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Portale storico della Camera dei deputati

Documenti ed Atti

XVI Legislatura della repubblica italiana

INTERPELLANZA 2/01077 presentata da ZAMPARUTTI ELISABETTA (PARTITO DEMOCRATICO) in data 20110517

Atto Camera Interpellanza 2-01077 presentata da ELISABETTA ZAMPARUTTI martedi' 17 maggio 2011, seduta n.473 I sottoscritti chiedono di interpellare il Presidente del Consiglio dei ministri, per sapere - premesso che: nelle norme contenute nel cosiddetto decreto-legge sviluppo (n. 70 del 2011) approvato dal Consiglio dei ministri il 5 maggio 2011 e' previsto all'articolo 3, tra le altre cose, che: «Per incrementare l'efficienza del sistema turistico italiano, fermo restando il diritto libero e gratuito di accesso alla battigia anche ai fini di balneazione, e' introdotto un diritto di superficie avente durata di novanta anni»; il diritto di superficie e' uno strumento di diritto privato che prevede anche la possibilita' di costruire sia sul terreno ottenuto in gestione sia su quelli limitrofi; fatta eccezione per scogli e bagnasciuga, il decreto rende possibile costruire su arenili, senza limitarsi, come finora e' stato, a chioschi e piccole strutture destinate all'attivita' di affitto di ombrelloni e sdraio; secondo gli ambientalisti le conseguenze dell'articolo 3 saranno devastanti se associate ad altri articoli del decreto che consentono variazioni di destinazione d'uso dei fabbricati, aumento di cubature, silenzio-assenso per costruire, sgravi fiscali per i distretti turistici con la possibilita' di costruire a trecento metri dal mare; la Commissione europea, secondo quanto riferito da Chantal Hughes, portavoce del commissario al mercato interno Michel Barnier, ha chiesto alle autorita' italiane chiarimenti, atteso che quanto stabilito nel cosiddetto decreto-legge sviluppo non sarebbe conforme alle regole del mercato unico europeo; infatti, secondo l'articolo 12 della direttiva Bolkestein del 2006, le concessioni devono essere «rilasciate per una durata limitata adeguata e non possono prevedere la procedura di rinnovo automatico ne' accordare altri vantaggi al prestatore uscente o a persone che con tale prestatore abbiano particolari legami»; la portavoce ha ricordato che nel 2009 e nel 2010 la Commissione aveva gia' inviato due lettere di «messa in mora» il primo passo della procedura di infrazione, contestando in particolare all'Italia il rinnovo automatico degli affitti degli stabilimenti balneari per sei anni, senza procedere con il sistema delle aste; a giudizio degli interroganti, la norma aggrava ulteriormente quanto gia' stabilito dalla legge 5 maggio 2009, n. 42, che introducendo il federalismo demaniale fa partire una massiccia operazione di vendita del patrimonio di tutti che andra' a vantaggio di pochi, per di piu' con il rischio di alimentare la speculazione immobiliare -: se non intenda assumere iniziative normative perche' sia cancellato l'articolo 3 che rischia di provocare effetti devastanti sull'ambiente e sul paesaggio delle coste italiane; quali iniziative intenda adottare per assicurare il pieno rispetto della direttiva Bolkestein del 2006. (2-01077) «Zamparutti, Beltrandi, Bernardini, Farina Coscioni, Mecacci, Maurizio Turco».

 
Cronologia
domenica 15 maggio
  • Parlamento e istituzioni
    Si svolgono le elezioni amministrative in 1315 comuni e in 11 province, con turni di ballottaggio il 29 e 30 maggio. Si rinnovano i consigli comunali di quattro grandi città: Milano, Torino, Napoli e Bologna. Si affermano le liste di centro-sinistra e i ballottaggi confermano tale tendenza.

martedì 24 maggio
  • Parlamento e istituzioni
    La Camera approva, con 313 voti favorevoli, 291 contrari e 2 astenuti, l'articolo unico del d.d.l. di conversione del decreto-legge 31 marzo 2011, n. 34, recante disposizioni urgenti in favore della cultura, in materia di incroci tra settori della stampa e della televisione, di razionalizzazione dello spettro radioelettrico, di moratoria nucleare, di partecipazioni della Cassa depositi e prestiti, nonchè per gli enti del Servizio sanitario nazionale della regione Abruzzo (C. 4307), sul quale il Governo ha posto la questione di fiducia.