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Documenti ed Atti

XVI Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/05777 presentata da GAGLIONE ANTONIO (MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO) in data 20100120

Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-05777 presentata da ANTONIO GAGLIONE mercoledi' 20 gennaio 2010, seduta n.269 GAGLIONE. - Al Ministro per lo sviluppo economico. - Per sapere - premesso che: con decreto del Ministero dell'industria del 14 febbraio 1995 la societa' «Case di cura riunite» s.r.l. con sede in Bari, e' stata ammessa alla procedura di amministrazione straordinaria ex lege n. 95 del 1997; la vigilanza sulla regolarita' della procedura e' stata affidata, nel periodo citato, all'allora Ministero dell'industria; l'amministrazione straordinaria dura ormai da circa 14 anni, in ragione di numerose e rinnovate proroghe -: quali problematiche, allo stato attuale, permangano all'attenzione della gestione commissariale, quando sia previsto il termine per la chiusura della predetta gestione e quali siano state le spese per il mantenimento e il funzionamento della stessa dal 1995 ad oggi. (4-05777)

Atto Camera Risposta scritta pubblicata martedi' 11 maggio 2010 nell'allegato B della seduta n. 319 All'Interrogazione 4-05777
presentata da ANTONIO GAGLIONE Risposta. - In relazione all'interrogazione in esame, si rappresenta quanto segue. La societa' Case di cura riunite (Ccr) e' stata assoggettata ad amministrazione straordinaria, ai sensi della legge n. 95 del 1979 (legge Prodi), con decreto interministeriale in data 14 febbraio 1995, a seguito di dichiarazione di insolvenza del tribunale di Bari del gennaio 1995. Con successivo provvedimento del 7 marzo 1996 veniva, inoltre, attratta alla procedura, su istanza dei commissari, la societa' arl Oncohospital, controllata al 100 per cento, alla quale, con atto in data 26 gennaio 1994, la controllante Ccr aveva ceduto il ramo d'azienda Mater Dei, con relativa convenzione in essere con l'Istituto oncologico. La procedura, nel 1995, e' stata estesa anche alla controllata srl Kannegieser e, nel 1997, alla srl Magida a seguito di conversione dal fallimento. Entrambe non erano operative alla data dell'assoggettamento. La procedura del gruppo Ccr e' stata, fin dall'inizio, caratterizzata da un elevato grado di complessita' con delicati riflessi di ordine pubblico, dato l'enorme esubero strutturale degli occupati (all'apertura della procedura erano in forza circa 3.150 dipendenti con un rapporto di addetti/posto letto di circa 7 a 1 a fronte di una media di settore di 1,5 a 1). All'atto del commissariamento, la Ccr svolgeva la propria attivita' in 5 strutture in proprieta', e 3 in locazione. Il programma di risanamento predisposto dai commissari straordinari ed approvato da questo Ministero, in data 13 marzo 1997, era finalizzato alla razionalizzazione in termini di economicita' e funzionalita' delle strutture. In attuazione del programma e con la gradualita' imposta dalla necessita' di tenuta sul fronte dell'ordine pubblico, i commissari procedevano alla collocazione in cassa integrazione guadagni straordinarie degli esuberi. In esito agli interventi effettuati, la gestione e' stata gradualmente riportata in pareggio, passando da una perdita di oltre 7 miliardi di lire al mese all'atto del commissariamento, ad un utile di circa 1,1 miliardi di lire nel secondo semestre 1999. È da evidenziare, per completezza, che la prosecuzione della gestione in esecuzione del programma e' stata resa possibile grazie ad un finanziamento bancario di 40 miliardi di lire, a sostegno della gestione corrente, garantito dal Tesoro, a seguito di specifica autorizzazione della Commissione europea, su notifica del Ministero dello sviluppo economico. La garanzia e' stata integralmente escussa e il Tesoro si e' surrogato nella posizione creditoria, in prededuzione. Nel giugno 2000, la procedura Ccr ha definito la vendita del complesso aziendale ospedaliero costituito da autorizzazioni e accreditamenti rilasciati dalla regione Puglia (n. 458 posti letto e n. 131 posti rene) per l'esercizio dell'attivita' sanitaria attraverso sei cliniche. In sede di esecuzione del contratto di compravendita sono sorte criticita', connesse prevalentemente alla questione occupazionale, che hanno comportato lunghe e laboriose trattative confluite in un arbitraggio e conseguenti definizioni conciliative tra le parti, che hanno comportato diminuzioni del prezzo originariamente pattuito. A partire da tale data e', quindi, iniziata la fase liquidatoria della procedura volta alla realizzazione dell'attivo residuo e all'avvio delle azioni concorsuali (revocatorie e risarcitorie). Occorre, peraltro, precisare che non esiste alcun regime di proroga della procedura, pur in presenza di successioni dell'organo commissariale in forza di interventi legislativi nell'ambito delle procedure di amministrazione straordinaria (leggi nn. 273 del 2002 e 296 del 2006). Attualmente, e' in carica per il gruppo Ccr un commissario liquidatore (dottor Enrico Stasi), che ha svolto e sta svolgendo un intenso lavoro di snellimento dell'iter della procedura con riferimento sia al cospicuo contenzioso in essere (per quello giuslavoristico sono gia' state effettuate e sono tuttora in corso intese conciliative), che all'aggiornamento delle masse passive, nonche' all'effettuazione di primi acconti in favore dei creditori ipotecari e privilegiati della prededuzione. Allo stato e' pendente un notevolissimo e cospicuo contenzioso che, in via esemplificativa e non esaustiva, coinvolge anche soggetti istituzionali (regione Puglia), nonche' l'Irccs-Ospedale oncologico, oltre alla vendita dei residui beni in proprieta'. Al 31 dicembre 2009, la procedura presenta un passivo di circa 435 milioni di euro, di cui oltre 50 milioni di debiti prededucibili e 23 milioni in privilegio, relativi alle spettanze dei lavoratori, a fronte di una liquidita' di circa 39 milioni di euro, comprensivi di importi incassati in virtu' di provvedimenti giudiziari provvisoriamente esecutivi. Tale complessiva situazione rende estremamente arduo fare previsioni sia in ordine alla soddisfazione dei creditori che ai tempi di chiusura della procedura. Si segnala, infine, che i creditori della Ccr srl potranno, in ogni momento, acquisire, tramite gli ordinari strumenti normativi (legge 24 del 1990), informazioni e/o utili elementi di conoscenza circa la propria posizione creditoria. Il Sottosegretario di Stato per lo sviluppo economico: Stefano Saglia. Atto Camera Risposta scritta pubblicata lunedi' 24 maggio 2010 nell'allegato B della seduta n. 326 All'Interrogazione 4-05777
presentata da ANTONIO GAGLIONE Risposta. - In relazione all'interrogazione in esame, si rappresenta quanto segue. La societa' Case di cura riunite (CCR) e' stata assoggettata ad amministrazione straordinaria, ai sensi della legge n. 95 del 1979 (legge Prodi), con decreto interministeriale in data 14 febbraio 1995, a seguito di dichiarazione di insolvenza del tribunale di Bari del gennaio 1995. Con successivo provvedimento del 7 marzo 1996 veniva, inoltre, attratta alla procedura, su istanza dei commissari, la societa' a.r.l. Oncohospital, controllata al 100 per cento, alla quale, con atto in data 26 gennaio 1994, la controllante CCR aveva ceduto il ramo d'azienda Mater Dei, con relativa convenzione in essere con l'Istituto Oncologico. La procedura, nel 1995, e' stata estesa anche alla controllata s.r.l. Kannegieser e, nel 1997, alla s.r.l. Magida a seguito di conversione dal fallimento. Entrambe non erano operative alla data dell'assoggettamento. La procedura del Gruppo CCR e' stata, fin dall'inizio, caratterizzata da un elevato grado di complessita' con delicati riflessi di ordine pubblico, dato l'enorme esubero strutturale degli occupati (all'apertura della procedura erano in forza circa 3.150 dipendenti con un rapporto di addetti/posto letto di circa 7 a 1 a fronte di una media di settore di 1,5 a 1). All'atto del commissariamento, la CCR svolgeva la propria attivita' in 5 strutture in proprieta', e 3 in locazione. Il programma di risanamento predisposto dai commissari straordinari ed approvato da questo ministero, in data 13 marzo 1997, era finalizzato alla razionalizzazione in termini di economicita' e funzionalita' delle strutture. In attuazione del programma e con la gradualita' imposta dalla necessita' di tenuta sul fronte dell'ordine pubblico, i commissari procedevano alla collocazione in Cassa integrazione guadagni straordinari degli esuberi. In esito agli interventi effettuati, la gestione e' stata gradualmente riportata in pareggio, passando da una perdita di oltre 7 miliardi di lire al mese all'atto dei commissariamento, ad un utile di circa 1,1 miliardi di lire nel secondo semestre 1999. È da evidenziare, per completezza, che la prosecuzione della gestione in esecuzione del programma e' stata resa possibile grazie ad un finanziamento bancario di 40 miliardi di lire, a sostegno della gestione corrente, garantito dal Tesoro, a seguito di specifica autorizzazione della Commissione europea, su notifica del ministero dello sviluppo economico. La garanzia e' stata integralmente escussa e il tesoro si e' surrogato nella posizione creditoria, in prededuzione. Nel giugno 2000, la procedura CCR ha definito la vendita del complesso aziendale ospedaliero costituito da autorizzazioni e accreditamenti rilasciati dalla regione Puglia (n. 458 posti letto e n. 131 posti rene) per l'esercizio dell'attivita' sanitaria attraverso sei cliniche. In sede di esecuzione del contratto di compravendita sono sorte criticita', connesse prevalentemente alla questione occupazionale, che hanno comportato lunghe e laboriose trattative confluite in un arbitraggio e conseguenti definizioni conciliative tra le parti, che hanno comportato diminuzioni del prezzo originariamente pattuito. A partire da tale data e', quindi, iniziata la fase liquidatoria della procedura volta alla realizzazione dell'attivo residuo e all'avvio delle azioni concorsuali (revocatorie e risarcitorie). Occorre, peraltro, precisare che non esiste alcun regime di proroga della procedura, pur in presenza di successioni dell'organo commissariale in forza di interventi legislativi nell'ambito delle procedure di amministrazione straordinaria (leggi nn. 273 del 2002 e 296 del 2006). Attualmente, e' in carica per il gruppo CCR un commissario liquidatore (dottor Enrico Stasi), che ha svolto e sta svolgendo un intenso lavoro di snellimento dell'iter della procedura con riferimento sia al cospicuo contenzioso in essere (per quello giuslavoristico sono gia' state effettuate e sono tuttora in corso intese conciliative), che all'aggiornamento delle masse passive, nonche' all'effettuazione di primi acconti in favore dei creditori ipotecari e privilegiati della prededuzione. Allo stato e' pendente un notevolissimo e cospicuo contenzioso che, in via esemplificativa e non esaustiva, coinvolge anche soggetti istituzionali (regione Puglia), nonche' l'Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico-ospedale oncologico, oltre alla vendita dei residui beni in proprieta'. Al 31 dicembre 2009, la procedura presenta un passivo di circa 435 milioni di euro, di cui oltre 50 milioni di debiti prededucibili e 23 milioni in privilegio, relativi alle spettanze dei lavoratori, a fronte di una liquidita' di circa 39 milioni di euro, comprensivi di importi incassati in virtu' di provvedimenti giudiziari provvisoriamente esecutivi. Tale complessiva situazione rende estremamente arduo fare previsioni sia in ordine alla soddisfazione dei creditori che ai tempi di chiusura della procedura. Si segnala, infine, che i creditori della CCR Srl potranno, in ogni momento, acquisire, tramite gli ordinari strumenti normativi (legge n. 241 del 1990), informazioni e/o utili elementi di conoscenza circa la propria posizione creditoria. Il Sottosegretario di Stato per lo sviluppo economico: Stefano Saglia.



 
Cronologia
martedì 19 gennaio
  • Politica estera ed eventi internazionali

    Nell'ambito degli interventi a sostegno della popolazione di Haiti, colpita da un gravissimo terremoto, il Governo annuncia la decisione di sottoscrivere un accordo bilaterale per la cancellazione finale del debito di 40,3 milioni di euro.

    La portaerei della marina militare Cavour parte per Haiti, per concorrere all'opera di ricostruzione e di soccorso alla popolazione.



mercoledì 3 febbraio
  • Parlamento e istituzioni
    La Camera approva il disegno di legge recante disposizioni in materia di impedimento a comparire in udienza (C. 889), che sarà approvato in via definitiva dal Senato il 10 marzo 2010 (legge 7 aprile 2010, n. 51).