 2008, n. 185, recante misure urgenti per il sostegno a famiglie, lavoro, occupazione e impresa e per ridisegnare in funzione anti-crisi il quadro strategico nazionale (S. 1315), sul quale il Governo ha posto la questione di fiducia.



venerdì 6 febbraio
  • Parlamento e istituzioni

    Il Consiglio dei ministri approva un decreto-legge volto a bloccare la sospensione dell'alimentazione e dell'idratazione della giovane Eluana Englaro, la cui vicenda umana e giudiziaria ha aperto un ampio dibattito nel Paese sui temi legati alle questioni di fine vita. Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, non firma il decreto-legge e rende nota una lettera inviata nei giorni precedenti al Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, in cui il Capo dello Stato evidenziava i profili di incostituzionalità del provvedimento.

    In serata il Consiglio dei ministri approva un disegno di legge che recepisce interamente il testo del decreto.