Documenti ed Atti
XVII Legislatura della repubblica italiana
INTERPELLANZA 2/00006 presentata da FILIPPI MARCO (PARTITO DEMOCRATICO) in data 02/04/2013
Atto Senato Interpellanza 2-00006 presentata da MARCO FILIPPI martedì 2 aprile 2013, seduta n.007 FILIPPI, CANTINI, DI GIORGI, FEDELI, GRANAIOLA, GATTI, MARCUCCI, MARTINI, MATTESINI - Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti - Premesso che: da una notizia apparsa su diversi quotidiani locali e nazionali si apprende che Trenitalia starebbe per procedere ad una ristrutturazione del percorso dei treni "Frecciabianca" sul tratta Genova-Roma; in particolare, sarebbe stata prevista la deviazione di tali treni da Pisa verso la linea alta velocità Firenze-Roma che dunque non transiterebbero più lungo la linea ferroviaria litoranea tirrenica; tale notizia non è stata né ufficialmente rettificata né tantomeno smentita da Trenitalia e nessuna informazione al riguardo è stata fornita dalla stessa azienda; considerato che: in questi giorni numerosi i cittadini-utenti lamentano l'impossibilità di effettuare la prenotazione on line sui treni Frecciabianca da e per Livorno, i cui posti risulterebbero esauriti o non acquistabili; la situazione che si è venuta a creare avvalorerebbe la notizia riportata dai giornali sull'ipotesi di riorganizzazione dei treni in questione lungo la tratta Genova-Roma; considerato che: l'eventuale cancellazione dei 6 treni "Frecciabianca", che fino ad oggi hanno garantito il necessario collegamento veloce di Livorno e di Grosseto con la capitale, priverebbe le due città e, in generale, l'intera costa tirrenica toscana di un servizio pubblico di evidente importanza per l'intero sviluppo socio-economico del territorio, penalizzando particolarmente migliaia di pendolari che quotidianamente percorrono la tratta e che si vedrebbero privati, all'improvviso e senza alcun preavviso, di un servizio pubblico essenziale; per gli utenti della costa tirrenica, sia pendolari che turisti, aumenterebbero i tempi di attesa e di percorrenza anche di un'ora; significativo, inoltre, sarebbe l'aumento di costi per i pendolari che pur avendo sottoscritto abbonamenti annuali per poter utilizzare, all'interno della Toscana, le Frecce, grazie alla carta regionale, con la formula "Tutto treno", si vedranno costretti a dover acquistare il diritto per viaggiare sui "pendolini", con un costo aggiuntivo di 150 euro all'anno per tratte inferiori ai 100 chilometri e 250 euro all'anno per tratte superiori ai 100 chilometri; a titolo d'esempio, un pendolare che quotidianamente percorre la tratta Grosseto-Livorno, oltre all'abbonamento di 1.150 euro all'anno, sarà costretto a spendere altri 250 euro per poter viaggiare sui treni veloci. Insomma, spenderebbe 1.400 euro all'anno per viaggiare sulle Frecce; considerato, inoltre che: con tale operazione Trenitalia, in nome di una razionalizzazione che mal si comprende, abbasserebbe ancora una volta lo standard del servizio offerto ai cittadini, continuando a penalizzare o a valorizzare determinate tratte nell'interesse esclusivo dell'azienda e dei suoi profitti senza tener conto dell'esigenze dei cittadini utenti a cui è tenuta a garantire un servizio pubblico, adeguato, efficiente e al passo con gli altri Paesi europei; Trenitalia ormai da tempo applica liberamente tagli sui treni Frecciabianca giustificando tale iniziativa con il fatto che non godendo di sovvenzioni pubbliche, né regionali né statali, sono treni a mercato, ovvero si basano esclusivamente su quanto ricavato dalla vendita dei biglietti e, pertanto, se non raggiungono un numero di viaggiatori sufficiente sono anti-economici e quindi possono essere soppressi, si chiede di sapere: se il Ministro in indirizzo sia a conoscenza del progetto di ristrutturazione previsto da Trenitalia in ordine ai treni Frecciabianca sulla tratta Genova-Roma e se non ritenga opportuno intervenire per quanto di competenza affinché l'azienda possa rivederlo, garantendo in tale modo ai cittadini residenti in un'ampia fascia del territorio toscano il collegamento veloce con la capitale; se non ritenga che da parte di Trenitalia sarebbe stato necessario fornire ogni circostanziata e motivata informazione alla Regione Toscana e alle istituzioni locali interessate in ordine a tale decisione, per concertare eventualmente anche le modalità di comunicazione ai cittadini-utenti; se non ritenga opportuno e necessario intervenire presso i vertici di Trenitalia affinché forniscano con la massima urgenza ogni dettaglio in ordine ai tempi e alle modalità previsti per l'attuazione del nuovo piano aziendale sulla tratta Genova-Roma; se corrisponda al vero che tale circostanza si determini, ancora una volta, in corrispondenza con il cambio di orario stagionale, senza una preventiva e adeguata comunicazione agli utenti; se non ritenga opportuno informare preventivamente anche le Commissioni parlamentari competenti al fine di rendere chiaro e trasparente il rapporto tra costi e benefici sotteso all'eventuale riorganizzazione; se non ritenga che tale consueta pratica da parte di Trenitalia corrisponda ad una concezione proprietaria e padronale di strumenti e risorse pubbliche che, sebbene gestite da una società per azioni in regime privativo, in realtà rimangono partecipate interamente dallo Stato, e che quindi simili atteggiamenti e comportamenti siano assolutamente da censurare; se non ritenga opportuno fornire un quadro esaustivo dei costi e dei ricavi per ogni treno Frecciabianca tra Genova e Roma al fine di apprezzare compiutamente i valori in gioco che determinano l'entità dei profitti e delle rimesse nell'effettuazione del servizio; se, comunque, non ritenga opportuno che ogni variazione dei tempi e delle modalità di percorrenza dei treni Frecciabianca lungo la tratta Genova-Roma avvenga con una maggiore gradualità al fine consentire un monitoraggio delle ricadute che si avranno in futuro sul tessuto socio-economico del territorio toscano. (2-00006)