Documenti ed Atti
XVI Legislatura della repubblica italiana
INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/01595 presentata da RIA LORENZO (UNIONE DI CENTRO) in data 20110414
Atto Camera Interrogazione a risposta orale 3-01595 presentata da LORENZO RIA giovedi' 14 aprile 2011, seduta n.464 RIA, RUGGERI e CERA. - Al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. - Per sapere - premesso che: il 26 ottobre 2009, dopo solo tre anni di attivita', su proposta della Banca d'Italia, veniva disposta la liquidazione coatta amministrativa della Banca Popolare della Valle d'Itria e Magna Grecia, ai sensi degli articoli 80 e seguenti del testo unico delle leggi in materia bancaria e creditizia, articolo applicabile quando «le irregolarita' nell'amministrazione o le violazioni delle disposizioni legislative, amministrative o statutarie o le perdite previste dall'articolo 70 siano di eccezionale gravita'»; il 28 ottobre 2010, previa autorizzazione della Banca d'Italia e con il supporto del fondo interbancario di tutela dei depositi, al fine di consentire la continuita' delle relazioni con i depositanti e la clientela, l'istituto di credito veniva acquisito da BancApulia spa, appartenente al gruppo Veneto Banca, ad un prezzo simbolico di un euro; tutti i rapporti attivi e passivi della Banca Popolare Valle D'Itria e Magna Grecia venivano quindi ceduti a BancaApulia (conti correnti, depositi, e altro), ad eccezione delle quote societarie; la vicenda ha evidenziato, ad avviso dell'interroganti, l'inadeguatezza di un sistema che non e' riuscito a salvaguardare le parti in causa: non sono stati salvaguardati i soci, per la maggior parte famiglie, artigiani, piccoli imprenditori, che hanno visto andare in fumo il loro investimento, ne' buona parte dei clienti, che durante l'amministrazione straordinaria al minimo accenno di difficolta' hanno ricevuto la comunicazione di revoca delle linee di credito, e fatto piu' sconcertante, non lo sono stati i dipendenti, divenuti solo «merce» di scambio con il gruppo acquirente; il gruppo Veneto Banca sembrerebbe, infatti, aver posto come condizione preliminare al proprio intervento, il preventivo licenziamento di tutti i dipendenti, senza avere la sensibilita' di avviare una trattativa che potesse salvaguardare, anche parzialmente, i posti di lavoro; ai dipendenti, nonostante l'impegno profuso per mantenere fino all'ultimo giorno la clientela, non e' rimasto che accettare il licenziamento in cambio di un piccolo incentivo, evitando in questo modo che alla liquidazione coatta amministrativa si accompagnasse anche il provvedimento di blocco dei pagamenti con gli immaginabili disagi per la clientela tutta; tuttavia gli ex dipendenti hanno appreso, con stupore, l'annuncio del gruppo Veneto Banca di voler procedere ad oltre trecento assunzioni per le quali le loro candidature non saranno prese in alcuna considerazione -: se siano a conoscenza della vicenda e quali urgenti iniziative, nell'ambito delle proprie competenze, intendono intraprendere per tutelare la sicurezza economica delle famiglie interessate dai licenziamenti, la clientela e gli interessi dei piccoli azionisti della Banca Popolare Valle d'Itria e Magna Grecia che hanno visto andare in fumo i propri risparmi, spesso frutto di una vita di sacrifici. (3-01595)