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Documenti ed Atti

XVI Legislatura della repubblica italiana

INTERPELLANZA URGENTE 2/01225 presentata da FARINA RENATO (POPOLO DELLA LIBERTA') in data 20111005

Atto Camera Interpellanza urgente 2-01225 presentata da RENATO FARINA mercoledi' 5 ottobre 2011, seduta n.529 I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro degli affari esteri, per sapere - premesso che: il 13 settembre 2011 il dipartimento di Stato USA ha pubblicato il suo ultimo rapporto sulla liberta' religiosa internazionale. Il rapporto, relativo al 2010, copre solo gli ultimi sei mesi dell'anno, nella sua presentazione Michael H. Posner, vicesegretario dell'ufficio per la democrazia, i diritti umani e il lavoro, ha detto che tra i Paesi di particolare preoccupazione (CPC - Countries of Particular Concern) figurano gli stessi dello scorso anno: Birmania, Cina, Eritrea, Iran, Corea del Nord, Arabia Saudita, Sudan e Uzbekistan; ciononostante, vi sono anche altri Paesi in cui avvengono gravi violazioni della liberta' religiosa, tra cui particolare apprensione suscita la situazione dei cristiani in Siria, dove l'instabilita' e le violenze stanno portando a numerose violazioni dei diritti umani, cosi' come Pakistan, Iraq, Vietnam ed Egitto sono altri Paesi individuati da Posner per le gravi offese alla liberta' religiosa; il rapporto cita diversi modi in cui la liberta' religiosa e' ostacolata: repressione attiva da parte delle autorita' e impunita'. In Paesi come Iran e Corea del Nord la religione e' sotto stretto controllo, nell'ambito del piu' ampio tentativo di dominare la vita politica e sociale in generale. Altri Stati come l'Eritrea opprimono la gente al punto tale che i credenti sono costretti a rinunciare alla propria fede o a lasciare il Paese. Talvolta la situazione e' aggravata da gruppi estremisti come al-Qaeda, che lo scorso anno ha invocato attacchi violenti contro le minoranze religiose in Medio Oriente. Nel 2010 vi sono stati attentati contro luoghi sacri e fedeli sunniti, sciiti, ahmadiyya e cristiani. Anche in Nigeria vi e' stato un significativo aumento degli episodi di violenza contro cristiani e musulmani. Nel febbraio di quest'anno si e' verificato un ulteriore caso di violenza che ha provocato circa 96 morti; altri ostacoli alla liberta' religiosa sono le leggi contro l'apostasia e la blasfemia. Queste leggi sono spesso utilizzate a discriminazione delle minoranze religiose. La blasfemia e la conversione dall'islam o apostasia puo' essere punita con la morte in Afghanistan, Iran, Pakistan e Arabia Saudita. Queste leggi sono anche spesso utilizzate in modo strumentale nell'ambito di contrasti personali o di controversie sulla proprieta' immobiliare; secondo il dipartimento di Stato, lo scorso anno vi e' stato un aumento o un mantenimento dei livelli di antisemitismo in ogni continente. Gli atti di questo tipo comprendono la profanazione di cimiteri, il diniego dell'Olocausto, la pubblicazione di un certo tipo di letteratura e anche di cartoni animati; una serie di Paesi ha approvato o sta approvando leggi che restringono la liberta' religiosa in ragione della necessita' di proteggere la sicurezza nazionale. Alcuni Governi hanno posto restrizioni alle attivita' di gruppi che considerano pericolosi: nella sezione sulla Birmania, il rapporto osserva che il Governo ha continuato a monitorare gli incontri e le attivita' praticamente di ogni organizzazione religiosa. I gruppi religiosi, inoltre, sono tenuti a chiedere l'autorizzazione per poter svolgere qualsiasi evento pubblico di grandi dimensioni. Secondo il dipartimento di Stato, le autorita' si sono spesso rifiutate di autorizzare la celebrazione delle feste tradizionali cristiane o islamiche; e' anche difficile ottenere l'autorizzazione ufficiale per la costruzione di nuove chiese o luoghi di culto, e in alcuni casi persino la ristrutturazione di edifici esistenti viene bloccata. La censura di Stato ha continuato ad applicare le restrizioni sulla pubblicazione della Bibbia, del Corano e di altri testi cristiani e islamici; risulta anche che, nella promozione del buddismo, il Governo abbia affidato orfani e senzatetto ai monasteri buddisti anziche' a gruppi cristiani per sottrarli all'influenza dei missionari; inoltre, l'adesione o conversione al buddismo continua ad essere un obbligo non scritto per coloro che vogliono arrivare ai gradi piu' elevati del Governo; passando alla Cina, il rapporto inizia osservando che solo i gruppi religiosi che rientrano tra le cinque associazioni religiose patriottiche ufficialmente riconosciute (buddista, taoista, musulmana, cattolica e protestante) sono autorizzati a svolgere funzioni religiose; altri gruppi, tra cui quelli protestanti o quelli cattolici fedeli al Vaticano, non possono registrarsi ed essere legali. In alcuni luoghi, le autorita' hanno accusato i membri di gruppi non ufficiali di reati come lo svolgimento di attivita' religiose illegali o il disturbo della stabilita' sociale. Il livello di rispetto del Governo per la liberta' religiosa nelle leggi e nella pratica si e' ridotto nel corso del periodo considerato. I leader musulmani della regione autonoma di Xinjiang Uighur e i religiosi buddisti tibetani hanno subito maggiori discriminazioni lo scorso anno. Coloro che vogliono entrare in un seminario ufficiale devono avere il sostegno della loro associazione religiosa patriottica. Inoltre, il Governo richiede agli studenti di dimostrare la loro «affidabilita' politica» e impone che le questioni politiche siano anche oggetto di esame per tutte le scuole religiose; nel periodo coperto dal rapporto, le autorita' hanno continuato a monitorare e talvolta a vessare sia i gruppi non registrati che quelli registrati. Un certo numero di leader religiosi e di fedeli e' stato arrestato o condannato alla reclusione a causa delle loro attivita' religiose; per quanto riguarda il Vietnam, il rapporto afferma che si e' registrata una serie di violazioni della liberta' religiosa. Per esempio, molti cattolici e protestanti affermano di essere stati discriminati nel fare domanda di lavoro nell'ambito dell'amministrazione pubblica. Una serie di credenti ha subito vessazioni o repressioni, soprattutto se appartenenti a gruppi privi del riconoscimento ufficiale. Tra le azioni prese dalle autorita' figurano la cessazione forzata di riunioni religiose, la chiusura di chiese domestiche non registrate e pressioni sugli individui perche' rinuncino alla loro fede religiosa. Vi sono stati gravi contrasti, nel gennaio dello scorso anno, tra i parrocchiani della chiesa cattolica di Dong Chiem che protestavano contro la demolizione di una grande croce di cemento da parte della polizia. La folla di diverse centinaia di persone e' stata attaccata dalla polizia, che ha usato gas lacrimogeni e ha picchiato circa una dozzina di individui. Secondo il rapporto, due settimane dopo un monaco cattolico e' stato percosso dalla polizia fino a perdere i sensi, mentre cercava di accedere alla parrocchia vicina al luogo in cui e' stata demolita la croce. Piu' tardi, a febbraio, un gruppo di suore e di altri cattolici di Ho Chi Minh City si e' recato in pellegrinaggio a quella parrocchia ed e' stato fermato dalla polizia, che gli ha impedito l'accesso; mentre il dipartimento di Stato afferma il suo continuo interesse nel difendere la liberta' religiosa, la commissione USA per la liberta' religiosa internazionale ha espresso il suo disappunto per la mancata introduzione di altri Paesi nella lista di quelli di particolare preoccupazione (CPC), come per esempio Egitto, Iraq, Nigeria, Pakistan, Turkmenistan e Vietnam; in particolare a proposito dell'Egitto, la stampa internazionale riferisce di tragici episodi al Cairo e dopo che una chiesa cristiana e' stata distrutta da integralisti islamici, di una manifestazione di protesta dei copti che e' stata funestata da gravissimi episodi di repressione armata con l'uccisione di 24 persone; il premier Sharaf ha giudicato questa manifestazione non come esito delle crescenti persecuzioni, ma come provocazione di forze, non ben definite, che agirebbero contro la nuova primavera egiziana -: se il Governo condivida le conclusioni cui e' giunto il rapporto del Dipartimento di Stato americano; se, in particolare, a proposito della situazione in Egitto, sia in grado di fornire ulteriori notizie anche con riferimento alla visione degli eventi fornita dal premier egiziano; quali iniziative sia del Governo italiano sia di altri Paesi siano in corso presso l'ONU e altre organizzazioni internazionali per tutelare la liberta' religiosa, definita «madre di tutte le liberta'» nella mozione unitaria Mazzocchi e altri del 12 gennaio 2011; quali siano gli orientamenti del Governo in merito all'impegno dell'Unione europea, ed in particolare di Lady Ashton, a riguardo della liberta' religiosa e contro la cristianofobia; come il Governo stia procedendo presso i singoli Governi, in specie oggi quello dell'Egitto, per implementare l'impegno preso con la risoluzione Mazzocchi e altri, in particolare contro la cristianofobia. (2-01225) «Renato Farina, Garagnani, Angeli, Mottola, Centemero, Porcu, Mariarosaria Rossi, Bertolini, Di Centa, Stracquadanio, Razzi, Palmieri, Vignali, De Luca, Cesaro, Pagano, Vella, Lehner, Biancofiore, Zacchera, Pionati, Lanzarin, Soglia, Romele, Scandroglio, Polledri, Gottardo, Taddei, De Camillis, Aprea, Mussolini, Lupi, Paroli, Toccafondi, Pianetta, Volpi, Aracu».





 
Cronologia
martedì 4 ottobre
  • Parlamento e istituzioni
    Il Parlamento riunito in seduta comune elegge Ettore Adalberto Albertoni componente del Consiglio Superiore della Magistratura.

mercoledì 5 ottobre
  • Parlamento e istituzioni
    Il Parlamento riunito in seduta comune elegge al quarto scrutinio Sergio Mattarella giudice della Corte Costituzionale.

    Sergio Mattarella
martedì 11 ottobre
  • Parlamento e istituzioni
    L'Assemblea della Camera respinge l'articolo 1 del disegno di legge, già approvato dal Senato, recante Rendiconto generale dell'Amministrazione dello Stato per l'esercizio finanziario 2010 (C. 4621).