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Portale storico della Camera dei deputati

Documenti ed Atti

XVI Legislatura della repubblica italiana

MOZIONE 1/00176 presentata da SORO ANTONELLO (PARTITO DEMOCRATICO) in data 20090513

Atto Camera Mozione 1-00176 presentata da ANTONELLO SORO testo di mercoledi' 13 maggio 2009, seduta n.176 La Camera, premesso che: il 17 maggio 2009 si terra' la V giornata mondiale contro l'omofobia, una ricorrenza che ha l'obiettivo di promuovere e coordinare eventi internazionali di sensibilizzazione e prevenzione per contrastare il fenomeno dell'omofobia in tutte le sue forme, compresa la transfobia: l'omofobia assume aspetti e manifestazioni di se' differenti a seconda degli spazi geografici e sociali, di conseguenza anche le risposte delle istituzioni rispetto ad essa devono essere diverse tra loro; sono piu' di 40 le nazioni che aderiscono con varie iniziative alla giornata contro l'omofobia, e lo scorso anno il supporto e' arrivato piu' riprese anche dal Parlamento europeo; il 17 maggio 1990 l'Organizzazione mondiale della sanita' cancellava l'omosessualita' dalla lista delle malattie mentali, definendola come una variante normale della sessualita', e ora il 17 maggio si celebra in tutto il mondo la giornata mondiale contro l'omofobia, considerata come la paura o l'avversione nei confronti delle persone omosessuali e la loro discriminazione; i dati piu' recenti pubblicati nel rapporto del 2009 dell'Agenzia UE per i diritti fondamentali, l'Agenzia che ha sostituito l'Osservatorio europeo dei fenomeni di razzismo e xenofobia, dimostrano che le violenze e le discriminazioni nei confronti degli omosessuali non accennano a diminuire, anzi, sembra che l'omofobia si stia sempre piu' diffondendo nei paesi europei, denunciando una situazione preoccupante rispetto ai crimini di odio a sfondo omofobico, con un particolare riferimento al bullismo nelle scuole e nelle istituzioni educative, luoghi fondamentali di formazione dell'individuo e della cittadinanza. Stanno aumentando i casi di molestie a scuola e negli uffici, aggressioni e licenziamenti ai danni di omosessuali e, piu' in generale, si registra una difficolta' sempre maggiore per l'omosessuale di vivere la propria «quotidianita'» senza esser vittima di discriminazioni di vario tipo; l'obiettivo prioritario dell'Agenzia e' quello di assicurare assistenza e consulenza in materia di diritti fondamentali sia alle istituzioni competenti della Comunita' sia agli Stati membri, tutte le volte in cui si trovino a dover adottare specifiche politiche in materia di diritti, con funzioni di consulenza sia nei confronti dell'Unione che dei singoli Stati membri, e le aree di interesse sono: discriminazioni in base al sesso, razza o origine etnica, religione o credenze, disabilita', eta' o orientamento sessuale e contro individui appartenenti a minoranze e in ogni caso di discriminazioni multiple; razzismo e xenofobia; il rapporto constata che in molti paesi, tra i quali purtroppo figura anche l'Italia, le istituzioni governative non fanno abbastanza per combattere queste gravi forme di discriminazione: non solo, spesso la diffidenza nei confronti del mondo omosessuale proviene dalla stessa classe politica, tanto che, recita il rapporto: «gli appelli a un rafforzamento di diritti di lesbiche, gay, bisessuali e omosessuali si siano dovuti scontrare con le risposte ostili di parte del mondo politico»; le difficolta' per le persone omosessuali hanno spesso inizio sin dalla scuola, dove non sempre vi sono insegnanti «preparati a identificare e affrontare questi problemi» e i programmi scolastici tendono a non affrontare l'argomento; allo studio della Commissione giustizia delle Camera c'e' un testo unificato volto all'introduzione nel codice penale dell'aggravante inerente all'orientamento sessuale della persona offesa dal reato e all'identita' di genere, di cui auspichiamo una veloce approvazione: si tratta di una norma che, una volta introdotta nell'ordinamento, potrebbe colmare una grave lacuna, e cioe' l'omissione di qualsiasi forma di protezione contro atti o comportamenti dettati dall'omofobia e dalla transfobia, nei delitti motivati dall'odio contro minoranze oggetto di pregiudizi diffusi, e alle conseguenze dell'atto delittuoso, si aggiunge infatti un chiaro intento, che va sanzionato, volto a terrorizzare e ad escludere dalla vita sociale un'intera categoria di individui; in 13 paesi (Belgio, Germania, Danimarca, Estonia, Spagna, Francia, Irlanda, Lituania, Olanda, Portogallo, Romania, Svezia, Regno Unito) la legislazione penale punisce l'incitamento all'odio, alla violenza, alla discriminazione per motivi di orientamento sessuale. Il Governo inglese ha varato, nel maggio del 2008, il Criminal Justice and Immigration Bill, con il quale ha esteso la fattispecie penale dell'istigazione all'odio per motivi religiosi, introdotta nel 2006, anche a quelle basate sull'orientamento sessuale; al contrario in altri 12 paesi il cosiddetto hate speech contro persone Lgbt (persone lesbiche, gay, bisessuali e transessuali) non e' penalizzato (Austria, Bulgaria, Cipro, Repubblica Ceca, Grecia, Finlandia, Ungheria, Italia, Polonia, Lettonia, Lussemburgo, Slovacchia). Tuttavia all'interno di questo gruppo di ordinamenti le disposizioni penali in materia sono formulate in maniera tale (spesso si utilizza l'espressione «o un altro gruppo di persone», «o un gruppo comparabile») da poter garantire protezione anche alle persone Lgbt, come avviene nel caso del codice penale di Cipro, della Finlandia, della Repubblica Ceca, dell'Ungheria, del Lussemburgo, della Slovacchia; dal rapporto emerge, inoltre, una grave mancanza nel nostro Paese di dati statistici utili al fine di valutare l'efficacia e l'impatto delle politiche legislative, mancanza, che pare essere dovuta in parte al fatto che l'orientamento sessuale e' ancora un argomento in emersione, sostanzialmente ignorato dal dibattito pubblico; la lotta all'omofobia non riguarda solo le persone omosessuali e transessuali, ma interessa l'autorita' pubblica e la volonta' collettiva della societa', impegna il Governo: ad adottare iniziative utili a far si' che la giornata mondiale contro l'omofobia abbia nel nostro Paese un'adeguata risonanza e veda il massimo coinvolgimento delle istituzioni statali e locali; a predisporre una vasta campagna comunicativa e socio-culturale volta a contrastare il fenomeno dall'omofobia, rivolta sia ai media che alle istituzioni scolastiche e formative, che preveda iniziative formative nelle scuole, nella pubblica amministrazione, tra le forze dell'ordine nonche' nei luoghi di lavoro con specifici programmi di diversita' management; a ripristinare immediatamente i fondi necessari che il Governo Prodi aveva stanziato in favore dell'Istat per il finanziamento dell'indagine contro le discriminazioni per orientamento sessuale, cancellando il taglio apportato per finanziare l'abolizione dell'Ici; a promuovere l'introduzione nei programmi scolastici di ogni ordine e grado di elementi formativi che conferiscano agli studenti autonomia e capacita' d'analisi, nonche' spirito critico contro ogni forma di violenza e di discriminazione sessuale, ai fini della promozione di una reale autodeterminazione delle persone e a verificare che le istituzioni scolastiche controllino il materiale scolastico adottato dai docenti affinche' non contenga stereotipi sessisti o discriminatori. (1-00176) «Soro, Sereni, Bressa, Concia, Amici, Ferranti, Bernardini, D'Antona, Ferrari, Giovanelli, Lo Moro, Minniti, Piccolo, Pollastrini, Maurizio Turco, Zaccaria, Capano, Cavallaro, Cuperlo, Gianni Farina, Melis, Rossomando, Samperi, Tidei, Touadi, Vaccaro, Bordo, Lanzillotta, Ciriello, Naccarato, Bachelet».

 
Cronologia
venerdì 8 maggio
  • Parlamento e istituzioni

    Michela Vittoria Brambilla è nominata Ministro senza portafoglio con delega al turismo.



    Michela Vittoria Brambilla
mercoledì 13 maggio
  • Parlamento e istituzioni
    La Camera approva gli emendamenti 1.1000, 2.1000, 3.1000 al d.d.l. recante disposizioni in materia di sicurezza pubblica (C. 2180-A), sui quali il Governo ha posto le questioni di fiducia.

giovedì 14 maggio
  • Parlamento e istituzioni
    La Camera approva il disegno di legge recante disposizioni in materia di sicurezza pubblica (C. 2180), che sarà approvato in via definitiva dal Senato il 2 luglio (legge 15 luglio 2009, n. 94). Il provvedimento introduce il reato di immigrazione clandestina, per lo straniero che si introduce illegalmente nel territorio dello Stato.