Documenti ed Atti
XVI Legislatura della repubblica italiana
INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/04072 presentata da SBROLLINI DANIELA (PARTITO DEMOCRATICO) in data 20110119
Atto Camera Interrogazione a risposta in Commissione 5-04072 presentata da DANIELA SBROLLINI mercoledi' 19 gennaio 2011, seduta n.420 SBROLLINI e MARCO CARRA. - Al Ministro degli affari esteri. - Per sapere - premesso che: da circa sei mesi, tre italiani, tra cui un cittadino di Vicenza, sono detenuti a Cuba nell'ambito delle indagini svolte dalle autorita' locali sulla morte di una minorenne, avvenuta il 14 maggio 2010 nella camera di un hotel a Bayamo; i tre italiani sono Simone Pini, 43 anni, di Firenze, Angelo Malavasi, di Mantova, e Luigi Sartorio, 44 anni, di Vicenza; ai tre, dopo sei mesi, non sono stati ancora comunicati ufficialmente i capi di imputazione. Pare che le autorita' cubane vogliano processarli per concorso in omicidio, istigazione alla prostituzione minorile e spaccio di stupefacenti; secondo l'avvocato di Luigi Sartorio e' impossibile che il suo assistito sia colpevole perche' il 14 maggio, giorno in cui e' avvenuto il delitto, era in Italia nel suo studio a Vicenza per discutere di altre questioni; per la precisione, i legali italiani avrebbero gia' fornito documentazione (biglietti aerei, ricevute di visite mediche, dichiarazioni controfirmate che documentano la presenza dell'uomo nell'ufficio del suo avvocato a Vicenza, e la testimonianza che lo stesso Sartorio, il 17 maggio, aveva rilasciato alla procura di Vicenza nell'ambito di un'indagine per alcuni reati di usura) che comproverebbe la presenza in Italia di Sartorio dal 2 aprile al 28 maggio; in un'anteprima di giudizio a pochi giorni dal Natale, l'autorita' giudiziaria de L'Avana, valutando la documentazione arrivata dall'Italia, avrebbe alleggerito la posizione di Luigi Sartorio, senza tuttavia rimetterlo in liberta'; l'avvocato cubano assegnato d'ufficio a Sartorio ha fatto sapere che la documentazione di prova deve essere integrata con una dichiarazione originale, firmata dal procuratore capo di Vicenza o dal comandante della guardia di finanza locale, in cui sia specificata in modo ancora piu' chiaro la sua presenza in Italia nel giorno del delitto, il 14 maggio 2010; intanto, il 44enne di Vicenza resta in carcere a Combinado dell'Est, a L'Avana, e riferisce, in lettere inviate ai familiari, di trovarsi in «condizioni igienico sanitarie insopportabili», di subire «fame e torture»; nel mese di ottobre 2010, Sartorio ha inviato una lettera all'ambasciata italiana sull'isola, in cui cosi' racconta i dettagli legati al suo arresto e alla falsa confessione resa: «Mi hanno preso il 2 luglio a Holguin, mi hanno messo in una cella larga due metri e lunga due metri e mezzo senza luce, aria e acqua. Mi hanno obbligato a sostenere che ero presente alla festa: io, anche per colpa della mia inesperienza e delle torture subite, ho accettato dichiarando che ero presente» -: se sia a conoscenza dei fatti sopra riferiti; se intenda accertare, anche attraverso l'ambasciata italiana a Cuba, che siano state garantite ai cittadini italiani detenuti tutte le garanzie e le tutele che, al di la' del merito della vicenda che sara' definito in sede giudiziaria, sono diritti fondamentali dell'individuo; se intenda assumere immediate iniziative perche' siano garantiti ai detenuti italiani a Cuba una tutela adeguata, tutti i diritti della difesa, le protezioni da eventuali abusi e violenze, e la celerita' delle procedure per arrivare rapidamente alla definizione della vicenda e all'accertamento delle responsabilita'. (5-04072)