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Portale storico della Camera dei deputati

Documenti ed Atti

XVII Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/00094 presentata da TIDEI MARIETTA (PARTITO DEMOCRATICO) in data 25/03/2013

Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-00094 presentato da TIDEI Marietta testo di Lunedì 25 marzo 2013, seduta n. 3 TIDEI , GASBARRA , FERRO , GREGORI , MICCOLI , CAMPANA , COSCIA , ORFINI , RUGHETTI , GIACHETTI , GENTILONI SILVERI , MARRONI , BONACCORSI , MADIA , GIULIANI , LEONORI , MORASSUT , MAZZOLI , TERROSI , CARELLA e MELILLI . — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare . — Per sapere – premesso che: su proposta del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare Clini, il Consiglio dei ministri dell'8 marzo 2013 ha autorizzato il dipartimento della protezione civile – in stretto raccordo con il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare e il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti – ad adottare i provvedimenti necessari a consentire il trasporto della nave Costa Concordia presso il porto di Piombino per lo smantellamento, utilizzando le risorse già stanziate ed effettivamente disponibili, in raccordo con il Ministero dell'economia e delle finanze; nonostante i vari solleciti dell'amministrazione di Civitavecchia, l’ iter che ha portato a tale decisione non ha visto coinvolta la città laziale ed il suo porto, che si sono per tempo candidati ad ospitare la nave per la realizzazione dei lavori; le distanze dei due porti dal luogo dell'incidente sono equivalenti (circa 39 miglia) ma, contrariamente a quello di Piombino, il porto di Civitavecchia è già pronto per ricevere la nave, disponendo di fondali adeguati (18 metri), banchine, un adeguato bacino interno ed ampie aree per le lavorazioni; la demolizione della Costa Concordia a Civitavecchia potrebbe essere quindi realizzata con un limitato impegno di spesa, nel pieno rispetto delle linee di spending review adottate dal Governo Monti; la scelta del porto di Piombino comporterebbe, al contrario, una spesa valutata tra i 150 e 200 milioni di euro, da reperire nelle pieghe del bilancio dello Stato, risorse che appaiono destinate più a soddisfare l'aspirazione di quel porto ad ampliare la propria infrastruttura che a risolvere il problema «Costa Concordia»; pur volendo ridurre al minimo i tempi di una istruttoria comunque obbligatoria per legge, eseguire escavazioni di fondali, costruire ex novo una banchina di approdo per la nave – attualmente inesistente, come ammesso dallo stesso Luciano Guerrieri, presidente dell'autorità portuale di Piombino – apprestare difese foranee nonché eseguire opere portuali per le operazioni di demolizione, comporta un impegno temporale di 1-2 anni; ciò, in presenza di una significativa opposizione delle organizzazioni ambientaliste toscane, da subito emersa sugli organi di stampa; non appare, quindi, garantita la continuità fra le operazioni di recupero del relitto e l'inizio delle operazioni di demolizione e che, tanto meno, alcun cenno si è fatto circa la destinazione della nave nel periodo di attesa che si prospetta per l'adeguamento strutturale del porto di Piombino; la città di Civitavecchia aspira a veder sviluppato il proprio porto anche come polo industriale, segnatamente cantieristico, mirato alla promozione occupazionale ed alla diversificazione delle attività portuali–: se il Governo alla luce delle ragioni descritte in premessa e di una decisione che – estremamente onerosa per le casse dello Stato – appare profondamente inadeguata e contraria all'impostazione di spending review introdotta dal Governo Monti, non ritenga opportuno convocare quanto prima un incontro tra tutti i soggetti istituzionali interessati, per valutare comparativamente la possibilità di una soluzione meno impegnativa dal punto di vista finanziario e temporale nonché tecnicamente più adeguata. (4-00094)

 
Cronologia
sabato 16 marzo
  • Parlamento e istituzioni

    Il senatore Pietro Grasso (PD) è eletto Presidente del Senato al quarto scrutinio.



martedì 26 marzo
  • Parlamento e istituzioni

    Il Ministro degli esteri Giulio Terzi si dimette in seguito alla decisione del Governo di far rientrare in India i militari Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, ritenuti responsabili della morte di due pescatori indiani avvenuta nel corso di un'operazione antipirateria. Il Presidente del Consiglio Mario Monti assume ad interim l'incarico.