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Portale storico della Camera dei deputati

Documenti ed Atti

XVI Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/16276 presentata da POLIDORI CATIA (POPOLO E TERRITORIO (NOI SUD-LIBERTA' ED AUTONOMIA, POPOLARI D'ITALIA DOMANI-PID, MOVIMENTO DI RESPONSABILITA' NAZIONALE-MRN, AZIONE POPOLARE, ALLEANZA DI CENTRO-ADC, DEMOCRAZIA CRISTIANA)) in data 20120528

Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-16276 presentata da CATIA POLIDORI lunedi' 28 maggio 2012, seduta n.639 POLIDORI. - Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro per gli affari regionali, il turismo e lo sport. - Per sapere - premesso che: l'ipotesi ventilata, dagli organi di stampa, della possibile soppressione del dipartimento per lo sviluppo e la competitivita' del turismo dalla Presidenza del Consiglio dei ministri, destinato a diventare un semplice Ufficio del dipartimento degli affari regionali e lo sport, qualora venisse confermata, sembrerebbe un'operazione dettata da logiche ragionieristiche piu' che una decisione sensata e ponderata; lo stesso Ministro Gnudi ha dichiarato ufficialmente, ai componenti dell'osservatorio parlamentare del turismo, che nei prossimi 10 anni il settore potrebbe dare un contributo al prodotto interno lordo sino al 18 per cento, creando 1,6 milioni di nuovi posti di lavoro; in tal senso, la soppressione di un dipartimento che dovrebbe lavorare, in prima fila, alla delicata costruzione di politiche turistiche nazionali condivise, armonizzate e non confliggenti con le competenze regionali, risulta illogica e difficilmente comprensibile; tale decisione appare ancora piu' incomprensibile tenuto conto che, se l'obiettivo fosse stato quello di realizzare i necessari risparmi di spesa, si sarebbe potuto, anziche' sopprimere un dipartimento tanto importante per lo sviluppo economico e occupazionale del Paese, operare in maniera diversa prevedendo la possibilita' di: a) sopprimere la «Struttura di missione per il rilancio dell'immagine dell'Italia» istituita con il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 15 novembre 2011, che costa all'erario circa un milione e mezzo di euro all'anno solo per le spese per il personale (cui deve aggiungersi almeno un altro mezzo milione di euro di spese per il funzionamento e per la gestione delle attivita'), che, nella sostanza, appare destinata a svolgere compiti tutti rientranti totalmente nelle competenze istituzionali dell'Enit o dello stesso dipartimento e che, per di piu', risulta affidata nella totalita' a soggetti estranei all'amministrazione, sia per l'incarico di dirigente generale che per i tre incarichi di dirigente di seconda fascia e quelli di «esperto» addirittura previsti nel numero di nove unita'; b) ridurre il numero dei servizi del dipartimento per lo sviluppo e la competitivita' del turismo accorpandone le competenze; c) eliminare un ufficio di livello generale e un servizio del dipartimento degli affari regionali e lo sport, che attualmente risultano privi di dirigente, destinandone le relative competenze ad altri servizi -: quali ragioni abbiano indotto il Governo a non affidare all'Enit lo svolgimento di quelle azioni e di quei progetti mirati al «rilancio dell'immagine dell'Italia», viceversa affidati ad una struttura di missione istituita ad hoc, con conseguenti oneri aggiuntivi a carico del bilancio della Presidenza del Consiglio (spese per il funzionamento e per il personale estraneo all'Amministrazione); quali misure intendano assumere per scongiurare l'ipotesi della soppressione del dipartimento per lo sviluppo e la competitivita' del turismo della Presidenza del Consiglio dei ministri e se non si ritenga opportuno, nel caso, verificare la possibilita' di operare, in alternativa, i tagli di spesa suggeriti in premessa. (4-16276)

 
Cronologia
mercoledì 23 maggio
  • Politica, cultura e società
    Giorgio Squinzi è eletto Presidente di Confindustria.

martedì 29 maggio
  • Politica, cultura e società
    Una scossa di magnitudo 5.8, con epicentro tra Medolla e Cavezzo (Modena) colpisce nuovamente le zone terremotate dell’Emilia. Un primo bilancio provvisorio riporta crolli in edifici anche di interesse storico-artistico, tra quelli già danneggiati dall'evento sismico del 20 maggio, 20 vittime e almeno 350 feriti. Gli sfollati salgono a circa 15.000.