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Portale storico della Camera dei deputati

Documenti ed Atti

XVII Legislatura della repubblica italiana

MOZIONE 1/00013 presentata da BRAGA CHIARA (PARTITO DEMOCRATICO) in data 02/04/2013

Atto Camera Mozione 1-00013 presentato da BRAGA Chiara testo di Martedì 22 ottobre 2013, seduta n. 102 La Camera, premesso che: sono circa 80.000 le lavoratrici e i lavoratori italiani che ogni giorno attraversano i confini nazionali per prestare la loro attività lavorativa all'estero con il permesso di frontaliere; di questi 48.000 in Canton Ticino, provenienti dalle province di Como, Varese e Verbano Cusio-Ossola; 6.500 nei Grigioni, provenienti soprattutto dalla provincia di Sondrio e in piccola parte da quella di Bolzano, 1.500 nel Vallese, provenienti dalla zona di Verbano Cusio-Ossola. A questi si aggiungono i più di 6.000 cittadini italiani dall'Emilia Romagna e dalle Marche si recano a lavorare nella Repubblica di San Marino, i 3.700 che giornalmente dalla provincia di Imperia si recano a lavorare nel Principato di Monaco e in Francia, nonché altre centinaia di italiani che per lo stesso motivo si recano giornalmente in Austria, Slovenia e Città del Vaticano; il frontalierato è, a tutti gli effetti, un fenomeno strutturale del mercato del lavoro ed un aspetto rilevante nei rapporti dell'Italia con i Paesi di confine, soprattutto in alcune aree del Paese; ha rappresentato nel corso del tempo e rappresenta tuttora un importante contributo allo sviluppo di questi Paesi ed un'elevata risorsa per l'economia delle province italiane di confine; la particolare condizione di vita e di lavoro dei frontalieri li espone, tuttavia, ad una serie complessa di problematiche di natura fiscale, previdenziale, di sicurezza sociale e regolazione del lavoro, derivanti dal fatto di essere a tutti gli effetti cittadini italiani ma prestatori di lavoro in uno Stato estero; nonostante la rilevanza del fenomeno, il nostro Paese non dispone di una specifica disciplina legislativa in grado di riconoscere pienamente il valore e l'importanza del lavoro frontaliero per il contesto economico e sociale delle aree territoriali ove è presente; al contrario, diversi provvedimenti governativi adottati negli ultimi anni hanno ignorato la specificità dello status di lavoratore frontaliere, generando talvolta una sottovalutazione, se non un aggravamento dei tanti problemi aperti; a titolo esemplificativo le recenti controversie maturate in ordine al riconoscimento dell'indennità di disoccupazione speciale per i frontalieri attivi in Svizzera, così come le contraddittorie comunicazioni fiscali circa la dichiarazione di conti-stipendi e le velate accuse di privilegi infondati, la questione della franchigia di esenzione per i redditi di lavoro dipendente prodotti all'estero in zone di frontiera, hanno evidenziato l'esistenza di uno spettro assai più ampio di problematiche; è opportuno stimolare un più convinto impegno per arrivare al più presto all'approvazione di uno statuto dei lavoratori frontalieri, che definisca un quadro di diritti e doveri chiari legati a questa peculiare condizione di lavoro e dia soluzione ai problemi in essere, generati principalmente dalla mancanza di una regolamentazione specifica, impegna il Governo a promuovere l'apertura di un tavolo di confronto, con le rappresentanze delle associazioni sindacali e dei lavoratori dei territori di confine e le regioni territorialmente coinvolte, con l'obiettivo di definire una piattaforma organica di esigenze e richieste e, successivamente, di predisporre l'impianto di uno statuto dei lavoratori frontalieri utile alla ripresa dei negoziati internazionali in grado di produrre accordi bilaterali con i Paesi di confine, che prevedano una specifica ed appropriata disciplina del lavoro frontaliero ed una regolazione del trattamento fiscale dei lavoratori frontalieri attraverso leggi ordinarie, così come previsto dagli accordi bilaterali in essere e con riguardo alla trattativa bilaterale con la Confederazione elvetica già in fase di negoziazione, nella quale siano salvaguardate le prerogative dei lavoratori e dei territori frontalieri sancite dall'accordo bilaterale del 1973; a sostenere le iniziative parlamentari tese a confermare nella legge di stabilità la franchigia di esenzione per i redditi di lavoro dipendente prodotti all'estero in zone di frontiera, in continuità con gli anni scorsi, disponendo la sospensione del pagamento dell'anticipo per l'anno 2014; ad assumere le iniziative di propria competenza affinché, anche nell'ambito di lavoro del tavolo di confronto sopra citato, si definisca la questione dell'utilizzo delle risorse esistenti nella gestione con contabilità separata istituita presso l'Inps ai sensi della legge 147 del 1997 e già destinate all'erogazione del trattamento speciale di disoccupazione, al fine di garantire che le stesse siano destinate a favore dei lavoratori frontalieri. (1-00013) « Braga , Pizzolante , Antimo Cesaro , Kronbichler , Plangger , Guerra , Marantelli , Borghi , Arlotti , Petitti , Palmieri , Squeri , Gadda , Senaldi , Gianni Farina , Vignali , Biasotti , Tentori , Fragomeli , Garavini , Brandolin , Basso ».

 
Cronologia
martedì 26 marzo
  • Parlamento e istituzioni

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martedì 9 aprile
  • Politica estera ed eventi internazionali

    In Siria viene rapito Domenico Quirico, giornalista del quotidiano La Stampa. Sarà liberato l'8 settembre.