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Documenti ed Atti

XVI Legislatura della repubblica italiana

INTERPELLANZA 2/00403 presentata da CORSARO MASSIMO ENRICO (POPOLO DELLA LIBERTA') in data 20090618

Atto Camera Interpellanza 2-00403 presentata da MASSIMO ENRICO CORSARO giovedi' 18 giugno 2009, seduta n.190 I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro dell'economia e delle finanze, il Ministro per i rapporti con le regioni, il Ministro del lavoro, della salute e delle politiche sociali, per sapere - premesso che: tra l'aprile 2007 ed il febbraio 2008 e' stata disposta, da parte del Ministero dell'economia e delle finanze, una verifica amministrativo-contabile presso l'Azienda ospedaliera Niguarda Ca' Granda, effettuata dal dirigente, ispettore dottor Giuseppe Lombardo, appartenente al servizio ispettivo dello stesso Ministero; la verifica ha avuto ad oggetto, fra l'altro, le attivita' legate all'affidamento in concessione di costruzione e gestione delle opere di riqualificazione dell'ospedale stesso; all'interno dell'Azienda ospedaliera Niguarda opera un collegio sindacale che ha gia' verificato le procedure complessive per la realizzazione del nuovo Ospedale, concludendo l'iter con l'approvazione di tutti gli atti proposti dall'Azienda; a presiedere questo organismo era il dott. Mario Basile, designato dal Ministero dell'economia e delle finanze; la procedura per la realizzazione del «nuovoNiguarda» si e' svolta nel pieno rispetto delle norme europee, ha visto la partecipazione di imprese anche straniere, si e' svolta all'insegna della piena trasparenza e della par condicio per tutti i concorrenti ed e' stata immune da ricorsi; la relazione redatta dall'ispettore ministeriale, pur essendo datata 19 novembre 2008, e' stata notificata all'Azienda ospedaliera ed agli organi regionali a meta' del mese di maggio 2009; il dossier risulta essere stato inviato, a ridosso delle consultazioni elettorali amministrative e per il rinnovo del Parlamento europeo, anche ad alcuni organi di stampa che vi hanno dato ampio risalto; gia' in precedenti occasioni la Regione Lombardia ha dovuto contestare l'operato dell'ispettore Lombardo nella sua qualita' di Presidente del collegio dei revisori dei conti dell'Azienda ospedaliera di Garbagnate; l'ispettore Lombardo, prendendo a pretesto l'attivita' di verifica del bilancio aziendale, ha formulato specifiche censure in ordine a scelte regionali attinenti alla sfera organizzativa ed ordinamentale della Regione Lombardia; numerosi passaggi della relazione ispettiva lasciano intravedere considerazioni caratterizzate da una vis polemica e da una lettura «a tesi» degli atti esaminati, nonche' considerazioni e conclusioni, peraltro indimostrate, proprie di altre funzioni; secondo la giurisprudenza della Corte costituzionale la sanita' e' ripartita fra la materia di competenza concorrente della tutela della salute e quella dell'organizzazione sanitaria in cui le regioni possono adottare «una propria disciplina legislativa anche sostitutiva di quella statale» (in tal senso, Corte Costituzionale, sent. nn. 105/2007, 181/2006, 328/2006, 270/2005, 510/2002); la Corte costituzionale ha altresi' riconosciuto la natura delle aziende sanitarie quali enti strumentali della Regione (sent. n. 220/2003): le aziende sanitarie ed ospedaliere non sono «altro» rispetto alle Regioni, costituendo esse lo strumento attraverso il quale le regioni attuano le proprie politiche sul territorio in una materia di propria competenza; le aziende ospedaliere rientrano, inoltre, tra gli enti del sistema regionale configurato dalla legge regionale 30 del 2006 e dal nuovo Statuto d'Autonomia della Lombardia e su di essi si esercita il controllo e la vigilanza della Regione; non spetta dunque allo Stato, e per esso al Ministero dell'economia e delle finanze, disporre ispezioni presso aziende ospedaliere il cui controllo e' da ricondurre all'ambito dell'organizzazione sanitaria di competenza regionale alla luce del nuovo Titolo V della Parte II della Costituzione; l'attivita' di controllo risulta conseguentemente svolta in violazione delle attribuzioni costituzionali della Regione Lombardia; la Regione Lombardia, peraltro, dall'entrata in vigore del nuovo titolo V della Costituzione e' stata oggetto di ben 49 ispezioni ministeriali in ambito sanitario, volumi di attivita' che risultano ampiamente superiori a quelle svolte dagli stessi uffici ministeriali presso qualsivoglia altra regione; tale divario di «attenzione» appare ancor piu' vistoso considerando che la Regione Lombardia risulta, per stessa certificazione degli uffici centrali, tra le Regioni che da anni garantiscono una gestione finanziaria in pareggio e, quindi, in linea con le indicazioni nazionali. Cio' a differenza, purtroppo, di tante altre regioni oggetto di molte meno attenzioni e verifiche -: quale fonte abbia legittimato il potere ministeriale di disporre una verifica sulle attivita' dell'Azienda ospedaliera Niguarda, considerate le competenze della Regione Lombardia in materia; se comunque l'attivita' dell'ispettore ministeriale si sia svolta secondo le procedure e le indicazioni definite dall'apposito codice deontologico; in caso contrario, se non si ritenga conseguentemente censurabile dal punto di vista disciplinare l'operato dell'ispettore Lombardo; come si intenda ricondurre l'esercizio dei poteri ispettivi entro i limiti delle attribuzioni statali; quale sia il numero delle ispezioni condotte negli ultimi 6 anni nelle singole Regioni in ambito sanitario; quali siano i criteri che orientano la programmazione complessiva dell'attivita' ispettiva del Ministero dell'economia e delle finanze. (2-00403) «Corsaro, Lupi, Beccalossi, Abelli, Bernardo, Nola, Paroli, Moroni, Vignali, Renato Farina, Frassinetti, Palmieri, Marinello, Di Centa, Toccafondi, Centemero».

 
Cronologia
lunedì 15 giugno
  • Politica estera ed eventi internazionali

    Il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi incontra a Washington il Presidente degli Stati Uniti Barack Obama.



    Silvio Berlusconi
domenica 21 giugno
  • Parlamento e istituzioni
    I tre quesiti referendari sulla legge elettorale (legge 2005 n. 270), che prevedono l’abrogazione delle norme riguardanti la possibilità di collegamento tra liste e di attribuzione del premio di maggioranza ad una coalizione di liste sia alla Camera che al Senato e la possibilità per uno stesso candidato di presentarsi in più di una circoscrizione, non raggiungono il quorum previsto dall’articolo 75 della Costituzione. L’affluenza alle urne per tutti e tre i quesiti si attesta intorno al 23% degli aventi diritto.