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Portale storico della Camera dei deputati

Documenti ed Atti

XVI Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/04615 presentata da GERMANA' ANTONINO SALVATORE (POPOLO DELLA LIBERTA') in data 20110414

Atto Camera Interrogazione a risposta in Commissione 5-04615 presentata da ANTONINO SALVATORE GERMANA' giovedi' 14 aprile 2011, seduta n.464 GERMANÀ, GAROFALO, GIBIINO, LA LOGGIA, VINCENZO ANTONIO FONTANA, GIAMMANCO, MINARDO, MISURACA, MARINELLO, PAGANO, CATANOSO GENOESE e TORRISI. - Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. - Per sapere - premesso che: la grave situazione che sta sconvolgendo gli equilibri internazionali sta dispiegando i suoi effetti dirompenti sull'intero territorio siciliano, ostaggio dell'arretratezza delle infrastrutture e del sottosviluppo di un sistema produttivo, che, investito da molteplici fattori negativi, non solo stenta a decollare, ma accumula ritardi che allargano il divario Nord-Sud e con il resto d'Europa: la Sicilia deve emergere dal baratro della perifericita', una condizione connaturata all'insularita' e all'orografia interna, ma soprattutto psicologica per gli oltre 5 milioni di siciliani che avvertono una distanza fisica dal «continente» e si auto percepiscono come ai margini del progresso tecnologico che non ha coinvolto un'isola di quasi 26.000 chilometri quadrati, costituita da pianure poco estese che si aprono tra impervi rilievi; le condizioni geo-morfologiche non sono pero' le uniche cause della disparita' e dello squilibrio, poiche', nel crogiuolo delle con-cause vanno annoverate l'incapacita' e la negligenza della classe dirigente regionale che non ha saputo implementare una coerente e lungimirante strategia di sviluppo infrastrutturale per avviare una connessione fisica ed economico-funzionale tra le diverse realta' territoriali, indispensabile imprimatur per uno sviluppo duraturo e un benessere diffuso per tutte quelle fasce della popolazione che si sentono relegate ai margini della modernita'; la situazione dei trasporti in Sicilia e' allarmante e la crisi libica ha fatto emergere con forza tutte le criticita' che purtroppo attengono al settore considerato in toto, interessando autostrade, treni, autobus, aeroporti e traghetti; esulando dalla questione del degrado delle autostrade e dal contenzioso che vede l'ANAS opporsi al Consorzio autostrade siciliane, per quanto attiene il trasporto ferroviario, va rilevato che la rete della Sicilia comprende solo linee a scartamento normale e risulta costituita da 8 linee che abbracciano tutte le 9 province della regione, per 1.378 chilometri lunghezza; molte linee sono state dismesse e in genere smantellate, operazione, ad avviso degli interroganti irrazionale se si considera che la rete siciliana costituisce la piu' estesa rete ferroviaria insulare del Mediterraneo, un paradosso quindi anche la constatazione che i tracciati sono obsoleti e le opere di ammodernamento rimangono un miraggio soprattutto in quelle aree che sono anche prive di aeroporti e strade moderne, accentuandone quindi l'isolamento e ostacolandone lo sviluppo; nel luglio 2009, e' stato presentato da Trenitalia alla regione siciliana, un piano di riorganizzazione delle tratte ferroviarie che prevedeva nuovi collegamenti, la riduzione dei tempi di percorrenza tra le principali stazioni ferroviarie dell'isola, treni lenti intervallati da treni veloci e la riorganizzazione di tutti i servizi in una nuova ottica di sistema integrato, il cui costo complessivo ammontava a circa 130 milioni di euro, ai quali andavano aggiunti altri 10 milioni a carico del bilancio regionale per una supplementare ottimizzazione del servizio, ma i cittadini che ne usufruiscono, soprattutto i pendolari, non hanno beneficiato di alcun miglioramento del trasporto ed anzi, si sono dovuti arrendere di fronte all'evidenza di un effettivo peggioramento, in special modo sulla dorsale tirrenica Messina-Palermo, oltre al taglio operato a diversi treni a lunga percorrenza; i treni, nel XX secolo, hanno rappresentato la locomotiva del progresso, ed invece per i siciliani sono un'aggiuntiva fonte di isolamento, anche in ragione del costo elevato dei biglietti soprattutto dei treni notte, e dei prezzi non solo non concorrenziali se comparati alle tariffe offerte dalle compagnie aeree low-cost, ma che non possono neanche essere giustificati dalla qualita' del servizio, se si considera infatti il pessimo stato dei vagoni, pur essendo state sottoscritte, negli ultimi mesi del 2010, due convenzioni tra il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e l'assessorato regionale della Sicilia alle infrastrutture per l'acquisto di nuovi veicoli, sia treni che bus, e precisamente 69 bus delle diverse tipologie (urbano, extraurbano e sub-urbano) e 3 composizioni ferroviarie bi-piano da 800 posti ciascuna; l'inefficienza del sistema infrastrutturale che si ripercuote e blocca lo sviluppo commerciale e del tessuto produttivo e' riscontrabile anche sul fronte del trasporto e dei collegamenti aerei, dal quale emergono gravi criticita' e profondi squilibri, mentre le contromisure della regione siciliana appaiono mera propaganda, poiche' i lavori di adeguamento e di potenziamento degli scali aerei di Palermo, Catania, Lampedusa, Pantelleria, Trapani e Comiso, stentano ad essere implementati in maniera coerente, efficace ed efficiente; all'inizio di settembre 2010, e' stato siglato un protocollo dalla regione siciliana, l'ENAC, il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e le societa' di gestione degli aeroporti siciliani, con il quale e' stato stabilito l'utilizzo di risorse pubbliche comunitarie, nazionali e regionali, tra cui le risorse liberate dal PON-trasporti 2000-2006, le risorse del PON-trasporti 2007-2013, le risorse del PO FESR per il periodo 2007-2013 e le risorse FAS della regione, per un ammontare complessivo di 483.814.698,26 di euro; e' stato inoltre previsto che l'attuazione delle opere sara' affidata alle societa' di gestione dei singoli aeroporti che dovranno garantire anche la disponibilita' della propria quota di finanziamento, ma a prescindere dagli aspetti puramente economici, occorre analizzare nel dettaglio gli interventi previsti nei diversi scali, progetti ambiziosi e pubblicizzati che, in potenza, sarebbero lodevoli e pregevoli, ma in atto, pur essendo indispensabili ed urgenti, sono arenati e rimangono solo una remota possibilita' ed una speranza evanescente; negli aeroporti di Pantelleria e Lampedusa, per i quali sono stati stanziati rispettivamente 37 e 25 milioni di euro, si dovra' procedere all'ampliamento dell'aerostazione e all'adeguamento delle infrastrutture di volo; a Palermo il piano di sviluppo da 204 milioni di euro, si compone di interventi relativi alle reti idriche, all'espansione del piazzale di sosta degli aeromobili, del terminal lato «land side» e dell'area imbarchi; a Trapani le iniziative per 19 milioni di euro riguarderanno gli impianti di smistamento bagagli e quelli di video sorveglianza esterna, il deposito carburanti e l'ampliamento del piazzale per gli aeromobili; per l'aeroporto di Catania, grazie a 192 milioni di euro, e' stato previsto il prolungamento della pista di volo, l'interramento della linea ferroviaria e la ristrutturazione della vecchia aerostazione; e infine e' stato disposto che l'aeroporto di Comiso benefici di opere di ampliamento del piazzale di sosta degli aeromobili e di sistemazione della viabilita' perimetrale esterna, per un totale di 7 milioni di euro; le promesse eclatanti non mancano, ma non corrispondono alla realta', non avendo alcuna aderenza allo «status quo» che rimane immutabile e cristallizzato in un orizzonte che per i siciliani non offre prospettive di sviluppo ne' stimoli per la crescita, mentre dilaga un senso di sfiducia ed impotenza di fronte all'acclarato disinteresse della classe politica regionale che non riesce ad avviare un ciclo virtuoso che si fondi sulle tre imprescindibili «I» ovvero infrastrutture, investimenti ed innovazione; nell'anno in cui si celebrano i 150 anni dell'Unita' d'Italia, la Sicilia si sente ancora isolata ed emarginata a causa della mancanza di collegamenti efficienti con l'intero territorio della penisola -: attraverso quali misure si intenda sovrintendere all'effettiva attuazione degli interventi programmati; se si intenda promuovere un meccanismo di adeguamento del sistema dei prezzi del trasporto ferroviario che rispecchi e sia conforme alla qualita' dei servizi; quando si renderanno operative le azioni di ammodernamento e potenziamento della rete ferroviaria e del traffico aereo. (5-04615)

 
Cronologia
giovedì 7 aprile
  • Politica, cultura e società

    La BCE innalza i tassi di interesse di 25 punti base.



lunedì 2 maggio
  • Politica estera ed eventi internazionali
    Ad Abbottabad (Pakistan) forze speciali USA uccidono lo sceicco saudita Osama bin Laden leader di al-Qaida, organizzazione terroristica responsabile degli attentati dell’11 settembre 2011 negli Stati Uniti.