Vai al sito parlamento.it Vai al sito camera.it

Portale storico della Camera dei deputati

Documenti ed Atti

XVI Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/04233 presentata da ROSATO ETTORE (PARTITO DEMOCRATICO) in data 20090921

Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-04233 presentata da ETTORE ROSATO lunedi' 21 settembre 2009, seduta n.217 ROSATO, MONAI, COMPAGNON, STRIZZOLO, ANTONIONE e MARAN. - Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, al Ministro dell'economia e delle finanze. - Per sapere - premesso che: il 15 maggio 2009 e' stato siglato un accordo programmatico per il rilancio competitivo del gruppo FS, tra il gruppo FS e le segreterie nazionali delle organizzazioni sindacali firmatarie del contratto collettivo delle attivita' ferroviarie; alla base della nuova organizzazione vi sarebbe l'obiettivo di sviluppare «una produzione di maggiore quantita' e qualita', a costi operativi economicamente compatibili», e tale risultato dovrebbe essere ottenuto «avendo a riferimento tre obiettivi: un aumento della capacita' delle linee, una migliore gestione delle anormalita' infrastrutturali, uno sfruttamento delle capacita' di automazione»; l'accordo e la nuova organizzazione territoriale, che sono stati resti operativi l'8 luglio 2009, al posto delle precedenti 15 direzioni compartimentali movimento, prevede la creazione sul territorio nazionale di tredici «Centri operativi esercizio rete» (COER), destinati a sovrintendere alla pianificazione, programmazione, gestione e controllo della circolazione dei nostri treni, da cui Trieste e la regione Friuli Venezia Giulia rimangono escluse, mentre se ne prevedono due nella regione Veneto, a Verona e a Venezia-Mestre; laddove finora in Friuli Venezia-Giulia erano presenti due direzioni compartimentali, movimento e infrastrutture, ora e' presente una nuova «Direzione territoriale produzione» che, per quanto riguarda la sede di Trieste, verra' diretta ad interim dal responsabile di Venezia; in essa e' sostanzialmente compresa la precedente direzione compartimentale infrastrutture, quel poco che rimane sul territorio della ex direzione compartimentale di Trieste, ora di fatto trasferita a Mestre ed assorbita dalla direzione compartimentale movimento di Venezia, ora divenuta il nuovo Coer; a seguito di questa riorganizzazione, si assiste alla scomparsa dei centri direzionali strategici delle Ferrovie dal Friuli Venezia-Giulia, in quanto la direzione manutenzione rete che formalmente ha sede a Trieste, da quattro anni ha il direttore e il personale a Venezia, mentre quella del traffico internazionale passeggeri e' trasferita ormai da sette anni, e Ferservizi, che gestisce i servizi amministrativi e gli immobili, da Trieste e' passata a Verona; lo stesso dicasi dei centri direzionali del traffico merci, di cui in regione e' rimasto lo stabilimento di Udine, nonostante l'attivita' merci sia in questo territorio tra le piu' rilevati in ambito nazionale, cio' anche in ragione della presenza dei poli industriali che la generano, dei valichi con Austria e Slovenia, di tre porti regionali e dello scalo di Cervignano smistamento che con il suo interporto e' uno dei piu' attivi della rete nazionale; resta ancora incerto il futuro della sede centrale, ospitato in uno storico palazzo del 1895, per complessivi 17.800 metri quadrati, che nel settembre 2003 figurava in un lungo elenco di immobili che le Ferrovie avevano deciso di vendere, ma senza che a tutt'oggi vi siano elementi certi riguardo a una gara per la vendita del palazzo, sebbene sia in atto il lento trasferimento di una serie di uffici in altre sedi; con l'abolizione dei confini, e' doveroso impostare una serie di relazioni transfrontaliere con Austria e Slovenia, gia' richieste dalle ferrovie a contatto ancor prima che si avviasse l'integrazione europea, cosi' come impellenti sono le esigenze di sinergie nel settore merci tra i porti di Trieste e di Capodistria e gli scali di smistamento di Cervignano e di Lubiana; agli interroganti non appare opportuno, come peraltro denunciato anche dalle organizzazione sindacali regionali del settore maggiormente rappresentative, che dopo la perdita di posti dirigenziali di pregio avvenuta negli anni passati, i centri decisionali delle Ferrovie dello Stato in Friuli Venezia Giulia siano sottoposti a un ulteriore impoverimento -: quali passi intenda compiere presso le Ferrovie dello Stato affinche' questo trend negativo sia invertito con decisione, anche con riguardo alla conservazione dei 2.700 posti di lavoro presenti nell'intera Regione; considerato che all'estremo nordest si stende ormai un'area metropolitana transfrontaliera che non puo' essere abbandonata dalle Ferrovie dello Stato, quali iniziative si intendano assumere al fine di assicurare al Friuli Venezia-Giulia un direttore regionale e un direttore commerciale pienamente responsabili, in grado di studiare il mercato, di impostare un dialogo con istituzioni e imprese e di interfacciarsi proficuamente con le sede centrale.(4-04233)

Atto Camera Risposta scritta pubblicata lunedi' 26 luglio 2010 nell'allegato B della seduta n. 358 All'Interrogazione 4-04233
presentata da ETTORE ROSATO Risposta. - In riferimento all'interrogazione in esame, si forniscono i seguenti elementi di risposta. Per quanto concerne gli aspetti riguardanti la riorganizzazione delle attivita' ferroviarie di rete ferroviaria italiana, il nuovo modello organizzativo della societa' definisce una nuova configurazione territoriale attraverso: a) una conferma del radicamento territoriale all'interno del quale si svolge il processo produttivo funzionale alla circolazione (attuazione della normativa e delle prescrizioni operative di esercizio, mantenimento in efficienza, terminali e servizi di manovra) che prevede 15 direzioni territoriali produzione, tra cui, quella di Trieste; b) un'attivita' di pianificazione, programmazione, gestione e controllo del processo di circolazione organizzata in strutture aventi giurisdizione su bacini territoriali che valicano gli ex confini compartimentali in modo tale da consentire una visione strategica sull'intera tratta di linee/direttrici di rilevante importanza (reti fondamentali, corridoi Trans european network, eccetera) e che, per l'appunto, interessano piu' territori di ex compartimenti. Per tali attivita' sono individuati 13 Centri operativi esercizio rete (Coer), tra cui quello di Venezia che ricomprende i territori delle ex direzione compartimentale movimento di Trieste e Venezia. In tale ottica il territorio relativo alla ex direzione compartimentale di Trieste e' stato coinvolto attraverso una riorganizzazione che ha prodotto: l'allocazione di tutte le attivita' di comando e controllo della circolazione esercitate dagli impianti presenziati sulle linee di competenza alle strutture della direzione territoriale produzione di Trieste; il mantenimento presso le strutture territoriali (reparto gestione circolazione) di Udine e Trieste delle attivita' relative alla supervisione delle linee rette a Dirigenza centrale e del comando e controllo della linea esercitata dal direzione centrale operativa (Dco) di Pinzano, comunque, in coerenza con quanto evidenziato al punto b), dipendenti dal Coer di Venezia. Inoltre, Rete ferroviaria italiana fa sapere che continueranno ad essere assicurati i rapporti con le istituzioni con la consueta collaborazione e tempestivita'; localmente, infatti, continueranno ad essere operanti presidi specialistici per le materie di pianificazione e sviluppo infrastrutturale nonche' di sicurezza della circolazione. Per gli aspetti relativi all'organizzazione della divisione cargo, Trenitalia fa sapere di aver gia' da tempo avviato, nell'ambito del processo di liberalizzazione del mercato ferroviario in Europa, un processo di riorganizzazione complessiva del servizio di trasporto ferroviario finalizzato ad una maggiore efficienza e competitivita' del sistema per poter competere con le imprese concorrenti secondo logiche di mercato. Nel perseguimento di tali obiettivi Trenitalia ha proceduto, nel rispetto delle procedure stabilite dalla vigente disciplina contrattuale, ad adeguare l'organizzazione aziendale secondo criteri di ottimizzazione dell'utilizzo delle risorse disponibili per il raggiungimento di una maggiore rapidita' ed efficacia nella realizzazione delle scelte operative. In questo quadro Trenitalia ha individuato il fulcro delle attivita' produttive nelle strutture a diretto contatto con il territorio. In tale ottica, il presidio della divisione cargo di Trenitalia nella Regione Friuli Venezia-Giulia, che non ha subito modifiche sostanziali nella propria organizzazione strutturale, e' assicurato, per il ruolo strategico svolto e nella prospettiva di ulteriore sviluppo del traffico ferroviario delle merci, da strutture operative commerciali e di produzione gestite da figure dirigenziali che hanno sede sul territorio regionale, e cioe': il responsabile della filiera «chimica», che e' preposta all'offerta di servizio di trasporto per i segmenti dei prodotti petrolchimici; il responsabile della struttura «vendite multimodal transport operator internazionale» che, nell'ambito della filiera il «trasporto intermodale», si rivolge al settore degli operatori internazionali di trasporto multimodale; il responsabile «area Trieste», che sovrintende a tutte le attivita' di produzione per il traffico merci interessanti gli impianti della regione, con competenza territoriale anche sui porti (Trieste, Monfalcone, S. Giorgio di Nogaro) ed i transiti (Tarvisio, Villa Opicina, Gorizia). La sede amministrativa degli uffici «area Trieste» e' a Udine da circa un decennio ed i presidi operativi sono dislocati presso gli scali maggiormente rilevanti per il traffico merci (Cervignano, Trieste, Udine, Gorizia, Tarvisio, Villa Opicina, Pordenone, Osoppo). Ferrovie dello Stato fa presente, infine, che sul territorio della regione Friuli Venezia-Giulia sono presenti, per il trasporto regionale, sia la direzione regionale Friuli Venezia-Giulia sia la relativa struttura di produzione, entrambe con sede a Trieste. Sempre a Trieste, ha sede anche il responsabile della vendita e assistenza servizi di base nord est e della divisione passeggeri nazionale/internazionale alla quale fa capo la gestione dei collegamenti di media/lunga percorrenza. Il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti: Altero Matteoli.



 
Cronologia
giovedì 17 settembre
  • Politica estera ed eventi internazionali
    In Afghanistan sei militari italiani perdono la vita e quattro vengono feriti in un attentato.

venerdì 25 settembre
  • Politica estera ed eventi internazionali
    I leader del G20, riuniti a Pittsburgh, esaminano i progressi compiuti nell’affrontare la crisi economica e decidono di rafforzare la cooperazione economica internazionale.