Documenti ed Atti
XVI Legislatura della repubblica italiana
INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/02424 presentata da DOZZO GIANPAOLO (LEGA NORD PADANIA) in data 20120731
Atto Camera Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-02424 presentata da GIANPAOLO DOZZO martedi' 31 luglio 2012, seduta n.674 DOZZO, BOSSI, LUSSANA, FOGLIATO, MONTAGNOLI, FEDRIGA, FUGATTI, ALESSANDRI, ALLASIA, BITONCI, BONINO, BRAGANTINI, BUONANNO, CALLEGARI, CAPARINI, CAVALLOTTO, CHIAPPORI, COMAROLI, CONSIGLIO, CROSIO, D'AMICO, DAL LAGO, DESIDERATI, DI VIZIA, DUSSIN, FABI, FAVA, FOLLEGOT, FORCOLIN, GIDONI, GIANCARLO GIORGETTI, GOISIS, GRIMOLDI, ISIDORI, LANZARIN, MAGGIONI, MARONI, MARTINI, MERONI, MOLGORA, LAURA MOLTENI, NICOLA MOLTENI, MUNERATO, NEGRO, PAOLINI, PASTORE, PINI, POLLEDRI, RAINIERI, REGUZZONI, RIVOLTA, RONDINI, SIMONETTI, STEFANI, STUCCHI, TOGNI, TORAZZI, VANALLI e VOLPI. - Al Ministro per la cooperazione internazionale e l'integrazione. - Per sapere - premesso che: il decreto legislativo 16 luglio 2012, n. 109, adottato dall'attuale Governo e recante «Attuazione della direttiva 2009/52/CE che introduce norme minime relative a sanzioni e a provvedimenti nei confronti di datori di lavoro che impiegano cittadini di Paesi terzi il cui soggiorno e' irregolare», prevede, all'articolo 5, una disposizione transitoria finalizzata a consentire una sanatoria per i lavoratori stranieri irregolari; in particolare, si prevede che: «I datori di lavoro italiani o cittadini di uno Stato membro dell'Unione europea, ovvero i datori di lavoro stranieri in possesso del titolo di soggiorno previsto dall'articolo 9 del testo unico di cui al decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286, e successive modificazioni ed integrazioni, che, alla data di entrata in vigore del presente decreto legislativo, occupano irregolarmente alle proprie dipendenze da almeno tre mesi, e continuano ad occuparli alla data di presentazione della dichiarazione di cui al presente comma, lavoratori stranieri presenti nel territorio nazionale in modo ininterrotto almeno dalla data del 31 dicembre 2011, o precedentemente, possono dichiarare la sussistenza del rapporto di lavoro allo sportello unico per l'immigrazione»; il costo di tale regolarizzazione appare piuttosto modesto, se si considera che la dichiarazione di emersione e' presentata previo pagamento di un contributo forfettario di 1.000 euro per ciascun lavoratore, al quale si aggiungeranno le somme dovute dal datore di lavoro a titolo retributivo, contributivo e fiscale pari ad almeno sei mesi; le disposizioni citate, che realizzano, peraltro, a parere degli interroganti, un'evidente discriminazione «a contrario» nei confronti dei lavoratori italiani che si trovino in posizione di irregolarita', ai quali non e' consentito di sanare la propria situazione nella maniera poco onerosa prevista invece per i lavoratori stranieri, sono state introdotte dal Governo nelle pieghe di una direttiva avente in realta' contenuti e finalita' parzialmente differenti e senza neppure un adeguato confronto nelle competenti sedi parlamentari; nel merito, l'adozione di una sanatoria per i clandestini in una situazione di grave crisi economica appare del tutto ingiustificabile e in completa controtendenza con la realta' del nostro mercato del lavoro; gia' alcuni mesi fa Confindustria ha lanciato l'allarme sui probabili effetti della crisi economica in atto, stimando un esubero di manodopera pari ad 800 mila unita'; le stesse anticipazioni dei dati relativi all'ultimo censimento richiedono di essere attentamente valutate, poiche' evidenziano uno scostamento tra popolazione censita e popolazione iscritta all'anagrafe pari ad un milione: in pratica, la popolazione residente in Italia sarebbe pari a 59,5 milioni, mentre gli iscritti all'anagrafe risultano pari a 60,8 milioni; l'interpretazione prevalente data dai commentatori sulla stampa e' che la differenza tra la popolazione censita e la popolazione iscritta alle anagrafi dipenderebbe dal fatto che moltissimi immigrati, per effetto della crisi economica, avrebbero abbandonato il nostro Paese per fare rientro in patria o per spostarsi in altri Paesi europei; la tesi illustrata appare poco convincente, se si considera che i dati diffusi dall'Organizzazione internazionale per le migrazioni segnalano che i rimpatri assistiti effettuati in Italia, pur cresciuti nell'ultimo anno, ammonterebbero a 600 tra il settembre 2011 e l'aprile 2012; ne' appare verosimile che un milione di stranieri abbiano lasciato il nostro territorio senza che tale esodo sia stato registrato dalle nostre autorita' preposte ai controlli di frontiera; i dati appena riportati dimostrano piuttosto che c'e' un consistente numero di clandestini che vive sul nostro territorio senza occupazione, vivendo di espedienti, e che spesso diviene facile manovalanza della criminalita' organizzata; la sanatoria appena varata non impattera' verosimilmente in maniera positiva su tale situazione, ma anzi, al contrario, si ascrive in quella politica fatta di annunci volti ad alimentare le illusioni che accompagnano quanti sbarcano sulle coste italiane dopo viaggi disumani gestiti da criminali che lucrano sulla tratta di persone -: quali siano le finalita' e gli intendimenti che il Governo intende perseguire con la sanatoria appena varata, che, ad avviso degli interroganti, si pone in frontale contrasto con le evidenze empiriche ed i dati relativi al mercato del lavoro, che mostrano una situazione di grave crisi occupazionale. (3-02424)