Documenti ed Atti
XVI Legislatura della repubblica italiana
INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/02304 presentata da MECACCI MATTEO (PARTITO DEMOCRATICO) in data 20100104
Atto Camera Interrogazione a risposta in Commissione 5-02304 presentata da MATTEO MECACCI lunedi' 4 gennaio 2010, seduta n.262 MECACCI, BELTRANDI, BERNARDINI, FARINA COSCIONI, MAURIZIO TURCO e ZAMPARUTTI. - Al Ministro degli affari esteri. - Per sapere - premesso che: il 27 dicembre 2009 (domenica), giorno dell'Ashura (la maggiore celebrazione religiosa sciita) ha rappresentato, come hanno testimoniato le principali testate giornalistiche italiane tra le quali il Sole 24 ore uno dei giorni piu' drammatici e significativi della crisi politica iniziata all'indomani delle elezioni presidenziali in Iran del 12 giugno 2009; il Paese rompe gli argini e scende in piazza contro il Governo: migliaia di persone scendono in piazza mescolandosi alle processioni religiose; il regime iraniano decide di reprimere con la violenza gli oppositori, diventando il centro di Teheran un vero e proprio campo di battaglia. Negli scontri tra polizia e manifestanti come ha annunciato la televisione di Stato della Repubblica islamica, che cita il Ministero dell'intelligence iraniano, si registrano almeno 15 morti, tra loro anche il nipote del leader dell'opposizione Mir Hossein Moussavi. Gli arrestati sarebbero oltre 300; un sito dell'opposizione riferisce di scontri avvenuti anche nelle citta' di Isfahan, Shiraz e Najafabad. In quest'ultimo centro, luogo natale dell'ayatollah dissidente Hossein Ali Montazeri, la tensione e' alta fin da domenica scorsa, quando e' stata annunciata la morte del leader religioso; nella notte fra il 27 e il 28 dicembre 2009 e' stato anche arrestato l'ex Ministro degli esteri iraniano Ibrahim Yazdi, capo del Movimento di liberazione dell'Iran (Mli, opposizione liberale) come indica il sito internet d'opposizione Rahesabz. Il leader dell'Mli, un movimento di opposizione senza riconoscimento legale ma tollerato da numerosi anni, era stato convocato la settimana scorsa al Ministero dell'intelligence ma aveva disertato questa convocazione, ha precisato il sito; il 28 dicembre 2009 l'opposizione e' di nuovo scesa in piazza, a Teheran: la polizia ha usato i gas lacrimogeni per disperdere i dimostranti. E continuano anche gli arresti eccellenti, tra cui quello del piu' stretto collaboratore del leader dell'opposizione Mir Hossein Moussavi. Infine, cosa estremamente grave e' che da questa mattina a Teheran e' stato disattivato il servizio di sms dei telefoni cellulari e, come riferisce il sito Rahesabz, il servizio messenger di Yahoo non e' piu' attivo; la comunita' internazionale in primis gli USA «condannano fermamente» queste violenze, come ha dichiarato in un comunicato Mike Hammer, portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale. «La speranza, la storia ed anche gli Stati Uniti, sono dalla parte di quelli che vogliono esprimere in modo pacifico i loro diritti universali»; la situazione che si sta venendo a creare rischia di provocare una reazione a catena, dato che tra 40 giorni come da tradizione sciita, saranno ricordate le vittime di questa Ashura di sangue -: quali iniziative intenda adottare il Governo italiano, di concerto con altri Governi democratici, al fine di garantire il rispetto della liberta' di comunicazione attraverso Internet e telefoni cellulari in Iran e dall'Iran verso l'esterno, nel rispetto della Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo; se il Governo non intenda promuovere l'adozione di sanzioni (quale il divieto di concessione di visti qualora ve ne sia la richiesta) nei confronti dei membri del Governo iraniano e dei responsabili degli apparati di sicurezza che hanno provocato le violenze e le repressioni in corso; se non ritenga di assumere iniziative anche nelle opportune sedi intervenendo perche' possa essere esclusa la possibilita' di intrattenere rapporti commerciali con i soggetti responsabili di quanto riportato in premessa. (5-02304)