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Portale storico della Camera dei deputati

Documenti ed Atti

XVI Legislatura della repubblica italiana

MOZIONE 1/00648 presentata da VENTUCCI COSIMO (POPOLO DELLA LIBERTA') in data 20110606

Atto Camera Mozione 1-00648 presentata da COSIMO VENTUCCI testo di lunedi' 6 giugno 2011, seduta n.481 La Camera, premesso che: i rapporti politici tra Italia e Confederazione elvetica sono caratterizzati da storici vincoli di amicizia e collaborazione; tuttavia, da diversi mesi a questa parte, risultano innegabili le tensioni sorte tra i due Paesi con l'introduzione dello «scudo fiscale» e a seguito dell'inserimento della Svizzera nella black list degli Stati che agevolano l'evasione fiscale; tale clima di tensione sembra essersi trasformato in vera ostilita' in occasione delle elezioni del 10 aprile 2011, quando il Canton Ticino e' stato chiamato al rinnovo del Parlamento e del Governo regionale; il partito risultato vincitore e' la Lega dei Ticinesi guidata da Giuliano Bignasca, che e' passato dal 22 per cento al 30 per cento dei voti decretando lo storico sorpasso sul Partito liberale radicale (Plr), finora sempre detentore della maggioranza relativa che e' sceso dal 28 per cento al 25 per cento; la Lega dei Ticinesi si e' sempre caratterizzata per le posizioni anti-frontalieri italiani, tanto e' vero che gia' nei mesi scorsi il partito Udc ticinese, alleato della Lega ticinese, aveva promosso una campagna pubblicitaria denigratoria proprio contro i lavoratori frontalieri italiani, definiti ratti che rubano il lavoro agli svizzeri; all'indomani del risultato elettorale le dichiarazioni rilasciate dal leader dei leghisti ticinesi hanno destato molte e fondate preoccupazioni per i toni, violenti ed offensivi, usati soprattutto nei confronti dei lavoratori frontalieri italiani; sono quasi 48 mila gli italiani, di cui la maggior parte provenienti dalle province di Varese (circa 26 mila circa) e Como (20 mila circa), che ogni giorno varcano la frontiera per recarsi a lavorare in Svizzera e che costituiscono una risorsa fondamentale per l'economia dei cantoni Ticino, Vallese e Grigioni; la presenza di un cosi' consistente numero di frontalieri impiegati in Svizzera ha indotto l'Italia e la Confederazione elvetica a stipulare numerosi accordi bilaterali per regolare varie questioni riguardanti, tra l'altro, la previdenza sociale, l'imposizione fiscale, l'indennita' di disoccupazione; tra questi trattati, una posizione di rilievo e' ricoperta dall'accordo del 3 ottobre 1974 relativo all'imposizione dei lavoratori frontalieri ed alla compensazione finanziaria a favore dei comuni italiani di confine; in conformita' a tale convenzione la Svizzera ristorna ai comuni italiani che ne hanno diritto una consistente quota (attualmente il 38,8 per cento) delle imposte fiscali riscosse alla fonte sulle retribuzioni dei frontalieri; negli ultimi tempi sembra proprio che tale accordo voglia essere rinegoziato da parte della Svizzera a svantaggio naturalmente dei lavoratori frontalieri; nel mese di marzo 2011 il Parlamento del Canton Ticino ha adottato all'unanimita' un'iniziativa del Gruppo PPD «Rinegoziare l'Accordo sui frontalieri, rifondere al Ticino gran parte del ristorno dell'imposta alla fonte e togliere la Svizzera dalla black-list italiana» che pertanto sara' inserita nell'ordine del giorno della sessione del mese di giugno 2011 del Parlamento nazionale svizzero. La risoluzione chiede che la Confederazione apra la trattativa con l'Italia per rimediare all'assenza di reciprocita' a danno dei residenti della fascia di frontiera svizzera che lavorano come dipendenti nella fascia di frontiera italiana, per attenuare l'ammontare del ristorno a carico di Ticino, Grigioni e Vallese in ragione del 38,8 per cento in modo analogo a quello del 12,5 per cento pattuito con l'Austria; qualora venisse approvata, una simile modifica dei ristorni provocherebbe conseguenze nefaste per le risorse dei comuni italiani di confine, impegna il Governo: ad intraprendere le necessarie iniziative con il Governo della Confederazione elvetica al fine di riaprire un proficuo dialogo sulle tematiche fiscali a tutela delle migliaia di lavoratori frontalieri che ogni giorno si recano in Svizzera per lavorare onestamente, costituendo per la Svizzera una ricchezza; a riprendere al piu' presto il negoziato sulla nuova convenzione fiscale per evitare la doppia imposizione sul reddito e sulla sostanza, formulando e discutendo in quella sede le legittime richieste d'interesse del nostro Paese; a porre in essere tutte le misure idonee per scongiurare la rinegoziazione degli accordi gia' esistenti tra Italia e Confederazione elvetica in tema di ristorni fiscali ai comuni di frontiera. (1-00648) «Ventucci, Razzi, Berardi, Bernardo, Sardelli, Angelucci, Del Tenno, Dima, Vincenzo Antonio Fontana, Germana', Leo, Milanese, Misuraca, Pagano, Antonio Pepe, Pugliese, Savino».

 
Cronologia
mercoledì 1° giugno
  • Parlamento e istituzioni
    La Camera approva il disegno di conversione del decreto-legge 13 maggio 2011, n. 70 Semestre Europeo - Prime disposizioni urgenti per l'economia, (C. 4357), che sarà approvato in via definitiva dal Senato il 7 luglio (legge 12 luglio 2011, n. 106).

lunedì 6 giugno
  • Parlamento e istituzioni
    Alfonso Quaranta è eletto Presidente della Corte costituzionale.

domenica 12 giugno
  • Parlamento e istituzioni
    Si svolgono quattro referendum sull’affidamento a privati di servizi pubblici locali, sulla determinazione delle tariffe del servizio idrico, sulla possibilità di produrre energia elettrica nucleare nel territorio italiano e in materia di legittimo impedimento del Presidente del Consiglio dei Ministri e dei Ministri a comparire in udienza penale. L’affluenza alle urne è pari al 57% degli aventi diritto. Netta vittoria dei sì per tutti e quattro i quesiti.