Documenti ed Atti
XVI Legislatura della repubblica italiana
ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/02187-A/058 presentata da COLANINNO MATTEO (PARTITO DEMOCRATICO) in data 20090402
Atto Camera Ordine del Giorno 9/2187-A/58 presentato da MATTEO COLANINNO testo di lunedi' 6 aprile 2009, seduta n.159 La Camera, premesso che: tutti i Governi dei principali paesi europei e l'amministrazione Obama negli USA stanno usando le politiche di bilancio e fiscali in funzione anticiclica. La dimensione e i contenuti degli interventi variano in rapporto alle specificita' nazionali e alle diverse condizioni della finanza pubblica. Pero' tutti, senza eccezione, hanno cambiato la loro politica di bilancio, chiamandola a contribuire a ridurre il costo sociale della recessione e ad accelerare il suo superamento; in Italia, invece, una incisiva azione di sostegno e di rilancio dell'economia risulta ancora condizionata dalle scelte di bilancio operate con la manovra triennale dell'estate scorsa (decreto-legge 112 del giugno scorso), quando la crisi non era ancora scoppiata; servirebbero, invece, politiche autenticamente espansive per sostenere imprese e lavoratori di fronte alla crisi; con un ritardo di almeno due mesi rispetto alle esigenze del settore industriale, il presente provvedimento offre una prima risposta per il comparto automobilistico, sebbene sia stata esclusa tutta la filiera della componentistica che interessa centinaia di aziende nel Paese, anche piccole, oltre che le multinazionali, ed occupa migliaia di persone; peraltro, il testo risulta ora impropriamente appesantito dalle disposizioni gia' recate dal decreto-legge in materia di quote latte, una misura fortemente criticata dalla gran parte degli operatori del settore che rappresenta una sorta di ennesima sanatoria per una minoranza di imprese che hanno reiteratamente disatteso la normativa nazionale e comunitaria; grazie all'iniziativa del gruppo del Partito Democratico il testo offre ora una soluzione anche alle esigenze delle imprese di altri comparti e dei lavoratori attraverso le misure per il consolidamento del debito delle piccole e medie imprese, uno degli interventi piu' sentiti e piu' richiesti da parte di tutto il mondo produttivo, e l'inserimento di un condizionamento virtuoso sul piano economico e sociale che si deve creare tra i benefici degli incentivi e la salvaguardia dei livelli occupazionali; rimangono pero' aperte numerose questioni per la tenuta complessiva del sistema produttivo nazionale e per la tutela dell'occupazione, come quella relativa al carico fiscale delle imprese e del lavoro autonomo nella negativa fase congiunturale in atto, che meriterebbe ben altra attenzione da parte del Governo, ad esempio attraverso misure finalizzate a garantire la necessaria liquidita' a fronte delle difficolta' dell'accesso al credito; in particolare, l'attuale regime gli interessi passivi, al netto degli interessi attivi, prevede che essi siano deducibili in ciascun periodo di imposta limitatamente al 30 per cento del risultato operativo lordo della gestione caratteristica e che la quota eccedente possa essere dedotta negli esercizi successivi entro i suddetti limiti: si tratta di una misura che in questa fase colpisce prevalentemente le PMI che, nell'attuale situazione di crisi economica, vedono ridotti i redditi operativi (ROL) e incrementati gli oneri finanziari, impegna il Governo ad adottare ulteriori iniziative volte a predisporre opportune e tempestive misure per sospendere, in via straordinaria, il tetto alla deducibilita' degli interessi passivi. 9/2187-A/ 58 .Colaninno, Fluvi, Lulli, Benamati, Calearo Ciman, Carella, Causi, Ceccuzzi, D'Antoni, De Micheli, Fadda, Fogliardi, Froner, Gasbarra, Graziano, Losacco, Marchignoli, Marchioni, Pizzetti, Peluffo, Portas, Quartiani, Ria, Sanga, Scarpetti, Sposetti, Strizzolo, Federico Testa, Vico, Zunino, De Pasquale.