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Portale storico della Camera dei deputati

Documenti ed Atti

XVI Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/00876 presentata da LULLI ANDREA (PARTITO DEMOCRATICO) in data 20100127

Atto Camera Interrogazione a risposta orale 3-00876 presentata da ANDREA LULLI mercoledi' 27 gennaio 2010, seduta n.274 LULLI e GIACOMELLI. - Al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. - Per sapere - premesso che: recenti studi e notizie di stampa sottolineano come nel distretto tessile di Prato le aziende che fanno capo a imprenditori di origine cinese, a fine 2007 fossero 3.528 (+17 per cento sul 2006), di cui 2.440 nel comparto delle confezioni e 215 in quello tessile; secondo tali dati un'azienda ogni otto, a Prato, sarebbe condotta da imprenditori cinesi (12,5 per cento) con un turnover del 60 per cento contro il 15,7 per cento delle imprese italiane; in generale gli imprenditori cinesi comprerebbero tessuti in prevalenza importati dalla Cina - con un aumento negli ultimi dieci anni dell'import cinese di oltre il 3mila per cento - e sempre piu' si organizzerebbero autonomamente anche per quanto riguarda la logistica e i trasporti; il costo del lavoro per unita' di prodotto quale risulta dai bilanci delle aziende cinesi e' del 42,7 per cento contro il 73,2 per cento del distretto tessile ufficiale, nessun lavoratore cinese e' iscritto al sindacato e il 46 per cento dei contratti di lavoro, nelle imprese cinesi del pronto moda, dura meno di sei mesi; nei casi, molto frequenti, di chiusura di tali aziende i dipendenti si dimettono, essendo molto rara l'applicazione delle regole in materia di tutela del lavoro e, a quanto sembra il livello di evasione della sola tassa sui rifiuti viaggerebbe intorno all'80 per cento; il distretto tessile pratese ufficiale che quotidianamente combatte per riuscire a competere sui mercati internazionali, non ha punti di contatto sostanziali con il distretto cinese, qualita' e tipologia di prodotto sono diversi, ma la coesistenza con imprenditori, chiunque essi siano, che non rispettano le regole, crea distorsioni economiche e alza il livello di allarme sociale, soprattutto riguardo a dove e come venga reinvestito il denaro accumulato in nero; i cinesi di Prato, solo nel 2007, hanno inviato in patria 384 milioni di euro attraverso i money transfer, ma, visto il superamento delle norme di tracciabilita' dei pagamenti e delle transazioni, il contante «esportato» potrebbe essere molto di piu' e magari ora regolarizzato dalle recenti norme sullo «scudo fiscale»; gli imprenditori italiani del distretto di Prato hanno lanciato nei giorni scorsi l'allarme sul rischio che l'ampiezza dell'economia illegale possa sfociare in criminalita' economica e sulla necessita' di integrare nel distretto di Prato la parte sana dell'imprenditoria immigrata, emarginando e colpendo attraverso l'applicazione delle regole e di controlli puntuali e continuativi la parte illegale dell'imprenditoria pratese; la citta' di Prato ha una grande tradizione e una forte capacita' di accoglienza e tolleranza ma il disagio sta crescendo e rende urgente un intervento prima che il clima sociale si deteriori ulteriormente -: quali siano i dati in possesso dell'Agenzia delle entrate e dell'INPS riguardo alla riscossione di tributi e di contributi pensionistici versati dalle aziende cinesi del distretto tessile pratese. (3-00876)

 
Cronologia
martedì 19 gennaio
  • Politica estera ed eventi internazionali

    Nell'ambito degli interventi a sostegno della popolazione di Haiti, colpita da un gravissimo terremoto, il Governo annuncia la decisione di sottoscrivere un accordo bilaterale per la cancellazione finale del debito di 40,3 milioni di euro.

    La portaerei della marina militare Cavour parte per Haiti, per concorrere all'opera di ricostruzione e di soccorso alla popolazione.



mercoledì 3 febbraio
  • Parlamento e istituzioni
    La Camera approva il disegno di legge recante disposizioni in materia di impedimento a comparire in udienza (C. 889), che sarà approvato in via definitiva dal Senato il 10 marzo 2010 (legge 7 aprile 2010, n. 51).