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Portale storico della Camera dei deputati

Documenti ed Atti

XVI Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/02264 presentata da BIANCONI MAURIZIO (POPOLO DELLA LIBERTA') in data 20120510

Atto Camera Interrogazione a risposta orale 3-02264 presentata da MAURIZIO BIANCONI giovedi' 10 maggio 2012, seduta n.630 BIANCONI, BRUNETTA, MELONI, ALBERTO GIORGETTI, DE CORATO, PELINO, SCANDROGLIO, MOLES, DI CATERINA, CASTELLANI, POLIDORI, MISEROTTI, BECCALOSSI, SAMMARCO, SISTO, CICCIOLI, MUSSOLINI, MIGLIORI, ABELLI, DEL TENNO, BOCCIARDO, BELLOTTI, CATANOSO, MILANESE, DI VIRGILIO, MAZZONI, ROMELE, MANCUSO, CROLLA, NASTRI, LUNARDI, DE CAMILLIS, FAENZI, MARTINELLI, DE ANGELIS, HOLZMANN, SPECIALE, GHIGLIA, TOMMASO FOTI, NOLA, MINASSO, LAFFRANCO e CANNELLA. - Al Presidente del Consiglio dei ministri. - Per sapere - premesso che: il senatore professor Mario Monti, Presidente del Consiglio dei ministri, dichiaro' il giorno 8 maggio 2012 in occasione di un convegno che «le conseguenze umane» di diversa natura «causate dall'odierna situazione economica del Paese» «devono far riflettere chi ha portato l'economia in questo stato e non chi da quello stato sta cercando di farla uscire»; tale dichiarazione fu interpretata dalla generalita' delle agenzie di stampa come l'attribuzione della responsabilita' morale dei numerosi suicidi verificatisi alle forze politiche che avevano la responsabilita' del Governo precedente a quello attuale; questa interpretazione fu smentita dal Presidente del Consiglio senza peraltro che egli delucidasse sul reale significato delle locuzioni pronunciate e sui destinatari della sua accusa; e' ineludibile che il senatore professor Mario Monti debba esplicitare a tutto tondo le sue dichiarazioni, sia sotto il profilo meramente etico per la gravita' delle accuse espresse, che implicano il dovere di responsabilita' per il pronunciante e il diritto di difesa per il destinatario, sia perche' dette accuse registrano il dato politico di attribuzione di colpe circa la presente situazione economico-sociale ad altri, diversi dal Governo in carica e l'ulteriore e simmetrico dato politico - egualmente rilevante - di una pretesa autoassoluzione dello stesso; che l'assunto politico ora espresso abbia natura meramente soggettiva e' vieppiu' documentato dalle prese di posizione e dalle valutazioni espresse non tanto dalle forze politiche in campo, ma da istituzioni ed enti neutrali per definizione, quali la Corte dei conti, la Banca d'Italia, il Garante per la protezione di dati personali ed altri, sia da enti ed istituzioni che rappresentano vastissimi strati di popolazione, interessi sociali ed economici reali, aspirazioni spirituali diffuse, quali tutte le associazioni sindacali, l'associazione industriali, altre associazioni di categoria, la CEI; peraltro, l'assunto in discorso appare ancor piu' apodittico se si valutano le critiche portate dalla stampa di settore, e anche dalle testate piu' quotate a livello mondiale e dal premio Nobel Joseph Stiglitz. E dunque appare dovere etico e politico che il Presidente del Consiglio esplichi in modo compiuto cosa mai intendesse con quelle locuzioni ed evidenzi in chiaro a chi essi fossero dirette; infatti, allo stato, molteplici potrebbero essere le opzioni e diverse sarebbero le conseguenze e le valutazioni politiche, se, per esempio il Presidente del Consiglio si fosse riferiro' agli speculatori internazionali che hanno giocato e scommesso sulla sostenibilita' del debito pubblico italiano; oppure ai grandi gruppi bancari, realta' peraltro ben nota e rappresentata nel suo Governo, che, se cosi' si puo' dire, hanno smesso di fare le banche di credito e hanno iniziato a fare le banche di investimento; oppure se si riferisse ai cosiddetti «soliti noti», quali Goldman Sachs, realta' nota al professor Monti, o ad enti e associazioni internazionali, anch'essi di conoscenza del Presidente del Consiglio, conosciuti per la loro incidenza nella determinazione delle linee guida della governance economica internazionale; peraltro in questa ricerca di responsabilita' «altra» - tecnica nota alla peggiore delle vecchie politiche - il senatore professor Mario Monti ha obliterato una circostanza che potrebbe invece far ipotizzare una sua personale specifica responsabilita' politica in proposito e cioe' la sua nota e dichiarata dipendenza culturale dai principi di rigore e di politica europea di stampo germanico («fra gli economisti sono il piu' tedesco»; «cambiero' mentalita' ai miei connazionali, li faro' piu' tedeschi») che, fra le altre conseguenze, ha comportato l'erogazione di 35 miliardi di euro di contributo italiano per il salvataggio della Grecia, senza che tale pesantissima misura caldeggiata dalla Germania, passasse dall'approvazione parlamentare, misura che ha bruciato oltre il 150 per cento delle risorse che si stima riverranno dalla riscossione dell'IMU -: cosa esattamente e con la massima precisione volesse dire e significare il Presidente del Consiglio dei ministri con la locuzione «conseguenze umane» di diversa natura pronunciate l'8 maggio 2012 e se fra tali conseguenze umane vi fossero ricompresi i suicidi che si stanno verificando; a chi precisamente ed esattamente e con quali motivazioni si volesse riferire se non al Popolo delle liberta' quando nella stessa circostanza di cui sopra ebbe ad indicare «chi ha portato l'economia in questo stato»; se non ritenga ingiustificato ed un fuor d'opera il tentativo autoassolutorio dell'operaio del suo Governo, in specie in presenza di critiche nazionali ed internazionali cosi' serrate, puntuali ed in presenza di provvedimenti quali quella dell'erogazione di un contributo di 35 miliardi di euro a favore della Grecia a fronte di un introito stimato per l'IMU di 20-21 miliardi di euro. (3-02264)

 
Cronologia
lunedì 7 maggio
  • Politica estera ed eventi internazionali
    Vladimir Putin è rieletto Presidente della Federazione russa.

mercoledì 16 maggio
  • Parlamento e istituzioni
    La Camera approva, con 447 voti favorevoli, 73 contrari e 31 astenuti, l'articolo unico del d.d.l. di conversione del decreto-legge 24 marzo 2012, n. 29, disposizioni urgenti recanti integrazioni al decreto-legge n. 1 del 2012 e al decreto-legge n. 201 del 2011 (C. 5178), sul quale il Governo ha posto la questione di fiducia.