Documenti ed Atti
XVI Legislatura della repubblica italiana
INTERPELLANZA 2/01777 presentata da TOCCAFONDI GABRIELE (POPOLO DELLA LIBERTA') in data 20121207
Atto Camera Interpellanza 2-01777 presentata da GABRIELE TOCCAFONDI venerdi' 7 dicembre 2012, seduta n.731 I sottoscritti chiedono di interpellare il Presidente del Consiglio dei ministri, il Ministro dell'economia e delle finanze, per sapere - premesso che: con il decreto-legge n. 174 del 2012 sugli enti locali, articolo 9, comma 6, il Governo ha introdotto una disposizione con l'intento di chiarire la questione inerente al pagamento dell'Imu per enti no profit e sui beni di enti ecclesiastici; il testo del regolamento, gia' oggetto di alcuni rilievi da parte del Consiglio di Stato, e' risultato poi in linea con il parere del Consiglio stesso. Il regolamento pubblicato prevede, all'articolo 3, tra i requisiti per l'esenzione il divieto di distribuire, anche in modo indiretto, utili e avanzi di gestione nonche' fondi o capitale durante la vita dell'ente, l'obbligo del reinvestimento di eventuali utili esclusivamente per lo sviluppo delle attivita' funzionali allo scopo istituzionale della solidarieta' sociale, nonche' l'obbligo di devolvere in caso di scioglimento il patrimonio dell'ente ad altro ente no profit che svolga una attivita' analoga. Si tratta di requisiti necessari e utili a ribadire che l'esenzione spetta solo e soltanto ad opere non lucrative che non hanno scopo di lucro; a questi principi di carattere generale il regolamento ne ha aggiunti altri contenuti all'articolo 4, condizioni che si prestano a giudizio degli interpellanti ad ambigue interpretazioni che rischiano di non consentire l'esenzione ad opere di carita', onlus, no profit, cooperative sociali che operano servizi pubblici. Tali attivita' devono essere infatti, secondo l'articolo 4, svolte «a titolo gratuito o dietro il pagamento di rete di importo simbolico»; il concetto di attivita' «non commerciale» risulta essere di difficile interpretazione dato che anche attivita' no profit possono operare senza fini di lucro ma mettendo in pratica attivita' commerciali connesse alle attivita' svolte, con rette, convenzioni, stipendi, contratti; aggiungere come condizione per l'esenzione che il servizio deve essere «gratuito» o di «importo simbolico», punisce tutte quelle realta' educative, sociali, assistenziali fatte da no profit che per svolgere l'attivita' devono garantire livelli di servizio e standard di qualita' richiesti dalle normative che obbligano ad ingenti spese. Cio' implica la necessita' di una retta necessaria a coprire i costi di servizio -: quale sia l'orientamento del Governo con riferimento al pagamento dell'Imu da parte di enti no profit, onlus, cooperative sociali e soggetti senza scopo di lucro quando svolgono attivita' di pubblica utilita'; quali iniziative intenda intraprendere il Governo per chiarire la questione in modo definitivo e univoco, in virtu' della complessita' interpretativa del concetto di «attivita' non commerciale», e del concetto di «retta o prestazione gratuita o di importo simbolico», riferito agli enti no profit, per l'eventuale mantenimento dell'esenzione dall'Imu. (2-01777) «Toccafondi, Palmieri, Renato Farina, Di Centa, Papa, Porcu, Nola, Savino, Frassinetti, Landolfi, Centemero, Mazzocchi».