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Portale storico della Camera dei deputati

Documenti ed Atti

XVI Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/02035 presentata da MANTOVANO ALFREDO (POPOLO DELLA LIBERTA') in data 20120124

Atto Camera Interrogazione a risposta orale 3-02035 presentata da ALFREDO MANTOVANO martedi' 24 gennaio 2012, seduta n.575 MANTOVANO e CROSETTO. - Al Ministro della giustizia, al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che: da uffici giudiziari dislocati in vari distretti emerge che, a seguito delle nuove norme sull'arresto in flagranza, introdotte dal decreto-legge n. 211 del 22 dicembre 2011, il cui disegno di legge di conversione e' in corso di esame da parte dell'Assemblea del Senato - e in particolare delle disposizioni che reintroducono l'utilizzo delle camere di sicurezza al posto degli istituti di pena -, si e' determinata notevole incertezza operativa tra le forze di polizia e fra esse l'autorita' giudiziaria; infatti, come e' stato illustrato dal vice capo della polizia prefetto Cirillo, nel corso di un'audizione sul decreto-legge davanti alla Commissione giustizia del Senato, e come e' stato spiegato in modo dettagliato nella relazione dallo stesso depositata nella circostanza, ci sono presidi di polizia - quelli costruiti da vent'anni a oggi - che sono privi delle camere di sicurezza; quelli che ne dispongono le avevano da tempo destinate ad altro, si' che vi sono difficolta' per il loro riadattamento; gli appartenenti alle forze di polizia (con esclusione della polizia penitenziaria) non sono stati formati per svolgere compiti di custodia nei loro presidi di soggetti tratti in arresto; l'esito di tutto cio', nel primo mese di applicazione delle nuove misure, si sarebbe tradotto in un calo del numero degli arresti in flagranza, preferendo al loro posto la denuncia a piede libero; quindi, in un corrispondente calo del livello di sicurezza, derivante dalla permanenza in liberta' di persone che, nel contesto normativo antecedente, sarebbero state tratte in arresto; a cio' si aggiunge il disagio nel dover comunque organizzare ex novo il servizio delle camere di sicurezza, distogliendo risorse umane e finanziarie dai compiti propri delle forze di polizia, in un momento in cui i tagli impongono l'uso piu' razionale delle risorse medesime; per porre il Parlamento nelle condizioni di affrontare l'esame della legge di conversione del decreto-legge prima richiamato con piena consapevolezza delle conseguenze della sua prima applicazione, e' indispensabile conoscere dettagliatamente gli effetti delle sue norme, in particolare di quelle sulle camere di sicurezza, con particolare riferimento: a) al confronto fra il numero degli arrestati in flagranza nel primo mese di applicazione e il numero degli arrestati nel mese precedente; b) al numero delle camere di sicurezza oggi disponibili e alle condizioni nelle quali si trovano; c) alle spese finora sostenute per tale allestimento e a quelle che si prevede debbano sostenersi per la piena funzionalita' del nuovo sistema; d) al numero di unita' di polizia di Stato e di carabinieri impegnati quotidianamente per la sorveglianza e per la funzionalita' delle camere di sicurezza, dal momento dell'entrata in vigore del decreto, e ai compiti dai quali per tale impiego sono stati sottratti -: quale sia il numero degli arrestati in flagranza nel primo mese di applicazione del decreto-legge n. 211 del 2011, e quale fosse il numero degli arrestati nel mese precedente; quante siano le camere di sicurezza oggi disponibili e in quali condizioni si trovino; quali siano le spese finora sostenute per tale allestimento e quali si preveda debbano sostenersi per la piena funzionalita' del nuovo sistema; quale sia il numero delle unita' di polizia di Stato e di carabinieri impegnate quotidianamente per la sorveglianza e per la funzionalita' delle camere di sicurezza, dal momento dell'entrata in vigore del decreto-legge, e da quali compiti siano state sottratte per tale impiego.(3-02035)

 
Cronologia
venerdì 13 gennaio
  • Politica, cultura e società

    L'agenzia Standard & Poor's taglia nuovamente il rating di affidabilità dell'Italia, che passa da A a BBB+.



giovedì 26 gennaio
  • Parlamento e istituzioni
    La Camera approva, con 469 voti favorevoli, 74 contrari e 5 astenuti, l'articolo unico del d.d.l. di conversione del decreto-legge 29 dicembre 2011, n. 216 recante proroga dei termini previsti da disposizioni legislative (C.4865), sul quale il Governo ha posto la questione di fiducia.