Documenti ed Atti
XVI Legislatura della repubblica italiana
INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/04219 presentata da CODURELLI LUCIA (PARTITO DEMOCRATICO) in data 20110216
Atto Camera Interrogazione a risposta in Commissione 5-04219 presentata da LUCIA CODURELLI mercoledi' 16 febbraio 2011, seduta n.435 CODURELLI, MISIANI e MARANTELLI. - Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. - Per sapere - premesso che: in data 3 febbraio 2011 sono stati presentati alla stampa i dati dell'indagine «non e' una stazione per pendolari» effettuata dalla FILT - CIGL Lombardia su un campione di stazioni lombarde ad alto utilizzo pendolare. L'inchiesta e' stata realizzata nella seconda meta' di dicembre 2010 e durante il mese di gennaio 2011. Le linee coinvolte sono: a) Varese-Treviglio; b) Treviglio-Bergamo; c) Milano-Lecco. Mentre le stazioni oggetto dell'indagine sono: a) Varese, Gazzada-Schianno-Morazzone, Castronno, Albizzate-Solbiate-Arno, Cavaria-Oggiona-Ierago, Gallarate, Busto Arsizio, Legnano, Canegrate, Milano Lancetti, Milano Repubblica, Milano P.ta Venezia, Milano Porta Vittoria, Pioltello-Limito, Vignate, Melzo, Pozzuolo Martesana, Trecella, Cassano D'Adda, Treviglio; b) Treviglio ovest, Arcene, Verdello- Dalmine, Levate, Stezzano, Bergamo; c) Milano Centrale, Milano Greco Pirelli, Sesto S. Giovanni, Monza, Arcore, Carnate-Usmate, Osnago, Cernusco-Merate, Olgiate-Calco-Brivio, Airuno, Caloziocorte-Olginate, Lecco Maggianico, Lecco; l'inchiesta certifica in modo puntuale lo stato di degrado delle stazioni lombarde con cui ogni giorno i pendolari fanno i conti; circa il 50 per cento delle stazioni monitorate non e' dotata di una sala d'attesa idonea ad ospitare i pendolari che per ogni tipo di esigenza avessero necessita' di sostare. Nei casi in cui essa e' presente risulta non avere standard minimi di accoglienza con vere e proprie punte di degrado persino con una significativa presenza di rifiuti. Su alcune tratte la valutazione rilevata dimostra che circa il 75 per cento delle sale d'attesa risulta essere visibilmente sporco. Circa un terzo (30 per cento) delle sale d'attesa rilevate su alcune tratte risulta essere danneggiata e con graffiti estesi lungo le pareti; in circa il 60 per cento dei sottopassi lungo la linea Milano-Lecco si registrano danneggiamenti; in alcune tratte si registra nel 46 per cento delle stazioni l'assenza della segnaletica direzionale, sufficiente ad orientare i viaggiatori; il 100 per cento delle stazioni non espongono tariffari regionali, non dispongono di info point turistici, neppure di tipo automatico; nel 62 per cento delle stazioni manca una mappa della rete ferroviaria indispensabile per muoversi tra una linea ed un'altra; in nessuna stazione monitorata e' presente un distributore di de'pliant informativi sulla rete ferroviaria. È come se la rete ferroviaria sia organizzata solo per chi compie lo stesso tratto tutti i giorni e che quindi «per esperienza» ha le informazioni minime purche' gli orari dei treni non cambino o non ci siano variazioni. L'esatto contrario di quello di cui avrebbe bisogno una citta' come Milano che si appresta a ricevere le milioni di persone che approderanno in Lombardia per raggiungere Expo 2015; sono state registrate tratte in cui circa il 70 per cento delle stazioni e' privo di servizi igienici, in circa il 62 per cento delle stazioni di alcune tratte non vi e' collegamento con il trasporto extraurbano; per quanto riguarda la presenza di videosorveglianza o presidi di polizia si raggiungono punte del 45 per cento di stazioni senza alcun sistema di videosorveglianza in funzione e circa il 77 per cento di stazioni senza presidi di polizia; l'accesso alle stazioni per i cittadini con problemi di disabilita' risulta essere inadeguato o impossibile; la linea Milano-Lecco presenta i seguenti dati: 54 per cento di stazioni inaccessibili ai disabili, 85 per cento delle stazioni in cui sono presenti marciapiedi rialzati, 77 per cento delle stazioni rilevate senza rampe di acceso per i disabili. Nel 31 per cento delle stazioni rilevate non ha mappe o indicazioni per ipovedenti. Il 46 per cento delle stazioni rilevate non dispone di biglietterie con personale e il dato diventa ancora piu' preoccupante se si considera che, sempre sulla stessa tratta, circa il 62 per cento delle stazioni rilevate non dispone di emettitrici automatiche; nello specifico delle stazioni del Passante ferroviario di Milano monitorate non vi e' alcuna informazione al pubblico, ne' a proposito delle tariffe applicate, ne' su gli abbonamenti, neppure dove e' possibile acquistarli; le Stazioni di Milano Cadorna, Milano Garibaldi e Milano Centrale sono totalmente prive di sale d'attesa. A questo si aggiunga che Milano Garibaldi, una delle stazioni piu' utilizzate nel trasporto pendolare e nel passante ferroviario, presenta punti del tutto inaccessibili alle persone portatrici di handicap come il senso percepito di insicurezza totale; analoga situazione di disagio, di degrado, di mancanza di informazione e di disservizi si registra anche sulla tratta Lecco-Tirano, con stazioni che sembrano non degne di un Paese industrializzato, ma abbandonate a se' stesse; la Lombardia ha il piu' grande bacino di pendolari in Italia con 594 mila viaggiatori ogni giorno sui treni: e' lombardo ben il 22 per cento di tutti i pendolari ferroviari del Paese; il Governo con la manovra finanziaria per il 2011 ha tagliato risorse al trasporto pubblico locale destinate sia agli investimenti che al trasporto passeggeri con la conseguenza che alla riduzione dei servizi si e' aggiunto l'aumento delle tariffe del 10 per cento dal 1 o febbraio e del 10 per cento dal 1 o maggio. Aumento ingiustificato visto che i parametri qualitativi non sono stati ad oggi definiti e i disagi per i pendolari sono in continuo aumento. È probabile che questi aumenti, a fronte della mancanza di risorse per migliorare il servizio offerto, convincano molti pendolari ad optare per l'automobile, congestionando il traffico e aumentando i livelli di inquinamento dell'aria, gia' sforati in molte citta'; e' urgente e necessario considerare il servizio pubblico di trasporto ferroviario nazionale e dei pendolari, una priorita' nell'ambito delle finalita' alle quali riservare, risorse aggiuntive, alla luce dei tagli operati su un settore strategico e di un'esigenza di una mobilita' sostenibile -: se non ritenga doveroso assumere ogni iniziativa per incentivare un trasporto pubblico locale di qualita', secondo gli standard europei e cosa intenda fare per eliminare lo stato di degrado diffuso che emerge dall'indagine suddetta, che non giova soprattutto all'immagine di una regione come la Lombardia, e per ripristinare maggiore equilibrio tra qualita' del servizio e aumento delle tariffe. (5-04219)