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Documenti ed Atti

XVI Legislatura della repubblica italiana

INTERPELLANZA URGENTE 2/01676 presentata da LABOCCETTA AMEDEO (POPOLO DELLA LIBERTA') in data 20120927

Atto Camera Interpellanza urgente 2-01676 presentata da AMEDEO LABOCCETTA giovedi' 27 settembre 2012, seduta n.693 I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, per sapere - premesso che: il cantiere aperto per la realizzazione della stazione dell'alta velocita' di Afragola (NA) e' stato sottoposto a sequestro giudiziario da parte del Tribunale di Milano in data 15 settembre 2012 su ricorso della Peri Spa, l'impresa multinazionale piu' grande al mondo per la produzione e fornitura di sistemi di casseforme ed impalcature; in particolare, sono state assoggettate a sequestro imponenti casseformi e armature in ferro che sostengono le fondazioni di cantiere e, quindi, il provvedimento cautelare del tribunale di Milano impedisce di fatto la prosecuzione dei lavori; la Peri Spa, ha richiesto ed ottenuto il sequestro nei confronti di due imprese subappaltatrici dei lavori, la Nuova Tirrenia s.r.l. e la Ema Costruzioni s.r.L, alle quali aveva concesso in noleggio le strutture assoggettate a sequestro; di conseguenza Rete ferroviaria italiana spa non ha piu' la disponibilita' del cantiere ne' delle opere ivi presenti; la gravita' della situazione e' direttamente proporzionale all'importanza strategica dell'appalto e allo spreco di risorse pubbliche che deriva dall'interruzione dei lavori che hanno ad oggetto la progettazione e la realizzazione della stazione dell'alta velocita' di Afragola, per un corrispettivo di circa 75 milioni euro; l'attuale contenzioso e' stato certamente provocato dalla crisi economica e finanziaria della DEC Spa, appaltatrice delle opere, che tra ottobre 2011 e dicembre 2011 ha iniziato a non pagare i propri fornitori e i sopraddetti subappaltatori, che attualmente vantano un credito superiore ai 2.000.000 di euro; ai sensi dell'articolo 118, 3° comma, del decreto legislativo 12 aprile 2006 n. 163, le imprese esecutrici devono trasmettere alla stazione appaltante, entro venti giorni dal pagamento di ciascun stato di avanzamento lavori, copia delle fatture quietanzate dai propri subappaltatori: in mancanza di cio' la stazione appaltante ha l'obbligo di sospendere i successivi pagamenti; il fatto stesso di non aver ricevuto da DEC Spa fatture quietanzate dai propri subappaltatori, avrebbe dovuto consentire ad RFI di rendersi conto della grave crisi economico-finanziaria in cui versava l'impresa esecutrice dei lavori; dal mese di gennaio 2012, la crisi finanziaria della DEC Spa ha determinato addirittura la sospensione di ogni attivita' lavorativa di cantiere senza che ne' RFI Spa ne' la direzione lavori, affidata alla Italferr spa, societa' del gruppo Ferrovie dello Stato, sollevassero obiezioni di sorta; dal verbale di sospensione che DEC ha sottoposto ai propri subappaltatori si legge che sarebbe stato necessario redigere una variante al progetto, su richiesta della stessa RFI spa; ma questa dichiarazione e' stata smentita per iscritto dalla Italferr Spa, sia pur tardivamente e solo a causa di un interpello in tal senso rivoltole dal legale dei subappaltatori; il che dimostra il totale disinteresse della direzioni lavori sull'avanzamento dei lavori e sulla conduzione del cantiere; come e' noto, il direttore dei lavori di un'opera pubblica riveste la qualifica di pubblico ufficiale per l'attivita' di vigilanza sulla corretta esecuzione dei manufatti da parte delle imprese esecutrici, nonche', piu' in generale, per l'attivita' di controllo sull'effettiva esecuzione dei lavori, anche con riguardo ai tempi di realizzazione; a giudizio degli interpellanti l'inerzia della stazione appaltante e dell'organo di direzione lavori appare assolutamente ingiustificata, trattandosi di un'impresa che per mesi ha omesso di far fronte ai propri impegni, in un contesto che si e' aggravato sempre di piu', se solo si considera che DEC Spa non ha piu' erogato gli stipendi ai propri dipendenti, ha continuato a non pagare subappaltatori e fornitori e ha subito il protesto per alcuni titoli di credito portati all'incasso e non onorati; con nota datata 2 maggio 2012 le imprese subappaltatrici hanno denunciato a RFI Spa e a Italferr Spa gli inadempimenti di DEC Spa e i danni che quest'ultima stava provocando alle opere e ai terzi; da ultimo, la DEC Spa ha disposto la sospensione dei lavori dopo il montaggio in opera delle casseformi della Peri Spa, provocando un duplice danno; da un lato, costringendo le societa' subappaltatrici a sopportare inutilmente gli ingenti costi di noleggio e dall'altro, impedendo di smontare e di rimuovere le casseformi poste in opera e le gru, per il rischio di crolli e danneggiamenti alle opere; la richiesta formulata dalle imprese ad RFI Spa; di far eseguire di ufficio i lavori, almeno limitatamente alle opere piu' urgenti, non e' stata riscontrata da questa ultima; mentre la Italferr Spa lo ha fatto in maniera totalmente evasiva; se fosse stata accolta, sarebbe stato invece possibile restituire a Peri Spa le casseformi, mettere in sicurezza le opere realizzate e, contestualmente, contenere i danni a carico delle imprese subappaltatrici; a giudizio degli interpellanti il favor verso la DEC Spa e' tale che malgrado la sua condotta fosse tale da compromettere la buona riuscita dei lavori, sarebbe stata addirittura concessa una proroga di termini contrattuali ormai scaduti, compreso quello fissato per l'ultimazione dei lavori; peraltro, a quanto risulta agli interpellanti la proroga sarebbe stata concessa quando lo stato di decozione della DEC Spa era del tutto manifesto, al punto che la societa' stava per depositare la domanda di ammissione al concordato preventivo e contestualmente comunicava per iscritto ai propri dipendenti di non avere soldi in cassa per pagare gli stipendi; contro ogni evidenza, la Italferr ha continuato a garantire ai subappaltatori di aver adottato tutti i provvedimenti affinche' i lavori arbitrariamente sospesi dall'esecutore DEC Spa riprendessero a regola d'arte; e allo stesso tempo, diffidava le imprese subappaltatrici Nuova Tirrenia Costruzioni srl ed Ema Costruzioni srl dal rimuovere i casseri e le relative armature ed a mantenere i casseri nell'attuale condizione fintanto che le attivita' di cantiere non verranno regolarmente riprese, come da ultimo intimato con Ordine di Servizio n. 530 del 30 maggio 2012; oggi la posizione di RFI Spa e' radicalmente mutata poiche' stando alle ultime dichiarazioni rese da questa ultima alla stampa, «... e' stato richiesto all'impresa appaltatrice che vengano rimossi i materiali presenti, restituendoli se dovuto, ai rispettivi fornitori...»; sembra quindi che RFI non voglia riprendere piu' i lavori, poiche' diversamente non avrebbe senso sostenere costi di ripiegamento del cantiere; in ogni caso, per rimuovere le attrezzature presenti in cantiere, occorrerebbe predisporre un piano di sicurezza e sostenere ingenti costi per manodopera e trasporti ed e' quindi contraddittorio che RFI Spa abbia conferito tale incarico alla DEC Spa benche' quest'ultima, dopo la risoluzione del contratto di appalto e la domanda di ammissione al concordato preventivo, non abbia ne' l'interesse, ne' le risorse per provvedervi; da ultimo, si segnala che da informazioni assunte risulta che in data 13 giugno 2012, la societa' Giustino Costruzioni Spa, seconda classificata nella gara di appalto poi aggiudicata a DEC Spa, abbia comunicato ad R.F.I. Spa di essere interessata alla prosecuzione dei lavori: Circostanza questa che sino ad oggi RFI Spa omette di riferire, cosicche' sembra trovare conferma l'ipotesi che questa ultima abbia gia' deciso di sospendere sine die l'esecuzione dei lavori di costruzione della stazione alta velocita' di Afragola -: se e quali iniziative intenda adottare al fine di scongiurare il rischio di un prolungato arresto dei lavori della stazione dell'alta velocita' di Afragola che comprometterebbe lo sviluppo ulteriore del trasporto ferroviario nel mezzogiorno d'Italia vanificando gli investimenti sin qui effettuati; se e quali iniziative intenda adottare per tutelare i livelli occupazionali garantiti dalle imprese coinvolte nel dissesto della DEC Spa. (2-01676) «Laboccetta, Contento, Laffranco, D'Alessandro, Cossiga, Cassinelli, Savino, Castiello, Di Caterina, Rosso, Bianconi, Dima, Formichella, Papa, Cicchitto, Dell'Elce, Cosentino, Brunetta, Bellotti, Lisi, Mantovano, Cannella, Nola, Porcu, Ventucci, Costa, Picchi, Scelli, De Angelis, Bernardo, Scalera, Razzi, Crosetto, Pecorella, Ciccioli, Taddei, Milo, Ronchi, Armosino, Traversa, Pittelli, Belcastro, Sammarco, D'Anna, Calderisi, Marinello, Torrisi, Paolo Russo, Moffa, De Luca, Lehner, Cesario, Stasi, Catone, Guzzanti, Pionati».





 
Cronologia
martedì 25 settembre
  • Parlamento e istituzioni
    L’Assemblea della Camera approva modificazioni agli articoli 14, 15, 15-ter e 153-quater del proprio Regolamento in materia di disciplina dei contributi ai Gruppi parlamentari (Doc. II, n. 24).

giovedì 11 ottobre
  • Parlamento e istituzioni
    La Camera approva l'emendamento 3.1000, interamente sostitutivo dell'articolo 3 del testo del d.d.l. Delega al Governo recante disposizioni per un sistema fiscale più equo, trasparente e orientato alla crescita e il mantenimento degli articoli 1, 2 e 4 (C. 5291), approvati dalla Commissione di merito. Su tali approvazioni il Governo ha posto le relative questioni di fiducia.