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Portale storico della Camera dei deputati

Documenti ed Atti

XVI Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/01024 presentata da COTA ROBERTO (LEGA NORD PADANIA) in data 20100420

Atto Camera Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-01024 presentata da ROBERTO COTA martedi' 20 aprile 2010, seduta n.309 COTA, LUCIANO DUSSIN, DAL LAGO, REGUZZONI, ALESSANDRI, ALLASIA, BITONCI, BONINO, BRAGANTINI, BRIGANDÌ, BUONANNO, CALLEGARI, CAPARINI, CHIAPPORI, COMAROLI, CONSIGLIO, CROSIO, D'AMICO, DESIDERATI, DOZZO, GUIDO DUSSIN, FAVA, FEDRIGA, FOGLIATO, FOLLEGOT, FORCOLIN, FUGATTI, GIBELLI, GIDONI, GIANCARLO GIORGETTI, GOISIS, GRIMOLDI, LANZARIN, LUSSANA, MACCANTI, LAURA MOLTENI, NICOLA MOLTENI, MONTAGNOLI, MUNERATO, NEGRO, PAOLINI, PASTORE, PINI, PIROVANO, POLLEDRI, RAINIERI, RIVOLTA, RIXI, RONDINI, SIMONETTI, STEFANI, STUCCHI, TOGNI, TORAZZI, VANALLI e VOLPI. - Al Ministro della giustizia. - Per sapere - premesso che: e' indiscutibilmente sotto gli occhi di tutti, e non piu' solo degli operatori della giustizia, che uno dei principali problemi che affligge la giustizia in Italia concerne l'arretrato dei processi civili, che complessivamente ammontano ad oltre 5 milioni di cause, dato che il nostro sistema processuale riesce a smaltire quasi per intero il totale dei processi annualmente sopravvenuti: basti pensare che nel 2008, su 4.826.373 procedimenti sopravvenuti quelli esauriti sono stati 4.605.551, con un saldo negativo di circa 220.000 processi; il problema che appare doveroso risolvere e', quindi, quello dell'eliminazione dell'arretrato, che determina una profonda crisi della giustizia italiana, come attestato dalle numerose condanne che in passato sono state inflitte al nostro Paese da parte della Corte europea dei diritti dell'uomo; tale situazione, oltre a ledere profondamente i diritti costituzionalmente riconosciuti a tutti i cittadini (in primis quello sancito dall'articolo 24 della Carta costituzionale), finisce per incidere in maniera pesantemente negativa sullo stesso sistema economico e produttivo; in merito, il Ministro interrogato si e' impegnato a fornire una risposta che risulta assolutamente adeguata, non dettata da logiche emergenziali, promuovendo l'approvazione della legge 18 giugno 2009, n. 69, sullo sviluppo economico, comprensiva, appunto, di una parte importantissima dedicata alla riforma del processo civile che rappresenta un'occasione di grande evoluzione ed ammodernamento del processo civile; tale intervento normativo si e' prefissato la finalita' di elaborare un modello processuale caratterizzato da una sua coerenza ed uno spirito fortemente innovativo, che, considerate innanzitutto quelle che sono le forze e le risorse disponibili, si pone come obiettivo l'accelerazione dei tempi del processo e, di conseguenza, una giustizia piu' rapida per i cittadini; tra le maggiori novita' per accelerare i tempi dei giudizi, si segnala l'istituzione del procedimento sommario di cognizione, con minori formalita' e tempi accelerati; costituiscono altri cardini della riforma l'ampliamento della competenza dei giudici di pace, dettato dalla consapevolezza del ruolo sempre piu' significativo svolto dalla magistratura onoraria, l'introduzione del cosiddetto «filtro» in Cassazione, come meccanismo diretto a sfoltire il numero dei ricorsi, il calendario del processo, l'introduzione della testimonianza scritta; tra gli interventi maggiormente efficaci, va annoverato il recente decreto legislativo 4 marzo 2010, n. 28, in materia di mediazione finalizzata alla conciliazione delle controversie civili e commerciali, che rappresenta l'inizio di una fase transitoria, che si concludera' con l'entrata in vigore, nel marzo 2011, delle disposizioni che puntano a rendere appetibile tale strada alternativa ai tribunali, che potrebbe rappresentare una soluzione importante alla crisi della giustizia civile; va riconosciuto che i recenti interventi normativi sommariamente richiamati hanno il pregio di voler fornire una risposta alla domanda di giustizia del Paese -: quali risultati apprezzabili abbiano prodotto gli interventi normativi di cui in premessa e quali ulteriori interventi organici il Ministro interrogato intenda adottare, onde raggiungere l'obiettivo della progressiva riduzione dell'arretrato e dei tempi di definizione del processo civile. (3-01024)





 
Cronologia
venerdì 16 aprile
  • Parlamento e istituzioni
    Il Presidente uscente della Regione Veneto Giancarlo Galan (Pdl) è nominato Ministro per le politiche agricole, alimentari e forestali, in sostituzione di Luca Zaia (Lega nord), che ha rassegnato le dimissioni dopo essere stato eletto alla Presidenza della Regione Veneto.

    Giancarlo Galan
mercoledì 21 aprile
  • Parlamento e istituzioni
    La Camera approva il disegno di legge recante disposizioni per l'adempimento di obblighi derivanti dall'appartenenza dell'Italia alle Comunità europee - Legge comunitaria 2009 (C. 2449-B-bis), che sarà approvato definitivamente dal Senato il 12 maggio (legge 4 giugno 2010, n. 96).