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Portale storico della Camera dei deputati

Documenti ed Atti

XVII Legislatura della repubblica italiana

INTERPELLANZA 2/00018 presentata da PELLEGRINO SERENA (SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA') in data 09/04/2013

Atto Camera Interpellanza 2-00018 presentato da PELLEGRINO Serena testo presentato Martedì 9 aprile 2013 modificato Martedì 15 aprile 2014, seduta n. 212 I sottoscritti chiedono di interpellare il Presidente del Consiglio dei ministri, il Ministro dello sviluppo economico, il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare , per sapere – premesso che: a seguito dell'infruttuosità delle osservazioni finora prodotte in sede di valutazione d'impatto ambientale e di autorizzazione integrata ambientale da parte dei cittadini e dalle pubbliche amministrazioni della provincia di Trieste contro l'impianto di rigassificazione proposto a Trieste, nella zona di Zaule, dalla società spagnola Gas natural Fenosa , tramite la Gas natural rigassificazione Italia spa , risultano, allo stato, essere pendenti i seguenti ricorsi: a) ricorso del comune di Muggia al tribunale amministrativo regionale del Lazio contro il decreto VIA del 2009, al quale, ad adiuvandum , si sono aggiunti il comune di Trieste, il comune di Koper (Slovenia) e la Repubblica di Slovenia, con nuove motivazioni aggiunte; b) ricorso del comune di S. Dorligo della Valle al tribunale amministrativo regionale del Lazio contro il decreto VIA del 2009; c) ricorso dell'associazione ambientalista Wwf al tribunale amministrativo regionale del Lazio contro il decreto VIA del 2009; d) ricorso dell'associazione ambientalista Greenaction trasnational al tribunale amministrativo regionale del Lazio contro il decreto VIA del 2009; e) ricorso del comune Trieste al tribunale amministrativo regionale del Lazio contro il parere AIA del 2012; f) ricorso della provincia di Trieste al tribunale amministrativo regionale del Lazio contro il parere AIA del 2012; g) petizione 483/2007 dell'associazione ambientalista Greenaction trasnational alla Commissione petizioni del Parlamento europeo per violazione della «direttiva Seveso»; h) petizione 1147/2008 dell'associazione ambientalista Greenaction trasnational alla Commissione petizioni del Parlamento europeo per violazione della procedura VIA; i) petizione 1472/2009 dell'associazione ambientalista Alpe Adria Green alla Commissione petizioni del Parlamento europeo per violazione della procedura VIA; il progetto del sopra citato impianto è stato presentato disgiuntamente dagli altri impianti complementari a rischio di incidente rilevante a questo sinergici, costituiti dal metanodotto afferente alla rete metanifera nazionale e dalla centrale termoelettrica a turbogas a ciclo combinato, sinergica al funzionamento invernale, omettendo la valutazione degli effetti domino prodotti dai suddetti impianti sia nei confronti della loro stessa ubicazione (risultando adiacenti l'uno all'altro), che nei confronti delle altre sette attività a rischio di incidente rilevante già esistenti ed operanti sul medesimo territorio; dalle osservazioni relative alla sicurezza dell'impianto, espresse nel documento redatto dal referente per la sicurezza antropica del coordinamento regionale Friuli Venezia Giulia UIL-PA vigili del fuoco, professor ingegner Marino Valle, inoltrato alla direzione regionale dei vigili del fuoco, al comune di Trieste ed al comune di Muggia, per quanto di loro competenza e pertinenza, emerge lo sconcertante fatto che tale progetto è stato ammesso prima in forma preliminare alla procedura autorizzativa della valutazione di impatto ambientale e poi, in forma definitiva, alla procedura autorizzativa dell'autorizzazione integrata ambientale con rilevanti parti redatte in lingua diversa da quella italiana, nella fattispecie inglese e spagnola, in contrasto con il disposto della legge 15 dicembre 1999, n.482, che stabilisce chiaramente che l'italiano debba essere la lingua ufficiale della Repubblica che deve venir usata per produrre effetti giuridici negli atti destinati ad uso pubblico, omettendo di tradurre i documenti del progetto nella lingua della minoranza slovena insistente sul territorio di insediamento del sopra citato progetto, in contrasto con i dettami della recente direttiva europea 2011/92/UE, che sostituisce ed assorbe le precedenti direttive 85/337/CEE, 97/11/CE, 2003/35/CE; la confinante Repubblica di Slovenia ha più volte ribadito la sua ferma contrarietà all'insediamento di tale attività, che va vista non già come un'attività a rischio di incidente rilevante da insediare sul territorio italiano (il rigassificatore), ma come tre attività a rischio di incidente rilevante tra loro strettamente sinergiche (costituite dal rigassificatore, dal metanodotto e dalla centrale a turbogas) da insediare in una ristrettissima zona di confine transfrontaliera, sulla quale gravano già sette attività a rischio di incidente rilevante, nella quale la presenza della minoranza di lingua slovena (tradizionalmente orientata verso le lingue di ceppo germanico, piuttosto che anglosassone e/o latino) richiede obbligatoriamente l'uso di detta lingua per garantire loro la corretta informazione dei rischi connessi alle suddette attività; le osservazioni ed i ricorsi pendenti presso le diverse magistrature non hanno a tutt'oggi prodotto alcun effetto presso i funzionari coinvolti nell’ iter autorizzativo di detto progetto; quanto esposto appare agli interpellanti ampiamente sufficiente per consentire l'apertura di una procedura di infrazione europea contro l'Italia, qualora la procedura autorizzativa di detto impianto continuasse ad ignorare la situazione testé evidenziata; dalla stampa risulta che mentre il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare pro tempore ha richiesto per detto impianto una suppletiva alla valutazione di impatto ambientale, il Ministro dello sviluppo economico e delle infrastrutture e dei trasporti pro tempore si sta adoperando con i facilitatori europei presso il direttore generale europeo per l'energia per accelerare l’ iter autorizzativo di tale impianto, per inserirlo tra gli impianti strategici soggetti a finanziamento comunitario prima ancora che questo sia stato regolarmente approvato, disattendendo il vincolante iter procedurale della valutazione di impatto ambientale, prodromico a qualsiasi sviluppo di progetto, che senza la congiunta approvazione degli altri due progetti non è assolutamente in grado di poter funzionare; l'elevato numero di progetti di impianti di rigassificazione attualmente in valutazione sul territorio nazionale, pur in assenza di un piano energetico nazionale, impone una seria riflessione sulla materia–: quali azioni, alla luce di quanto indicato dalla premessa, si intendano intraprendere in autotutela amministrativa; quali provvedimenti si intendano immediatamente adottare nei confronti di coloro che con il mancato uso della lingua italiana e della lingua slovena, omettendo in tal modo la corretta comunicazione del rischio alle popolazioni interessate, hanno posto in essere condotte in contrasto con la legge n.482 del 1999, la legge n.38 del 2001 e la direttiva europea 2011/92/UE, rendendosi conseguentemente responsabili della probabile apertura di una procedura di infrazione europea nei confronti dell'Italia e della conseguente necessità di dover rifare completamente l'intera procedura di valutazione di impatto ambientale, con evidente e ulteriore danno per l'erario. (2-00018) « Pellegrino , Lacquaniti , Fava , Piras , Blazina , Rizzetto , Prodani ».





 
Cronologia
martedì 26 marzo
  • Parlamento e istituzioni

    Il Ministro degli esteri Giulio Terzi si dimette in seguito alla decisione del Governo di far rientrare in India i militari Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, ritenuti responsabili della morte di due pescatori indiani avvenuta nel corso di un'operazione antipirateria. Il Presidente del Consiglio Mario Monti assume ad interim l'incarico.



martedì 9 aprile
  • Politica estera ed eventi internazionali

    In Siria viene rapito Domenico Quirico, giornalista del quotidiano La Stampa. Sarà liberato l'8 settembre.



giovedì 18 aprile
  • Parlamento e istituzioni
    Si riunisce il Parlamento in seduta comune con la partecipazione dei delegati regionali per l’elezione del Presidente della Repubblica.