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Documenti ed Atti

XVI Legislatura della repubblica italiana

MOZIONE 1/00647 presentata da BERNARDO MAURIZIO (POPOLO DELLA LIBERTA') in data 20110606

Atto Camera Mozione 1-00647 presentata da MAURIZIO BERNARDO testo di lunedi' 6 giugno 2011, seduta n.481 La Camera, premesso che: la riforma del sistema di riscossione coattiva dei tributi, avviata con il decreto-legge n. 203 del 2005, che ha sancito la soppressione del sistema di affidamento in concessione del servizio nazionale della riscossione ed ha portato alla concentrazione nel gruppo Equitalia delle precedenti numerose societa' operanti nel settore, ha determinato, negli ultimi anni, un notevole miglioramento dell'efficacia dell'attivita' di riscossione coattiva, incrementando l'ammontare delle somme effettivamente riscosse, che e' passato, in valore assoluto, da circa 3,8 miliardi di euro nel 2005 a circa 8,8 miliardi di euro nel 2010, con un aumento percentuale pari a circa il 130 per cento; occorre che, nell'utilizzo dello strumento della riscossione, la cui migliorata efficienza ha costituito un elemento fondamentale per assicurare la tenuta delle entrate pubbliche nonostante l'attuale situazione di crisi, si tenga conto delle situazione di difficolta' in cui versa una parte dei contribuenti e delle imprese, a causa del negativo andamento congiunturale dell'economia mondiale; infatti, la crisi economico-occupazionale che investe molti comparti del settore economico primario e secondario e che risulta particolarmente grave in alcune aree del Paese, ha determinato una significativa contrazione dei consumi e delle commesse, innescando in tal modo, a catena, la crisi del settore terziario, del commercio e dei servizi; tale situazione e' aggravata dalla debolezza strutturale di alcuni mercati locali, quali quelli delle regioni meridionali, notoriamente costituiti da micro-aziende, per lo piu' sottocapitalizzate ed esposte ad una cronica carenza di liquidita'; a questo quadro negativo deve aggiungersi il crescente ritardo dei pagamenti da parte delle pubbliche amministrazioni, nonche' da parte degli enti del Servizio sanitario nazionale, che pone molte imprese in una condizione di grave carenza di liquidita'; la scarsita' di risorse finanziarie liquide e la cronica difficolta' di molte imprese, soprattutto di medie e piccole dimensioni, ad accedere a condizioni economicamente sostenibili al finanziamento bancario, hanno determinato a loro volta una condizione di diffusa morosita' delle imprese nei confronti di Equitalia e degli altri enti della riscossione, e, a monte, nei confronti dell'erario, degli enti previdenziali e degli enti locali, tale da costituire una problema molto serio; consapevoli dell'estrema gravita', non solo economica, ma anche sociale del fenomeno, le associazioni rappresentative del mondo produttivo hanno gia' sollecitato a livello nazionale l'adozione di norme di rango legislativo e regolamentare, volte ad alleggerire il carico fiscale e contributivo gravante sulle imprese, a rendere piu' flessibili i meccanismi di riscossione coattiva, nonche' a ridurre l'onerosita' delle more, degli interessi e sanzioni previsti in caso di ritardo nei pagamenti dei tributi e dei contributi; in tale prospettiva occorre sottolineare come l'intento di tali iniziative non debba essere quello di favorire in alcun modo forme di elusione o di evasione fiscale e contributiva, ma di affermare il principio dell'effettiva equita' e sostenibilita' del carico fiscale-contributivo, introducendo forme di flessibilita' in favore di quei contribuenti onesti che dimostrino di non essere temporaneamente in grado di adempiere ai propri obblighi fiscali e contributivi a causa dell'attuale difficile congiuntura economica; in questo contesto occorre anche evitare che la sanzione tributaria per il ritardo nel pagamento, sommata agli interessi ed agli aggi di riscossione, determini un incremento insostenibile e spropositato del debito tributario originario; al di la' degli apprezzabili segnali di disponibilita' nei confronti delle ragioni del mondo produttivo, estrinsecatisi nella lettera aperta indirizzata alcuni mesi fa ai contribuenti dal direttore di Equitalia, Attilio Befera, nelle disposizioni da ultimo introdotte che prevedono l'applicazione di sanzioni disciplinari nel caso in cui i controlli fiscali siano effettuati con modalita' vessatorie o poco rispettose dei principi dello statuto dei diritti del contribuente, nonche' nella recentissima presa di posizione del Ministro dell'economia e delle finanze contro l'utilizzo indiscriminato e distorto del fermo amministrativo nel settore della riscossione coattiva, in particolare per quanto riguarda la riscossione delle entrate degli enti locali, occorre tuttavia affrontare il problema anche a livello legislativo; in tale contesto e' opportuno rammentare che una maggiore sensibilita' rispetto alle legittime esigenze di settori produttivi in crisi corrisponde alla stessa esigenza di tutela degli interessi erariali, in quanto il collasso dei settori produttivi comprometterebbe la stessa possibilita' di riscuotere effettivamente le somme dovute a titolo di imposte e contributi e determinerebbe una crescita smisurata delle spese per il sostegno del reddito e per il welfare in generale, impegna il Governo: ad assumere iniziative normative volte in particolare a: a) introdurre elementi di maggiore flessibilita' nelle procedure di riscossione coattiva nei confronti di quegli imprenditori che dimostrino di non essere in grado di ottemperare alle scadenze fiscali e contributive per una temporanea difficolta' economica legata alla congiuntura negativa, attraverso un intervento normativo teso a rendere strutturale la possibilita' di concedere al debitore un nuovo piano di rateazione, in caso di mancato pagamento di una o piu' rate determinato da un comprovato peggioramento della situazione di difficolta' economica del debitore stesso; b) rivedere la disciplina della riscossione degli importi non significativi, intendendosi per tali quelli inferiori o pari a 2.000 euro, stabilendo che, per gli stessi importi, l'agente della riscossione e' tenuto semplicemente ad inviare al debitore solleciti di pagamento; c) rivedere il meccanismo di espropriazione sugli immobili, elevando a 20.000 euro l'importo al di sotto del quale non e' possibile iscrivere ipoteca ovvero procedere ad espropriazione, prevedendo inoltre che, qualora il debitore risulti proprietario di un solo immobile nel quale abbia la propria residenza l'iscrizione ipotecaria sia necessariamente preceduta dalla notifica di una comunicazione preventiva che assegni al debitore stesso un termine di trenta giorni per effettuare il pagamento, prima che si proceda all'iscrizione del gravame; d) riformare il meccanismo di calcolo delle sanzioni tributarie, in particolare escludendo forme di anatocismo, legate all'applicazione di ulteriori interessi sulle sanzioni e sugli interessi di mora maturati per il mancato pagamento dei debiti tributari, limitando la crescita degli oneri connessi ai ruoli esecutivi e rivedendo il meccanismo dei compensi di riscossione; e) favorire, anche nel contesto del processo di attuazione del federalismo fiscale, la riorganizzazione del sistema della riscossione coattiva da parte dei comuni, verificando in tale contesto l'opportunita' di concentrare l'operativita' di Equitalia sulla riscossione dei crediti di natura tributaria e contributiva, lasciando al sistema della riscossione degli enti locali la competenza in materia di riscossione delle altre entrate di spettanza dei medesimi enti locali. (1-00647) «Bernardo, Cicu, Pagano, Baldelli, Santelli, Bertolini, Angelucci, Berardi, Del Tenno, Dima, Vincenzo Antonio Fontana, Leo, Milanese, Misuraca, Antonio Pepe, Pugliese, Savino, Ventucci, Germana', Lisi, Lorenzin, Moles, Testoni, Toccafondi».

 
Cronologia
mercoledì 1° giugno
  • Parlamento e istituzioni
    La Camera approva il disegno di conversione del decreto-legge 13 maggio 2011, n. 70 Semestre Europeo - Prime disposizioni urgenti per l'economia, (C. 4357), che sarà approvato in via definitiva dal Senato il 7 luglio (legge 12 luglio 2011, n. 106).

lunedì 6 giugno
  • Parlamento e istituzioni
    Alfonso Quaranta è eletto Presidente della Corte costituzionale.

domenica 12 giugno
  • Parlamento e istituzioni
    Si svolgono quattro referendum sull’affidamento a privati di servizi pubblici locali, sulla determinazione delle tariffe del servizio idrico, sulla possibilità di produrre energia elettrica nucleare nel territorio italiano e in materia di legittimo impedimento del Presidente del Consiglio dei Ministri e dei Ministri a comparire in udienza penale. L’affluenza alle urne è pari al 57% degli aventi diritto. Netta vittoria dei sì per tutti e quattro i quesiti.