Documenti ed Atti
XVI Legislatura della repubblica italiana
INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/02490 presentata da DOZZO GIANPAOLO (LEGA NORD PADANIA) in data 20120925
Atto Camera Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-02490 presentata da GIANPAOLO DOZZO martedi' 25 settembre 2012, seduta n.691 DOZZO, MARONI, BOSSI, BITONCI, LUSSANA, FOGLIATO, MONTAGNOLI, FEDRIGA, FUGATTI, ALESSANDRI, ALLASIA, BONINO, BRAGANTINI, BUONANNO, CALLEGARI, CAPARINI, CAVALLOTTO, CHIAPPORI, COMAROLI, CONSIGLIO, CROSIO, D'AMICO, DAL LAGO, DESIDERATI, DI VIZIA, DUSSIN, FABI, FAVA, FOLLEGOT, FORCOLIN, GIDONI, GIANCARLO GIORGETTI, GOISIS, GRIMOLDI, ISIDORI, LANZARIN, MAGGIONI, MARTINI, MERONI, MOLGORA, LAURA MOLTENI, NICOLA MOLTENI, MUNERATO, NEGRO, PAOLINI, PASTORE, PINI, POLLEDRI, RAINIERI, REGUZZONI, RIVOLTA, RONDINI, SIMONETTI, STEFANI, STUCCHI, TOGNI, TORAZZI, VANALLI e VOLPI. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che: l'articolo 13, comma 17, del decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201, riduce il fondo sperimentale di riequilibrio ed il fondo perequativo, nonche' i trasferimenti erariali dovuti alle regioni Sicilia e Sardegna in misura pari al maggior gettito derivante dalla nuova disciplina dell'imposta municipale propria rispetto al gettito ici del 2010; il dipartimento delle finanze ha aggiornato recentemente, e quindi pubblicato sul proprio sito internet, le stime del gettito annuale dell'imu sulla base del gettito incassato con l'acconto di giugno 2012, sia per quanto di attinenza dello Stato, sia per i singoli comuni; le previsioni cosi' aggiornate, e risultanti dalle variazioni normative operate dal Governo e contenute all'interno del decreto-legge n. 16 del 2012 ovvero dall'incasso registrato con il pagamento della prima rata dell'imposta avvenuto a giugno 2012, determinerebbero un gettito complessivo dell'imposta a livello nazionale pari a circa 20,9 miliardi di euro, pari a circa 500 milioni di euro in meno rispetto alla prima versione elaborata dallo stesso Governo, ovvero 21,4 miliardi di euro; la quantificazione dell'intera spettanza imu ai comuni ammonterebbe, secondo alcuni primi calcoli, ad una cifra di 12.372 milioni di euro annui, evidenziando, pero', alcune criticita' dovuta al fatto che i fattori che concorrerebbero a determinare tale ammontare ve ne sarebbero alcuni, tra cui il gettito atteso per i pagamenti ritardati di giugno 2012, il gettito atteso dagli «immobili fantasma» e il gettito virtuale derivante dall'imu che i comuni dovrebbero pagare a loro stessi per immobili propri utilizzati non a fini istituzionali, che appaiono di dubbia quantificazione e di incerto incasso; la congiunzione dei fattori sopra descritti con l'aumento complessivo del valore ici 2010 determina, di fatto, un maggiore taglio dei trasferimenti erariali ai danni dei singoli enti, comportando cosi' una grave perdita di risorse per i comuni che, per compensare le risorse mancanti, potrebbero decidere, in sede di approvazione dei bilanci preventivi 2012 e il cui termine e' oggi fissato al 31 ottobre 2012, di aumentare in maniera esponenziale le aliquote imu; l'articolo 13, comma 12-bis, del decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201, cosiddetto salva Italia, ha previsto, infatti, che, in deroga all'articolo 172, comma 1, lettera e), del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, e all'articolo 1, comma 169, della legge 27 dicembre 2006, n. 296, sulla base dei dati aggiornati del gettito imu e comunque entro il 30 settembre 2012, i comuni possono approvare o modificare il regolamento e la deliberazione relativa alle aliquote e alla detrazione dell'imposta municipale propria; l'articolo 172, comma 1, lettera e), del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, recante il testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali, stabilisce, tuttavia, che al bilancio di previsione siano allegate «le deliberazioni con le quali sono determinati, per l'esercizio successivo, le tariffe, le aliquote d'imposta e le eventuali maggiori detrazioni, le variazioni dei limiti di reddito per i tributi locali e per i servizi locali, nonche', per i servizi a domanda individuale, i tassi di copertura in percentuale del costo di gestione dei servizi stessi»; l'articolo 1, comma 169, della legge 27 dicembre 2006, n. 296, recante disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge finanziaria 2007), stabilisce che «gli enti locali deliberano le tariffe e le aliquote relative ai tributi di loro competenza entro la data fissata da norme statali per la deliberazione del bilancio di previsione»; il termine ultimo per l'approvazione dei bilanci preventivi 2012, fissato ora al 31 ottobre 2012, risulta cosi' ad oggi successivo al termine per l'approvazione delle aliquote dell'imu e degli equilibri di bilancio, cosi' che un comune potrebbe trovarsi nella situazione oggettiva di essere impossibilitato a definire ante il 30 settembre 2012 le aliquote imu, ovvero deliberare l'equilibrio economico e finanziario dell'ente, in quanto in attesa di conoscere con precisione l'esatto ammontare delle risorse ad esso spettanti; in data 13 settembre 2012, in risposta all'interpellanza 2/01656 dell'onorevole Vanalli, il Governo aveva prospettato la tesi di un'implicita abrogazione del termine del 30 settembre 2012 per l'approvazione da parte dei comuni del regolamento contente le aliquote dell'imu, con il conseguente slittamento al termine da ultimo fissato per l'approvazione dei bilanci preventivi 2012 -: se il Ministro interrogato non ritenga opportuno fornire gli appositi chiarimenti sulle modalita' con le quali e' stato definito l'ammontare delle risorse spettanti ai comuni per il fondo sperimentale di riequilibrio 2012, ovvero su quali criteri sono state effettuate le stime in materia di gettito dell'imu ed ici 2010 elaborate a luglio 2012 dal dipartimento delle finanze, precisando, altresi', quali siano le possibili conseguenze in cui potrebbe incorrere un ente che definisce le aliquote imu di propria competenza successivamente alla data del 30 settembre 2012, considerato che a tutt'oggi, nonostante la risposta all'interpellanza sopra citata, non risultano essere state assunte iniziative volte ad armonizzare il termine da ultimo citato con quello fissato per l'approvazione dei bilanci preventivi 2012, ne' comunicazioni al riguardo agli enti locali. (3-02490)