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Documenti ed Atti

XVII Legislatura della repubblica italiana

INTERPELLANZA 2/00008 presentata da PUPPATO LAURA (PARTITO DEMOCRATICO) in data 09/04/2013

Atto Senato Interpellanza 2-00008 presentata da LAURA PUPPATO martedì 9 aprile 2013, seduta n.010 PUPPATO - Al Presidente del Consiglio dei ministri e ai Ministri delle infrastrutture e dei trasporti, per i beni e le attività culturali e delle politiche agricole alimentari e forestali - Premesso che: il 14 febbraio 2009, nella sede della Provincia di Treviso, è stato siglato un protocollo d'intesa tra l'amministrazione provinciale e i Comuni di Santa Lucia di Piave, di Mareno di Piave e di Cimadolmo per la creazione di un nuovo svincolo e del relativo casello sulla A27; l'opera dovrebbe essere realizzata nei pressi dell'argine del Piave, tra il ponte autostradale e la località "Il gabbiano" e nelle intenzioni dei proponenti risponderebbe ad una prioritaria esigenza della viabilità locale; la nuova viabilità servirebbe ad eliminare dalla Pontebbana i mezzi pesanti e i tir della ghiaia facilitando il collegamento con la A27 nella zona di Cimadolmo e San Polo; considerato che: la A27 è stata inaugurata nel 1970 e nel corso dei suoi quasi 40 anni di vita ha sempre registrato un traffico di proporzioni assolutamente modeste; la distanza tra gli attuali caselli di Treviso Nord e di Conegliano è di appena 18,6 chilometri, il che si traduce in tempi di percorrenza misurabili in pochi minuti; a pochi chilometri di distanza dal casello previsto verrà realizzato l'innesto dell'autostrada pedemontana veneta sulla A27 che disterà da esso 6 chilometri e appena 3 chilometri dal casello Treviso Nord: saranno presenti ben 3 caselli autostradali in un'area del raggio di 4,7 chilometri, a giudizio dell'interrogante con evidente spreco di territorio e di risorse economiche, ove si consideri che la distanza media tra i caselli autostradali in Italia risulta di circa 12 chilometri; l'area interessata dal nuovo casello di Santa Lucia non è caratterizzata da forti insediamenti di carattere industriale o commerciale tali da rendere indispensabile un accesso facilitato alla rete autostradale; né l'attuale stato di crisi generale lascia presupporre una futura espansione degli insediamenti e del traffico; non si è ancora arrivati all'approvazione definitiva del piano regionale per le attività di cava (PRAC); la vicinanza di un vincolo stradale potrebbe creare condizioni più favorevoli ed appetibili per i cavatori; la zona dove dovrebbe sorgere il casello è un'area dall'elevata vocazione ambientale e rappresenta, nella provincia di Treviso, una delle isole a maggior grado di naturalità; inoltre è direttamente confinante con il greto del fiume Piave protetto dalla normativa "Natura 2000"; la zona presenta una destinazione agricola di pregio con produzioni vitivinicole (raboso e prosecco) e orticole (asparagi) di assoluta eccellenza. Caratteristiche che peraltro lo stesso piano territoriale di coordinamento provinciale (PTCP) di Treviso, adottato con delibera del consiglio del 30 giugno 2008, riconosce e considera degne della massima tutela; l'esperienza di questi ultimi decenni ha insegnato che spesso, nelle zone limitrofe agli svincoli autostradali, si sono presto venuti a costituire insediamenti commerciali, artigianali ed industriali che hanno sfruttato a loro beneficio la vicinanza a tali arterie; a giudizio dell'interrogante la realizzazione del casello darà avvio ad un processo progressivo di degrado dell'intero comparto, portando alla scomparsa di una parte di paesaggio ancora straordinariamente integro lungo l'argine del Piave, si chiede di sapere: se il Governo non ritenga che le ripetute bocciature da parte della Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici del Veneto e del Ministero per i beni e le attività culturali, superate solo grazie al ricorso alla Presidenza del Consiglio dei ministri che ha reso possibile l'invalidamento del precedente parere negativo, siano ragioni sufficienti per negare il via libera all'intervento; se non ritenga che l'accoglimento solo parziale delle prescrizioni della Soprintendenza del Veneto non debba essere considerato condizione sufficiente, dovendosi richiedere l'accoglimento integrale delle medesime prescrizioni; se non ritenga opportuno che un Governo dimissionario, in carica solo per il disbrigo degli affari correnti, sospenda decisioni così importanti e così contestate sul territorio. (2-00008)

 
Cronologia
martedì 26 marzo
  • Parlamento e istituzioni

    Il Ministro degli esteri Giulio Terzi si dimette in seguito alla decisione del Governo di far rientrare in India i militari Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, ritenuti responsabili della morte di due pescatori indiani avvenuta nel corso di un'operazione antipirateria. Il Presidente del Consiglio Mario Monti assume ad interim l'incarico.



martedì 9 aprile
  • Politica estera ed eventi internazionali

    In Siria viene rapito Domenico Quirico, giornalista del quotidiano La Stampa. Sarà liberato l'8 settembre.



giovedì 18 aprile
  • Parlamento e istituzioni
    Si riunisce il Parlamento in seduta comune con la partecipazione dei delegati regionali per l’elezione del Presidente della Repubblica.