Documenti ed Atti
XVI Legislatura della repubblica italiana
INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/06182 presentata da CODURELLI LUCIA (PARTITO DEMOCRATICO) in data 20120215
Atto Camera Interrogazione a risposta in Commissione 5-06182 presentata da LUCIA CODURELLI mercoledi' 15 febbraio 2012, seduta n.586 CODURELLI, MATTESINI, MIGLIOLI, SCHIRRU, BOCCUZZI, RAMPI, GATTI, CENNI e GNECCHI. - Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. - Per sapere - premesso che: secondo dati Istat nei primi nove mesi del 2011 ci sono state 45mila giovani occupate in meno mentre nel 2012 le donne occupate sono state la meta', cioe' il 46,1 per cento dato che conferma l'Italia tra gli ultimi Paesi in Europa per l'occupazione femminile; le donne nella fascia di eta' tra i 18 e i 29 anni hanno un tasso di occupazione piu' basso di quello degli uomini, sono piu' precarie, nonostante siano piu' scolarizzate e sono piu' sottoutilizzate, svolgono cioe' un lavoro per il quale e' richiesto un titolo di studio inferiore e guadagnano meno; secondo uno studio della Banca d'Italia i salari le donne sono nettamente piu' bassi che per gli uomini pur a parita' di mansioni ed esperienza professionale; secondo uno studio Isfol il 40,8 per cento di donne fuoriuscite dal lavoro dichiara di aver interrotto l'attivita' lavorativa per prendersi cura dei figli e di queste un 5,6 per cento per dedicarsi totalmente alla famiglia o per accudire persone non auto sufficienti; il sistema italiano non fornisce servizi adeguati alla famiglia e alla conciliazione; di conseguenza le donne non entrano nel mercato del lavoro o ne escono dopo il primo figlio o per assistere parenti anziani; a prova delle tante discriminazioni da gennaio 2012 in varie aziende del gruppo Fiat e Fiat Industriali viene applicato il nuovo contratto collettivo specifico di lavoro di I livello del 29 dicembre 2010", con il quale si intende sostituire ogni precedente accordo e contratto previgente nelle aziende Fiat, ivi compreso il contratto collettivo nazionale lavoratori industria metalmeccanica privata; nel testo dell'accordo e' previsto che «Il premio straordinario 2012 pari a 600 euro lordi verra' erogato esclusivamente a chi avra' effettuato nel periodo gennaio-giugno 2012 un numero di ore di effettiva prestazione lavorativa non inferiore ad 870»; nel testo dell'accordo e' evidente come sia esclusa dal computo delle ore di effettiva prestazione lavorativa qualunque assenza e/o mancata prestazione lavorativa retribuita e non retribuita a qualsiasi titolo ivi comprese «le assenze la cui copertura e', per legge/o contratto, parificata alla prestazione lavorativa»; cio' significa che nelle aziende del gruppo Fiat le assenze dovute a maternita' (ivi compreso il periodo di congedo obbligatorio, le 2 ore di riposo per allattamento, i congedi parentali, le assenze per malattia del figlio, i permessi ex legge n. 104 del 1992), concorreranno tutte a far perdere il diritto a percepire il suddetto premio 2012; il decreto legislativo n. 5 del 2010 di recepimento della direttiva 2006/54/CE, relativa al principio delle pari opportunita' tra uomo e donna, prevede che e' considerato discriminazione diretta ogni trattamento meno favorevole della donna in ragione della gravidanza e della maternita' ed e' considerato discriminatorio ogni trattamento meno favorevole in ragione dello stato di gravidanza nonche' di maternita' o paternita' anche adottive ovvero in ragione della titolarita' e dell'esercizio dei relativi diritti; la consiliera nazionale di parita' e' una figura istituita per la promozione ed il controllo dell'attuazione dei principi di uguaglianza di opportunita' e non discriminazione per uomini e donne nel mondo del lavoro e, nell'esercizio di tale funzione, la consigliera riveste anche la qualifica di pubblico ufficiale, ha l'obbligo di segnalazione all'autorita' giudiziaria di reati di cui viene a conoscenza e si occupa della trattazione dei casi di discriminazione di rilevanza nazionale e della promozione di pari opportunita', anche mediante la partecipazione a diversi organismi di rilevanza nazionale che si interessano di politiche attive del lavoro, di formazione e di conciliazione; a giudizio degli interroganti e' chiaramente discriminatorio un accordo che nega l'erogazione di un premio di produzione a lavoratrici e lavoratori in ragioni di gravidanza, maternita', paternita' e/o esercizio di diritti di conciliazione -: se non ritenga opportuno immediatamente ogni iniziativa di competenza per ripristinare le pari opportunita' e la pari dignita' nel lavoro; se sia a conoscenza di denunce di discriminazioni sul lavoro inoltrate presso il suo dicastero dalla consigliera nazionale di parita'. (5-06182)